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Contributi per le imprese

 

Mps, da assemblea via libera a Ops su Mediobanca


(Adnkronos) – Un lungo applauso dei consiglieri e dei presenti in prima fila all’assemblea di Monte dei Paschi di Siena ha accolto l’ok degli azionisti all’Ops su Mediobanca. Un’operazione al centro della cronaca bancaria degli ultimi mesi che è culminata oggi con un consenso importante da parte dei soci, pari all’86,48% del capitale presente (73,59%) che rappresenta il 63,6% del totale, che dà ulteriore slancio, come ha detto al termine della maratona di oggi il presidente dell’istituto senese, Nicola Maione, visibilmente soddisfatto del risultato ottenuto.  L’ok dei soci all’operazione prevede l’aumento di capitale che verrà deliberato dal cda di Rocca Salimbeni e che potrà arrivare fino a 13,3 miliardi di euro. Quanto all’Ops, i tempi indicati dall’amministratore delegato Luigi Lovaglio si collocano tra “giugno e luglio” e sarà “un successo” non solo nell’adesione, ma anche nel risultato finale. Un concetto, quello “win-win” dell’operazione, ribadito spesso durante gli interventi dell’ad. E infatti, appena iniziati i lavori, aveva subito incalzato gli azionisti: “Oggi siete chiamati a imprimere una significativa svolta nel percorso di crescita della nostra banca dando vita” con Mediobanca “a un nuovo player, altamente competitivo” e “con una forte solidità patrimoniale. Una nuova forza competitiva a sostegno di famiglie, imprese e comunità. La combinazione migliorerà il mix di business delle banche, data la forte complementarità dei brand” che, ha ribadito, “saranno protetti. Andiamo a creare il terzo operatore nazionale, la terza forza competitiva in tutte le dimensioni”.  Un’operazione “coerente con il piano presentato, che ha una forte logica trasformativa e crea valore fin da subito e anche nel lungo termine”. Nello scenario del settore bancario attuale, aveva aggiunto Lovaglio, Mps ha voluto muoversi “da protagonista” perché “la strategia di stare a guardare e aspettare non è una buona strategia. Abbiamo la profonda convinzione che è importante la dimensione per la capacità di investire e competere. La diversificazione dei ricavi ci garantisce maggiore sostenibilità alla nostra capacità di generare profitto e quindi adeguata remunerazione ai soci”. Quanto alla partita che si gioca su Generali, di cui Mediobanca è azionista, Lovaglio ha ribadito che sì, ci sarà “un contributo ai ricavi da una fonte diversa dal business bancario” ma che “la partita strategica il Monte la giocherà sui business in cui è competente” cioè quello dei “prodotti bancari”. Intanto, ha ricordato, “abbiamo un accordo con Axa che scade nel 2027. E’ chiaro che Generali offre ulteriore opzionalità. Credo che le due opzioni siano compatibili, quindi valuteremo a tempo debito”.  In mattinata, nel corso dell’assemblea ordinaria, gli azionisti avevano dato il via libera al bilancio chiuso al 31 dicembre 2024, caratterizzato soprattutto da un utile pari a 1,95 miliardi di euro e un dividendo per i soci di 0,86 euro ad azione. I conti dello scorso anno sono stati approvati dal 99,98% dei presenti, la cedola dal 99,99%, un consenso praticamente unanime in entrambi i casi. —[email protected] (Web Info)


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