Assistenza e consulenza

per acquisto in asta

 

Cherchi (Asvi Sardegna): ‘Visione più ampia per rilanciare l’ippica’


Quando si parla di ippica e di ippodromi spesso ci si concentra su quelli più grandi e blasonati (almeno nel nome e nella storia), trascurando le piccole realtà del territorio che a volte costituiscono delle vere e proprie eccellenze del settore.

Cessione crediti fiscali

procedure celeri

 

Per rimediare a questa errata abitudine, ecco quindi l’avvio di una serie di interviste ai protagonisti del comparto solitamente più lontani dai riflettori, pubblicate sulla rivista Gioco News (consultabile integralmente online a questo link).

Cominciamo con la Sardegna, che vanta tre ippodromi ufficiali – Chilivani, Sassari e Villacidro, ai quali dedicheremo una puntata ad hoc -, e un faccia a faccia con Raffaele Cherchi, direttore generale  della neonata Asvi – Agenzia per lo sviluppo e valorizzazione ippica della Regione (attiva da febbraio di quest’anno dopo essere rimasta a lungo in stand by per la mancanza della relativa delibera di Giunta, arrivata solo con il nuovo Esecutivo guidato da Alessandra Todde ) nonché medico veterinario ed esperto in ricerche genetiche e tecnologia della riproduzione equina.

 

Quali sono gli obiettivi dell’Asvi e quali sono le iniziative già previste per sviluppare e promuovere l’ippica sarda?

“Asvi Sardegna è il nuovo soggetto istituzionale che è chiamato dalla Regione ad occuparsi dell’intero comparto ippico ed equestre della Sardegna con lo scopo principale della tutela e valorizzazione delle produzioni ippiche isolane ma anche dello sviluppo coordinato del settore attraverso la gestione della riproduzione equina, della selezione dei riproduttori e del miglioramento genetico. Asvi, in sostanza, diventa l’interlocutore istituzionale dei portatori d’interesse, nel solco di una storia ultracentenaria che vede un filo conduttore univoco dalla nascita del Regio deposito stalloni di Ozieri nel 1874, alla sua trasformazione in Istituto Incremento Ippico nel 1956, senza dimenticare l’anno dell’inaugurazione dell’ippodromo di Chilivani (1921) che coincide con l’inizio della storia ufficiale dell’ippica della nostra Regione. Dalla soppressione dell’Istituto nel 2025, la Regione sarda ha continuato ad occuparsi del comparto attraverso i servizi ippici dell’agenzia Agris Sardegna, per rendersi conto progressivamente che le peculiarità del comparto ippico, rispetto a quelli riferibili a qualunque altra produzione agricola e zootecnica, aveva necessità di un riferimento istituzionale autonomo e snello.

La tua casa dei sogni ti aspetta

partecipa alle aste immobiliari!

 

Per tale motivo, con la legge regionale 15 del 2023, è stata istituita l’agenzia Asvi Sardegna. Per quanto riguarda l’attività di Asvi a favore dell’ippica sarda, l’Agenzia intende sostenere l’attività dei tre ippodromi ufficiali dell’isola (Chilivani, Sassari e Villacidro) finanziando un consistente montepremi per corse e giornate aggiuntive rispetto al palinsesto nazionale, finanziato dal Masaf. A tale proposito, nel 2025, Asvi mette a disposizione la somma di 1 milione di euro a favore dell’attività ippica di cui ben 890.000 euro destinati proprio al montepremi e la restante quota destinata a sostenere iniziative degli ippodromi collegate alla promozione dell’immagine della nostra regione e delle produzioni ippiche isolane.

In questo senso s’intende, dunque, stabilizzare le politiche di sostegno dell’ippica da parte della Regione, iniziate nel 2013 e che hanno consentito agli ippodromi di poter continuare la propria attività che non avrebbe potuto sopravvivere con il solo finanziamento nazionale che aveva subito, nella prima decade del nuovo millennio, una riduzione drastica al punto che le risorse messe a montepremi non potevano più rappresentare un incentivo alla produzione di puledri da far debuttare in pista. Ovvio l’immediato riflesso sull’allevamento che ha subito un’analoga e sovrapponibile contrazione. Oggi la Regione, attraverso Asvi, copre finanziariamente oltre il 50 percento del montepremi totale a disposizione degli ippodromi sardi.”

Fra gli obiettivi dell’Asvi c’è anche la collaborazione con le istituzioni nazionali ed internazionali del comparto. Cosa chiedete al ministero dell’Agricoltura per supportare l’ippica sarda?

