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“Valore aggiunto per la nostra città”


Ferrara si aggiunge a Milano, Cremona e Valle d’Aosta come quarta tappa del percorso di sviluppo territoriale di Impresa Cultura Italia – Confcommercio. Si è tenuto ieri, a Palazzo dei Diamanti, l’evento di lancio di ’Impresa Cultura Ferrara’, il nuovo coordinamento territoriale di Confcommercio Ferrara dedicato al mondo delle imprese culturali e creative del territorio. In questa occasione sono stati presentati i dati dell’Osservatorio sui consumi culturali in Emilia-Romagna, promosso da Impresa Cultura Italia – Confcommercio, il coordinamento nazionale nato per dare voce unitaria in Confcommercio al settore culturale e creativo, e realizzato in collaborazione con SWG (che ha visto la presentazione a cura del ricercatore Giovanni Borghesan). Le rilevazioni nella primavera del 2025 consentono di ipotizzare dei trend di consumo molto positivi in Emilia-Romagna, soprattutto se confrontati con lo scenario nazionale.

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La cultura riveste un ruolo importante per gli abitanti della regione. Negli ultimi 12 mesi, la spesa media mensile per cittadino è stata di 95,9 euro, dato superiore alla media nazionale pari a 86. Soltanto il 5% degli intervistati dichiara di aver effettuato spese in consumi culturali per un valore superiore a 400 euro. Si legge su carta e ci si informa online, anche in Emilia-Romagna.

Weekend culturali: il 71% dei partecipanti soggiorna in strutture private, benefici per la filiera turistica. La formula del pacchetto “weekend culturale”, ritenuta attrattiva da 2 italiani su 3 nella rilevazione nazionale del 2024, non riscuote lo stesso successo in Emilia-Romagna. Sebbene i soggetti interessati dichiarino di essere interessati a destinare 260 euro per l’acquisto di un weekend culturale, risulta inferiore a 175 euro la spesa media effettuata a persona.

Festival: oltre il 40% degli Emiliano-Romagnoli partecipa, traino per il turismo locale. Delle attività che compongono l’offerta culturale dell’Emilia-Romagna, quella dei festival costituisce il focus di questa edizione dell’Osservatorio. Questa forma di evento che comprende, fiere, festival musicali e festival tematici, nell’ultimo anno ha riscontrato l’interesse di oltre il 40% degli Emiliano-Romagnoli.

“Scenari come quello studiato in Emilia-Romagna possono rappresentare per tutte le regioni d’Italia un modello positivo a cui tendere”, dichiara Carlo Fontana, presidente di Impresa Cultura Italia-Confcommercio. Marco Amelio, presidente provinciale Confcommercio Ferrara ha aggiunto: “Nella nostra provincia sono attive 8mila imprese che lavorano nel settore della cultura, numeri destinati a crescere”. Nel corso del pomeriggio, a palazzo Diamanti, sono intervenuti Marco Gulinelli, assessore alla Cultura: “L’alleanza tra impresa e cultura è decisiva per generare lavoro”. Matteo Musacci vicepresidente nazionale Confcommercio: “Sono felice di poter il mio contributo”. Davide Urban, direttore generale di Confcommercio Ferrara: “Un progetto innovativo perché unisce tradizione, identità ed innovazione ampliando i nostri tradizionali settori del Commercio, Turismo e Servizi”. Mauro Giannattasio, segretario generale della Camera di Commercio: “Cultura e bellezza sono volani di crescita”. Rebecca Bottoni presidente e direttrice artistica del Ferrara Buskers Festival: “Milioni di persone frequentano i luoghi di cultura dai teatri ai musei, un valore enorme non solo sociale ma anche economico”.

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