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Putzu (FdI): «Marche virtuose nell’uso dei Fondi europei, piena attuazione dei programmi e riconoscimento come ‘Regional Innovation Valley’»


FONDI – Il consigliere regionale di Fratelli d’Italia e Presidente II Commissione consiliare: «In questi anni abbiamo costruito una strategia fondata sull’innovazione, sulla valorizzazione del territorio e sul gioco di squadra con enti locali, imprese, università e scuole. Il riconoscimento delle Marche come ‘Valli regionali dell’innovazione’ è il risultato di una visione concreta e condivisa. Continueremo su questa strada, lavorando per una regione sempre più competitiva, moderna e attrattiva»

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«Anche nell’ultimo anno di legislatura, la Regione Marche si conferma un modello virtuoso nell’impiego e nella programmazione dei fondi europei. Grazie all’impegno della Giunta e delle strutture tecniche, siamo riusciti a garantire un utilizzo efficace e completo delle risorse disponibili, assicurando il massimo beneficio per cittadini, imprese e territori». È quanto dichiara il consigliere regionale di Fratelli d’Italia e Presidente II Commissione consiliare Andrea Putzu, relatore di maggioranza, sul Rapporto n. 66/2024 ‘Stato di attuazione delle politiche comunitarie’ discusso nella seduta odierna del Consiglio regionale. Putzu, che ha rappresentato la Regione Marche fino al 2024 nel Comitato delle Regioni dell’UE, ha sottolineato «il valore dell’esperienza maturata all’interno delle Commissioni Coter e Sedec» e come relatore del parere “Verso un approccio strategico integrato dell’UE a sostegno dell’innovazione basata sul territorio”, approvato all’unanimità lo scorso 31 gennaio. «Un’esperienza importante che ha portato, tra l’altro, alla candidatura della Regione al marchio europeo ‘Regional Innovation Valley’, oggi riconosciuto ufficialmente e che apre le porte a 116 milioni di euro di fondi Horizon Europe».

In merito alla programmazione Fesr e Fse 2014-2020, «il primo ha registrato una spesa certificata di 465,3 milioni di euro a fronte di una dotazione di 458,4 milioni, con 3.334 progetti realizzati. Analogo risultato per il Fse, con una spesa certificata di 241 milioni di euro, superiore ai 238 milioni di dotazione effettiva. Si tratta di risultati eccezionali che testimoniano una gestione puntuale ed efficiente delle risorse, senza lasciare un euro inutilizzato», ha evidenziato Putzu, ricordando come Programma Operativo Complementare (POC), con 171 milioni di euro di dotazione, «ha già liquidato 22,8 milioni di euro. Il 31% delle risorse è destinato all’inclusione sociale e alla salute, il 19% alla competitività delle imprese e il 16% rispettivamente a lavoro e digitalizzazione».

Passando alla programmazione attuale «il Pr Fesr 2021–2027, con 586 milioni di euro di risorse, ha già attivato il 71% dei fondi e impegnato oltre 301 milioni. Il Pr Fse Plus 2021–2027 ha una dotazione di 296 milioni di euro, con il 56% di risorse già attivate. Dopo la revisione del programma, approvata lo scorso marzo, l’Asse 1 dedicato all’occupazione è salito a 113 milioni, mentre l’Asse 4 per i giovani è stato potenziato a 51,2 milioni. In parallelo, 7,9 milioni aggiuntivi sono stati assegnati alla Regione Marche per le pari opportunità dal Programma Nazionale Giovani Donne Lavoro». 

«Grazie all’esecutivo guidato dal Presidente Acquaroli – continua il Consigliere Putzu – la Regione Marche è terza in Italia per avanzamento per quanto riguarda il Programma Fesr e prima, tra tutte le Regioni italiane, per l’avanzamento della spesa del FSE Plus. Non ci fermeremo, anzi stiamo lavorando per semplificare le procedure attuative, per rendere più agevole l’accesso alle risorse europee da un punto di vista burocratico e anche temporale, perché queste risorse arrivino il prima possibile alle imprese marchigiane. Nell’ambito del Psr 2014–2022, la Regione ha impegnato oltre il 101% delle risorse stanziate e ha già pagato l’83,7%, rispettando pienamente gli obiettivi fissati dall’Unione europea per evitare il disimpegno automatico. In questi anni abbiamo costruito una strategia fondata sull’innovazione, sulla valorizzazione del territorio e sul gioco di squadra con enti locali, imprese, università e scuole. Il riconoscimento delle Marche come ‘Valli regionali dell’innovazione’ è il risultato di una visione concreta e condivisa. Continueremo su questa strada, lavorando per una regione sempre più competitiva, moderna e attrattiva».

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