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Dolomiti Energia, si parla di Borsa all’evento con le aziende già quotate: «I difetti e i pregi di questo percorso»


di
Alessandro Rigamonti

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L’amministratore delegato della società energetica Stefano Granella: «Incontro per ascoltare le loro testimonianze». Gli azionisti approvano il bilancio

L’intenzione di Dolomiti Energia di quotarsi in borsa nei prossimi anni è sempre più seria. Non è detto che poi avverrà, ma di sicuro si sta sondando il terreno. Mercoledì 30 aprile, prima dell’assemblea dei soci del gruppo energetico trentino, si è svolto un evento dove si è discusso di percorsi ed esempi di quotazione in Borsa. Gli ospiti? Il Ceo di Borsa Italiana, Fabrizio Testa, la direttrice del Quotidiano Energia, Romina Maurizi, l’ex direttore finanziario di Enel, Alberti De Paoli e, infine, Fausto Manzana, ceo e fondatore di Gpi, una delle poche imprese trentine quotate a Palazzo Mezzanotte. «Abbiamo organizzato l’evento per avere delle testimonianze di persone e aziende che hanno già vissuto il percorso di quotarsi in Borsa, in modo che spiegassero sia alla struttura interna, i dirigenti, che agli azionisti presenti all’assemblea, difetti e pregi di questo percorso», ha spiegato Stefano Granella, amministratore delegato di Dolomiti Energia Holding (DEH). Ha poi aggiunto: «Noi come azienda stiamo facendo questo percorso non tanto rivolto alla quotazione, ma per rinforzare la struttura interna e quindi renderci più forti e più resistenti».

Approvazione del bilancio

Dopo il via libera da parte del Consiglio di Amministrazione a fine marzo, mercoledì gli azionisti hanno anche approvato il bilancio del 2024 di DEH. «Siamo soddisfatti dei risultati 2024 — ha commentato Granella —. Grazie ad investimenti record abbiamo confermato una solida leadership in Italia nel settore dell’energia rinnovabile, diversificando le fonti e aumentando il nostro contributo al sistema elettrico nazionale. La solidità finanziaria del Gruppo ci consentirà di affrontare le sfide future e di cogliere importanti opportunità di espansione, permettendoci di accelerare il nostro percorso di crescita sostenibile nel lungo periodo».




















































Gli investimenti

In breve, nel 2024 DEH ha investito 544 milioni di euro, soprattutto in operazioni di acquisizione come il caso del 40% di Hydro Dolomiti Energia. Il Gruppo ha anche fatto sapere che la combinazione della buona valorizzazione sui mercati energetici all’ingrosso, di un’elevata idraulicità e della buona performance delle attività di vendita di energia elettrica e gas oltre al solido contributo dei business regolati, hanno permesso di raggiungere risultati positivi: l’Ebitda consolidato (il margine operativo lordo) è risultato pari a 678,5 milioni di euro, in aumento rispetto ai risultati del 2023 (392,6 milioni) mentre l’utile netto è pari a 348,2 milioni di euro anch’esso in crescita rispetto all’esercizio precedente (169,8 milioni). Inoltre, la posizione finanziaria netta è pari a 396,8 milioni di euro, nel 2023 era di 267,6 milioni) principalmente per effetto dei crescenti investimenti. L’assemblea dei soci ha approvato la distribuzione di un dividendo pari a 0,1296 euro per azione, in crescita del 8% rispetto allo scorso anno. Infine, il totale dei ricavi è rimasto sostanzialmente invariato rispetto al 2023: +0,2% e un totale di 2.345 milioni di ricavi.

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Le nuove prospettive

«Con orgoglio possiamo dire che il 2024 segna l’inizio di una nuova stagione per il Gruppo Dolomiti Energia — ha scritto la presidente Silvia Arlanch nella sua lettera agli azionisti —. Il nostro Gruppo sta cambiando ed è decisamente uscito dalla propria zona di confort: negli ultimi 20 anni siamo cresciuti molto, partendo dal Trentino e arrivando a tutta Italia. Amiamo le nostre origini, il Trentino è la nostra terra di origine, ma il nostro sguardo oggi varca le montagne, includendo un orizzonte più ampio». E ancora: «Il primo passo che compirà il Gruppo sarà costruire un’identità condivisa per alimentare l’unione d’intenti pur mantenendo la distintività come multiutility. Il 2024 è stato l’anno del cambiamento, il 2025 sarà l’anno dell’identità di Gruppo. La strada intrapresa verso il cambiamento organizzativo e la crescita dei business ci riserverà molte sfide importanti che verranno rappresentate nel nuovo Piano Strategico 2025-2030, che il Consiglio sarà tenuto ad approvare nei prossimi mesi».

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