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Foreste, promuovere la filiera del legno con la tutela del paesaggio


La Federazione Filiera Legno e il Coordinamento Nazionale delle Imprese Boschive hanno firmato un protocollo di intesa per la creazione di una nuova piattaforma di rappresentanza congiunta a vantaggio del comparto boschivo e del legno. La partnership nasce dalla consapevolezza che le sfide ambientali, climatiche, economiche e sociali “richiedono un approccio integrato per la valorizzazione del patrimonio forestale e la promozione dell’uso di materia prima legnosa nazionale” si legge nella nota stampa, concentrandosi sulla sostenibilità ambientale ed economica della filiera.

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Foto di Irina Iriser su Unsplash.

Promuovere la gestione attiva delle foreste italiane

Sono circa 800 le imprese coinvolte, per un turnover di 6 miliardi di euro e oltre 23.500 addetti. L’intento è quello di mettere in campo un approccio unitario che rafforzi l’intera filiera e promuova una gestione attiva, innovativa e sostenibile delle risorse forestali italiane. L’obiettivo è garantire il riconoscimento del sistema dalla foresta al legno come settore strategico nazionale, nonché prendere consapevolezza che “l’Italia è un Paese forestale, dove più del 30% della superficie è occupato da boschi”.

Attraverso l’accordo, le due organizzazioni si impegnano ad operare insieme per dare centralità alla gestione forestale nel quadro delle politiche regionali, nazionali ed europee, sostenendo in particolare l’attuazione del Testo Unico Forestale, della Strategia Forestale Nazionale e delle misure connesse ai Programmi di Sviluppo Rurale, ai fondi strutturali europei e al Pnrr.

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Riconoscere come strategico la filiera dalla foresta al legno

Diffondendo e amplificando gli strumenti messi a disposizione dal legislatore, Filiera Legno e Conaibo intendono giungere a una prima ricomposizione della proprietà forestale e dei relativi interventi che possano declinarsi in sistemi razionali di taglio, di esbosco e di allestimento.

In particolare, l’accordo si muove lungo tre direttrici:

  1. razionalizzare la gestione forestale avvicinando i vari anelli della filiera;
  2. amplificare la corretta comunicazione per valorizzare l’importanza della filiera del legno in un’ottica di tutela del paesaggio montano;
  3. delineare e promuovere attività di ricerca e sviluppo per “tenere in debita considerazione gli attuali fenomeni di cambiamento climatico e le relative migrazioni delle specie forestali in atto”.

Si tratta di valutazioni che devono essere formulate non solo sul piano economico, ma anche in relazione alla compatibilità ambientale, alla localizzazione delle imprese di prima trasformazione e successiva lavorazione. Con la sottoscrizione dell’accordo, le due realtà pongono le basi per accelerare un percorso di crescita e sviluppo della filiera del legno italiano, “puntando insieme alla creazione di un vero e proprio sistema prodotto nazionale” conclude la nota stampa.

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