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Svimez, per difendere la Coesione occorre riformarla



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(Foto courtesy Svimez)

Luca Bianchi, direttore Svimez, incontra il Vicepresidente della Commissione Europea On.le Raffaele Fitto

Bruxelles. La Svimez ha incontrato a Bruxelles il Vicepresidente della Commissione Europea Raffaele Fitto per discutere il futuro della politica di coesione europea e la necessità di una sua riforma, in un momento segnato da molteplici emergenze che attraversano l’Europa.

, perché i bassi livelli di spesa rischiano di renderla troppo debole rispetto alle tante emergenze europee”. Così il direttore della Svomez Luca Bianchi dopo aver incontrato il Vicepresidente della Commissione UE Raffaele Fitto a Bruxelles.

L’incontro di ieri martedì a Bruxelles con il Vicepresidente della Commissione Ue Fitto, “E’ stata l’occasione – ha detto Bianchi- per illustrare le nostre posizioni su una necessaria riforma organica delle politiche di coesione che, mantenendo la focalizzazione sulla riduzione dei divari, replichi il modello performance based del Pnrr”.

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Anche alla luce di tante emergenze, che sta attraversando l’Europa, Luca Bianchi vedeva il rischio che la coesione potesse essere utilizzata anche per obiettivi diversi dalla sua natura per far fronte all’emergenza.

“La giornata è stata positiva perché abbiamo avuto conferma dal Vicepresidente Fitto che la riforma della coesione manterrà sostanzialmente la destinazione territoriale delle risorse e soprattutto è una grande opportunità per aumentare la capacità di spesa delle Regioni, riorientando le risorse su temi più specifici e concentrando gli interventi su alcuni asset fondamentali”, ha concluso Bianchi, che in mattinata aveva avuto un incontro anche con l’Ambasciatore Vincenzo Celeste, Capo della Rappresentanza italiana a Bruxelles.

Nel sottolineare l’incontro, l’On.le Raffaele Fitto ha evidenziato di aver approfondito la proposta di modernizzazione della politica di coesione. Ha detto che “Il rafforzamento delle competenze e l’erogazione di incentivi finanziari sono strumenti essenziali per accelerare l’attuazione dei progetti, sia nell’attuale periodo di programmazione che in quelli futuri”.

L’altro giorno, il direttore della Svimez Luca Bianchi aveva sottolineato che “Recuperare 25 miliardi dalla revisione di risorse europee per far fronte all’emergenza dazi è una strada molto pericolosa per il Sud. Basti considerare che la grande parte delle imprese esportatrici italiane sono al Centro-Nord (oltre l’80%) mentre le risorse della coesione sono destinate per quasi l’80% al Sud e il Pnrr per il 40%”. Il rischio è che per dare risposta ad ogni tipo di emergenza si smantellano gli interventi per la riduzione dei divari. Va dunque scongiurato il rischio che le risorse siano riallocate al Nord, mantenendo il vincolo di destinazione e utilizzando i fondi oggetto della revisione per fornire aiuti alle imprese del Sud colpite dai dazi”.

Il direttore della Svimez, poi ha ricordato che “il Piano ‘Rearm Eu’ propone un utilizzo delle risorse della coesione inconciliabile con i suoi obiettivi di inclusione economica, sociale e territoriale. La coesione rappresenta un pilastro costitutivo dell’Unione europea che non può essere indebolito di fronte ad ogni emergenza. Tuttavia, il basso tasso di spesa del ciclo 2021-2027 e il debole consenso politico intorno a questa politica potrebbe determinare una forte pressione della Commissione e delle stesse istituzioni nazionali per un loro utilizzo per investimenti nella difesa. Non basta dunque opporsi a tale proposta ma occorre prendere atto dell’urgenza di una profonda riforma che faccia i conti con i suoi ‘fallimenti’, ma che sia in grado di valorizzarne il potenziale in termini di costruzione di un’Europa più inclusiva e competitiva’.

Sempre ieri, l’On.le Fitto ha partecipato con un videomessaggio anche all’assemblea annuale di Confcommercio-Imprese Italia, dove ha parlato del ruolo fondamentale della politica di coesione nel promuovere lo sviluppo e la crescita territoriale, sostenendo concretamente il tessuto produttivo. “Commercio, turismo, trasporti, servizi, professioni, cultura: tutti settori che sono coinvolti e rafforzati dalla coesione. In un mondo che tende a frammentarsi, scegliamo di lavorare per l’unità e la coesione”, ha affermato Fitto.

La 24a edizione del Forum internazionale di Confcommercio, “I protagonisti del mercato e gli scenari per gli anni 2000”, organizzato con Ambrosetti, che si sta svolgendo a Roma, vede trattare temi importanti come Geopolitica dell’energia; prospettive economiche 2025; il ruolo dell’innovazione e dell’Intelligenza Artificiale; dinamismo imprenditoriale tra flessibilità e competitività; il futuro dell’Europa nella nuova legislatura Ue.

Stamane interverranno i Ministri Gilberto Pichetto Fratin e Adolfo Urso. Il presidente della Commissione Esteri della Camera, Giulio Tremonti. Paolo Gentiloni, Milena Messori (BEI), l’economista Gregorio De Felice (Intesa Sanpaolo), i professori universitari Marco Buti, Alessandro Campi, Deirdre Mc Closkey, Nicola Rossi; chiuderà i lavori il Ministro degli Esteri Antonio Tajani.

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