Roccella Jonica – Cambia la governance dell’Associazione Imprese Culturali e Creative (AICC), aderente al Sistema Confindustria, con l’elezione di Giuseppe Roma a presidente e di Giorgio Sotira a vicepresidente per il biennio 2025-2027. L’annuncio è stato dato durante l’Assemblea dell’AICC, svoltasi oggi, 7 maggio 2025. Giuseppe Roma prende il posto di Luigi Abete, che ha guidato l’associazione durante gli anni difficili della pandemia e nel periodo successivo. Giorgio Sotira, da sempre considerato il braccio destro di Abete, lo affiancherà nel rilancio delle imprese culturali e creative.
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Giuseppe Roma, già vicepresidente del Touring Club Italiano e presidente del think tank RUR (Rete Urbana delle Rappresentanze), nonché ex direttore generale della Fondazione Censis per oltre vent’anni, ha espresso la volontà di proseguire sulla strada tracciata da Abete, mirando a rafforzare la base associativa alla luce delle recenti normative che riguardano il settore. Nel suo intervento, il nuovo presidente ha sottolineato come il comparto delle imprese culturali e creative rappresenti una componente fondamentale per le economie avanzate, ricordando il ruolo centrale dell’Italia grazie al suo straordinario patrimonio storico, artistico e paesaggistico, spesso non adeguatamente valorizzato.
Particolarmente significativa è la nomina di Giorgio Sotira, figura ben nota nel panorama culturale e creativo calabrese. Originario di Roccella Jonica, Sotira è stato per alcuni anni amministratore del Porto delle Grazie, dimostrando una forte capacità gestionale e una particolare attenzione alla valorizzazione del territorio. Attualmente è amministratore delegato di Civita Mostre e Musei, uno dei principali operatori nazionali nel settore dell’organizzazione di mostre ed eventi culturali.
Nel suo primo intervento come vicepresidente, Sotira ha ribadito l’importanza di sostenere il rilancio delle imprese culturali attraverso un rapporto di sussidiarietà orizzontale tra enti e imprese. Ha fatto riferimento alla necessità di ampliare l’uso del partenariato speciale pubblico-privato, strumento già sperimentato con successo grazie alla Legge Ronchey, e ha messo in guardia da iniziative che potrebbero ostacolare la nascita di nuove forme di imprenditorialità culturale.
La nuova governance dell’AICC punta, dunque, a valorizzare le imprese culturali come motore di crescita e innovazione, favorendo progetti che mettano al centro il patrimonio culturale italiano e le sue potenzialità in termini di fruizione sociale ed educativa. Le immagini che vediamo parlano chiaro: il settore culturale ha bisogno di strategie innovative e di una leadership che sappia guardare al futuro con determinazione e visione.
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