La regione marche si è confermata in testa tra le imprese più competitive del centro italia e delle isole, con 19 aziende premiate per i risultati gestionali e la solidità finanziaria nell’ultimo anno fiscale. Lo studio ha coinvolto diverse tipologie di imprese, evidenziando la presenza di realtà sia piccole che grandi, alcune guidate da donne o giovani sotto i 40 anni. I dati emergono da un’indagine approfondita su 70mila bilanci di società di capitali con sede nelle sette regioni selezionate.
Marchigiane tra le più competitive: numeri e settori coinvolti
L’analisi condotta ha messo in luce 19 imprese marchigiane che si sono distinte per i risultati raggiunti in termini di gestione e affidabilità. Tra queste, sono presenti aziende di dimensioni diverse, dalle piccole alle grandi, attive in una vasta gamma di settori economici: ben 19 macro aree in totale. La diversità si estende anche alla struttura societaria, con alcune imprese a conduzione femminile, altre guidate da giovani imprenditori under 40 e alcune con capitale straniero. Un fattore che accomuna tutte e 19 è la crescita costante del numero di dipendenti, senza alcun calo rispetto all’anno precedente.
Questa caratteristica rivela un’attenzione particolare da parte delle aziende marchigiane alla stabilità del lavoro e all’espansione occupazionale, in un periodo non semplice per l’economia italiana. I settori rappresentati spaziano dall’industria al servizio, riflettendo una presenza diversificata nel tessuto produttivo regionale e una capacità di affrontare mercati differenti con risultati positivi.
L’indagine su 70mila bilanci: metodo e fonti
Il riconoscimento per le imprese più competitive del centro italia e isole deriva da una maxi inchiesta gestita da Industria Felix Magazine, periodico specializzato in economia. Lo studio ha preso in esame circa 70mila bilanci di società di capitali con fatturato superiore al milione di euro, attive nelle sette regioni considerate. La selezione ha riguardato imprese con sede legale nelle regioni centrali e insulari d’Italia.
Collaborazione tra importanti realtà economiche
L’inchiesta si è svolta grazie alla collaborazione con Il Sole 24 Ore e la società di servizi Cerved, due attori noti nelle analisi finanziarie e di mercato. La scelta di esaminare il bilancio come documento principale permette di valutare in modo dettagliato la capacità delle imprese di mantenere equilibri economici e finanziari solidi, elemento chiave per sostenere la competitività sul medio-lungo termine.
Il risultato è stato comunicato durante un evento tenutosi il 29 aprile 2025 presso l’università Luiss Guido Carli di Roma, nella sala Mario Arcelli. La cerimonia si inserisce nell’ambito del Premio Industria Felix – L’Italia che compete, giunto quest’anno alla 64a edizione, momento di confronto e riconoscimento per realtà imprenditoriali italiane.
La distribuzione provinciale delle aziende marche premiate
Nell’ambito della regione marche, la provincia di Ancona ha raccolto il maggior numero di aziende premiate. Sei imprese si sono distinte per volume d’affari, affidabilità e gestione sostenibile. Tra queste figurano nomi noti come Azienda Vinicola Umani Ronchi SpA e Centro Marche Acque Srl, insieme a imprese di settori differenti come Distribuzione Elettrica Adriatica SpA o Smart Building Design Srl.
Segue Ascoli Piceno, con cinque aziende premiate che comprendono la Ciip Cicli Integrati Impianti Primari SpA e Nanosystems Srl, realtà che operano in ambienti specializzati e tecnologici. Nella provincia di Fermo, invece, si evidenziano tre imprese come Faip Srl e Sigma SpA, che hanno mantenuto performance solide nonostante le sfide regionali e nazionali.
Imprese di macerata e pesaro urbino
Macerata conta anch’essa tre aziende premiate, tra cui la Distilleria Varnelli SpA, che si è confermata storica protagonista nel proprio settore. Infine, Pesaro Urbino ha raccolto due riconoscimenti, assegnati alla Nacatur International Import Export Srl e alla Samaplast Srl, entrambe con una struttura orientata a mercati esteri e con attenzione alla crescita occupazionale.
Questa distribuzione mostra una presenza diffusa del tessuto industriale marchigiano, capace di emergere a livello regionale e nazionale attraverso la solidità di imprese varie per dimensione e ambito. Lo scenario evidenzia un’attività imprenditoriale che resiste alle difficoltà economiche e si propone come modello di gestione finanziaria stabile e duratura nel tempo.
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