“Per quanto riguarda i rapporti nazionali, Asvi interloquisce costantemente con il Masaf ed ha rappresentanza nella Consulta nazionale dell’Ippica voluta dal sottosegretario La Pietra. In particolare, sono molto positivi i rapporti e gli scambi di informazioni tra l’agenzia e il direttore generale dell’Ippica, Remo Chiodi, e la dirigente Barbara Catizzone.

Al Ministero noi chiediamo che sia riconosciuto il grande sforzo che la nostra Regione attua da anni a favore dell’attività ippica, ritenendolo un esempio virtuoso di collaborazione delle istituzioni tra loro a favore di un comparto ma anche tra le istituzioni ed i privati che vi operano contribuendo ad un anticipo d’impresa molto consistente. Ma chiediamo, soprattutto, che sia intesa e premiata, quale valore aggiunto, la reale ricaduta dell’attività ippica sull’impresa agricola, attraverso l’impiego negli ippodromi delle produzioni nazionali e regionali, come in Sardegna avviene nel caso dell’anglo arabo e dell’arabo di linea corsa perché, a nostro parere, soltanto riconoscendo e premiando il ruolo dell’allevamento, l’ippica nazionale potrà avere un futuro.

Non a caso, storicamente, la parola ‘incremento’ si ritrovava nelle denominazioni degli enti tecnici chiamati alla gestione del comparto, dall’Unione nazionale incremento razze equine (Unire) agli Istituti per l’incremento ippico. In un Paese come il nostro e, ancor di più, in una Regione come la Sardegna, con una grande vocazione zootecnica e allevatoriale, l’ippica nasce e ritorna alla terra e quindi all’agricoltura, altrimenti forse non ha molto senso. A livello internazionale, Asvi intende continuare a curare i rapporti con gli organismi di governance degli altri Paesi a vocazione ippica e, in questo quadro, s’inserisce nel contesto dei membri dell’Unione ippica del Mediterraneo e del Mar Nero, condividendone le politiche e la programmazione.

Anche per questo nel 2025 Asvi sosterrà finanziariamente la realizzazione di una delle tappe del Campionato delle isole del Mediterraneo, promossa proprio dall’Uim che ha lo scopo di collegare, in un circuito di eventi, la Sardegna con la Sicilia, la Corsica e Malta, favorendo anche un importante scambio culturale tra i vari partner.

Allo stesso modo Asvi collabora con iniziative di elevato profilo come quella di Final furlong (la rete di imprese italiana dedicata allo sviluppo territoriale attraverso il cavallo, Ndr) che per la realizzazione dei suoi obiettivi di valorizzazione ippica, pone al centro proprio i territori, la cultura dei saperi diversi e diffusi.”

La tua casa è in procedura esecutiva?

sospendi la procedura con la legge sul sovraindebitamento

 

In che situazione è il comparto isolano e dove sta andando, o in che direzione potrebbe andare, con le iniziative giuste?

“Non è semplice fare previsioni a lunga scadenza, tenuto conto delle complesse dinamiche che attualmente governano l’ippica a livello internazionale, ma certamente oggi il comparto ippico isolano, se ha buona memoria ed onestà intellettuale, può guardarsi alle spalle e vedere che, rispetto al baratro ed alla recessione in cui era caduto 10-15 anni fa, è in una situazione certamente più rosea e può guardare al futuro con un certo ottimismo.

Come sempre, l’ottimismo non può essere acritico e autocompiacente e, per questo, gli operatori devono interrogare sé stessi su come adeguarsi al futuro, quali scelte fare perché l’ippica viva ancora a lungo e non sopravviva semplicemente. Tutto ciò attiene all’incremento qualitativo e quantitativo delle produzioni, alla competitività internazionale, all’adeguamento delle strutture ed infrastrutture, alla comprensione stessa che l’ippica e gli ippodromi, sono e devono essere sempre di più espressione dei territori con le proprie specificità e la propria storia da raccontare.

È, a mio avviso, fondamentale curare con grande attenzione la ‘comunicazione’ utilizzando al meglio gli strumenti che ci sono offerti e che occorre dominare perché in costante evoluzione. E, in tutto questo, la prima cosa da ricordare è che il primo protagonista di tutto ciò di cui stiamo parlando è il cavallo, nei confronti del quale noi siamo debitori e gli dobbiamo garantire benessere e rispetto. E su questo c’è ancora molto da imparare. Detto questo, le iniziative possono essere tante ma ciò che è importante è che siano coordinate, razionali, di ampia visione perché le politiche degli ‘orticelli’ sono il limite maggiore. Insomma, c’è molto da fare se si ha buona volontà e lungimiranza.”

 







Source link

Mutuo 100% per acquisto in asta

assistenza e consulenza per acquisto immobili in asta

 

***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****

Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link

Source link

Finanziamenti personali e aziendali

Prestiti immediati