I giovani, le donne, la società e le imprese. Ma anche la cooperazione e la cultura, la formazione e la salute, la tecnologia, l’innovazione e le scelte di consumo. Il racconto del presente si articola su un insieme di prospettive diverse, dimensioni complesse e in continua evoluzione che riflettono uno scenario globale mutevole, portatore di incertezza ma anche di opportunità. In un quadro caratterizzato da cambiamenti profondi, tra instabilità, tensioni sociali, rilancio di logiche protezionistiche e sorprendenti trasformazioni tecnologiche, l’Europa è chiamata a fare scelte cruciali per il futuro. E in questo scenario, va da sé, un territorio peculiare come il Trentino, da sempre laboratorio di sperimentazione sociale, economica, finanziaria e culturale, diventa così una lente privilegiata per osservare e riflettere su queste dinamiche. È questo il filo conduttore di Economie dei Territori 2025, il palinsesto promosso all’interno del Festival dell’Economia di Trento (22 – 25 maggio 2025) che, anche quest’anno, vuole offrire una visione integrata e multidimensionale di un presente ricco di sfide attraverso le idee e le proposte di un sistema imprenditoriale, sociale e culturale fatto da attori dinamici e ambiziosi. Sono loro, oggi, a discutere di un futuro da costruire insieme scommettendo su forze propulsive come cooperazione, educazione e cultura nel quadro di uno sviluppo autenticamente sostenibile. Un’evoluzione che vede la tecnologia come strumento al servizio delle persone e dell’innovazione e i diritti fondamentali, a cominciare dalla salute, come elementi irrinunciabili.
Moltissimi, dunque, i temi che animeranno i 26 incontri in programma con gli stakeholder trentini. Tra questi il ruolo delle nuove generazioni, protagoniste attive capaci di incidere sulle scelte economiche, politiche e della formazione, leva strategica per rafforzare l’identità europea e superare la carenza di competenze nel mercato del lavoro. Ma anche, e soprattutto, quello delle donne nell’economia tra gender gap, inclusione e sfide culturali e politiche per il rilancio dell’occupazione. Questi processi, inevitabilmente, si collocano in un contesto segnato dalla trasformazione tecnologica, un fenomeno da affrontare in chiave critica e propositiva preservando il fattore umano. L’idea riecheggia continuamente sul fronte dell’innovazione, missione irrinunciabile per le imprese chiamate ad affrontare la digitalizzazione e la transizione green sullo sfondo del ricambio generazionale e dello sviluppo del welfare integrativo.
Altre tematiche in agenda sono il rapporto tra pubblico e privato, il rapporto tra competizione e collaborazione, il legame tra cultura e sostenibilità, esplorato nel contesto dell’educazione e delle politiche europee, e le potenzialità di nuovi modelli produttivi. Tra questi spicca ovviamente la bioeconomia circolare, un sistema, basato sul riuso, la decarbonizzazione e il recupero delle risorse naturali che, in un territorio come il Trentino, dove montagna e ambiente sono elementi identitari, può contribuire alla crescita della competitività e alla valorizzazione delle aree marginali.
Partecipano agli incontri, realizzati in collaborazione con Trentino Marketing e Provincia autonoma di Trento: Altroconsumo, APSS, Associazione Artigiani Trentino, Commercianti al Dettaglio del Trentino – Categoria autoconcessionari, Cassa del Trentino, CPO, Confindustria Trento, Confprofessioni, Consulta Provinciale degli Studenti, Fiavet Trentino Alto Adige, FIPE, Fondazione Caritro, Fondazione Demarchi, Fondazione Mach, Fondazione Negrelli, Fondazione Bruno Kessler, Giovani Imprenditori Terziario, HIT – Hub Innovazione Trentino, IPRASE, JETN, MUSE, Sanifonds, Trentino Digitale, Trentino Sviluppo e TSM – Trentino school of management.
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