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come richiederlo e a chi spetta


Con l’approvazione del decreto attuativo firmato dai ministeri del Lavoro e dell’Economia, entra ufficialmente in vigore il Bonus Donne 2025, un’importante agevolazione per favorire l’assunzione di donne disoccupate in tutta Italia. L’incentivo prevede un esonero contributivo fino a 650 euro al mese per due anni per ogni nuova lavoratrice assunta, rappresentando una spinta concreta per l’occupazione femminile e il rilancio del mercato del lavoro.

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Cos’è il bonus donne 2025: esonero contributivo per le assunzioni

Il Bonus Donne 2025 è un’agevolazione economica rivolta alle aziende che decidono di assumere donne disoccupate. In pratica, il datore di lavoro ottiene uno sconto sui contributi previdenziali dovuti per la nuova assunta. L’obiettivo è promuovere un reale incremento occupazionale nel tessuto imprenditoriale italiano, con una dotazione finanziaria prevista di 121,7 milioni di euro per l’anno in corso.

A chi spetta il bonus Donne 2025

L’incentivo spetta alle imprese che effettuano nuove assunzioni e riescono a dimostrare un aumento netto dell’occupazione rispetto alla media dell’anno precedente. Attenzione: non basta assumere una donna, è fondamentale che ci sia un incremento reale dei posti di lavoro. Sono esclusi dal beneficio:

  • I contratti di lavoro domestico (colf, badanti, babysitter);
  • Le assunzioni che non comportano un aumento dell’organico medio;
  • I casi in cui sono già attivi altri esoneri contributivi non compatibili.

Tuttavia, il Bonus Donne 2025 è compatibile con la maxi deduzione fiscale del 120%, che consente di dedurre una quota maggiorata dei costi di assunzione ai fini IRES.

Bonus donne Sud Italia: regole speciali nelle regioni ZES

Per le regioni del Mezzogiorno, è prevista una procedura differenziata grazie all’autorizzazione della Commissione europea, con l’intento di colmare il gap occupazionale tra nord e sud. In queste regioni, classificate come Zone Economiche Speciali (ZES), l’accesso all’agevolazione è facilitato:

  • Il requisito di disoccupazione si abbassa da 24 a 6 mesi;
  • L’incentivo è valido solo per donne residenti nelle otto regioni ZES: Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sicilia e Sardegna.

Secondo i dati Eurostat, queste aree presentano i più bassi tassi di occupazione femminile in Europa, con picchi negativi in Sicilia (46,8%), Calabria e Campania.

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Decorrenza del bonus donne 2025: date diverse tra Nord e Sud

Anche le date di decorrenza del Bonus Donne 2025 variano a seconda della zona geografica:

  • Nel resto d’Italia, l’incentivo sarà applicabile alle assunzioni effettuate dal 1° settembre 2024 al 31 dicembre 2025.
  • Nel Mezzogiorno, invece, il beneficio potrà essere richiesto solo per le assunzioni dal 31 gennaio 2025 in poi, ovvero dalla data in cui è arrivata l’approvazione della Commissione UE.

Quanto vale il bonus

Il valore dell’esonero contributivo è di massimo 650 euro al mese, per un periodo massimo di 24 mesi. Questo tetto vale sia per le aziende del Centro-Nord che per quelle delle regioni ZES, rendendo il bonus particolarmente vantaggioso soprattutto in presenza di contratti full-time o a tempo indeterminato.

Perché il bonus donne è importante

In un Paese dove il tasso di occupazione femminile è ancora distante dalla media europea, misure come il Bonus Donne 2025 rappresentano un’opportunità concreta per promuovere l’uguaglianza di genere nel mondo del lavoro e sostenere l’imprenditoria inclusiva.

L’incentivo punta non solo a incentivare le assunzioni, ma anche a incoraggiare politiche aziendali orientate all’equità e alla valorizzazione del capitale femminile, soprattutto in territori economicamente svantaggiati.



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