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Rifiuti Siena, aumentano le tariffe ma il Comune aiuta le famiglie. “Per loro un taglio del 10%”


Siena, 30 aprile 2025 – Gestione del servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti urbani: il Comune modifica il Regolamento comunale per la disciplina della Tassa sui rifiuti, il Piano economico finanziario (Pef) per il 2025 e, di conseguenza, le tariffe Tari. L’assessore all’Ambiente, Barbara Magi, ha spiegato: “Con la revisione del Regolamento, del Pef 2025 e le nuove tariffe Tari, l’amministrazione si dota di strumenti aggiornati ed equilibrati, in grado di rispondere alla necessità di garantire la sostenibilità economica del servizio e di offrire misure concrete di sostegno ai cittadini più vulnerabili. Abbiamo operato nella piena trasparenza – ha aggiunto – nel rispetto delle regole fissate da Arera (Autorità di regolazione per energia reti e ambiente) e con l’obiettivo di migliorare la gestione del servizio in un’ottica di equità e responsabilità”.

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E ancora: “Le tariffe Tari devono coprire integralmente i costi indicati nel Pef, a esclusione di quelli relativi ai rifiuti speciali, che restano a carico dei rispettivi produttori. A seguito degli aumenti determinati da Arera sulla base dei costi efficienti del servizio e degli obiettivi di economia circolare, nel 2025 ci sarà un incremento medio della Tari del 10% per cittadini e imprese – ha sottolineato Magi –. Ma l’amministrazione comunale ha scelto di introdurre misure di sostegno economico per le fasce più fragili della popolazione, stanziando apposite risorse nel bilancio di previsione 2025/2027”. L’assessore è poi entrata nel dettaglio: “Sono state confermate le seguenti esenzioni: per le utenze domestiche in situazione di disagio socio-economico, con Isee fino a 6.500 euro, su richiesta dell’interessato da presentarsi entro il 31 marzo 2025; per le abitazioni occupate da una sola persona ultrasettantenne, con Isee inferiore a 7.500 euro. Inoltre, è stata deliberata un’agevolazione pari al 10% percento sulla quota variabile della tariffa per tutte le utenze domestiche, in modo tale da limitare l’aumento della Tari al 5%”.

Ulteriore agevolazione per i contribuenti, il passaggio dal pagamento in tre rate a quattro rate complessive: il 30 giugno la prima e data di scadenza del versamento in un’unica soluzione, il 31 agosto la seconda rata, il 31 ottobre la terza e il 2 dicembre la quarta e ultima. In totale per il 2025 il Comune prevede dalla Tari un incasso di 15,1 milioni di euro tra utenze domestiche (6,6 milioni) e non domestiche (8,5 milioni). Essendo la tassa sui rifiuti costituita da una parte fissa e una parte variabile, la quota fissa sarà del 38,4%, mentre quella variabile del 61,6%. Entrando nel dettaglio, dalle utenze domestiche è previsto che nel 2025 arrivino dalla quota fissa 4,3 milioni di euro e da quella variabile 2,2 milioni. Dalle utenze non domestiche invece dovrebbero entrare nelle casse comunali 1,4 milioni di euro dalla quota fissa e oltre 7 milioni da quella variabile.

“La modifica del Regolamento comunale per la disciplina della Tari serve ad adeguare lo strumento normativo alle esigenze amministrative e dei cittadini – ha detto Magi –, perché consente un’applicazione più trasparente e funzionale della tassa sui rifiuti, tenendo conto anche delle necessità segnalate dagli uffici e dall’utenza nel tempo”.

Poi il passaggio sul Piano economico finanziario 2025, che determina i costi complessivi del servizio di igiene urbana: “Come previsto dalla normativa vigente, i costi sono stati calcolati secondo le disposizioni di Arera attraverso il Metodo tariffario rifiuti, che prevede che i costi da riconoscere per il 2025 siano desunti dai dati consuntivi del 2023. A elaborare i valori è stata Ato Toscana Sud, che ha provveduto all’aggregazione delle componenti economiche sostenute sia dal gestore del servizio, Sei Toscana, sia dal Comune, pervenendo alla determinazione di un costo complessivo del Pef pari a 15.177.523 euro. Previsti da Arera anche elementi di perequazione volti a compensare costi sostenuti dal sistema nazionale dei rifiuti, garantendo così maggiore equità tra territori diversi”.

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