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A Merate la maxi-esercitazione provinciale della Protezione Civile


Da venerdì 9 a sabato 10 maggio, fino alla giornata di domani, domenica 11 – dedicata alle operazioni di smontaggio e preparazione dei mezzi per essere pronti a ogni evenienza –, i volontari hanno messo alla prova capacità operative, prontezza di risposta e sinergia tra enti e istituzioni, affrontando numerosi scenari di emergenza

È stata una tre giorni intensa quella che ha visto protagonista Merate, scelta quest’anno come centro operativo della maxi-esercitazione provinciale di protezione civile “Limo”, che ha coinvolto 350 volontari provenienti da tutta la provincia di Lecco. Da venerdì 9 a sabato 10 maggio, fino alla giornata di domani, domenica 11 – dedicata alle operazioni di smontaggio e preparazione dei mezzi per essere pronti a ogni evenienza –, i volontari hanno messo alla prova capacità operative, prontezza di risposta e sinergia tra enti e istituzioni, affrontando numerosi scenari di emergenza.

Dalle emergenze naturali, come alluvioni e crolli di alberi, a quelle che fronteggiano il rischio chimico-batteriologico fino all’evacuazione di edifici, l’esercitazione ha spaziato su più fronti. Le prove sono state volutamente tenute segrete fino all’ultimo, come sottolineato dai vertici della protezione civile, per simulare la reale imprevedibilità degli eventi. «L’esercitazione – aveva infatti spiegato Michele Motta, vicepresidente della protezione civile provinciale – sono un po’ il nostro allenamento».

«Le operazioni sono iniziate venerdì sera con uno scenario NBCR (Nucleare, Biologico, Chimico, Radiologico) in collaborazione con i vigili del fuoco di Merate – racconta Motta. – A seguire, è stata simulata l’evacuazione di un condominio con l’allestimento di un campo di prima accoglienza in piazza degli Eroi, dotato di tende per l’ospitalità dei cittadini. La notte è proseguita con la simulazione di un’esondazione nella zona della Sbianca, che ha richiesto la chiusura delle strade e l’utilizzo di torri faro per consentire ai volontari di operare in sicurezza».

Questa mattina, «le attività sono continuate con esercitazioni di taglio e rimozione di alberi caduti, simulando i danni di una tromba d’aria. Sono state inoltre testate le motopompe per la gestione del rischio idrogeologico in diversi punti della città». Quest’anno, inoltre, sono stati coinvolti anche gli studenti delle scuole superiori. «Abbiamo voluto coinvolgere i ragazzi sia come figuranti nella simulazione di evacuazione del condominio sia nelle attività formative del sabato mattina. Nel campo base allestito nel piazzale dell’istituto Viganò hanno seguito corsi di telecomunicazioni con gli operatori di Regione Lombardia, partecipato al montaggio delle tende e approfondito l’uso delle attrezzature di prevenzione del rischio idrogeologico».

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Fondamentale il coinvolgimento dell’amministrazione comunale di Merate che, grazie alla tre giorni, ha potuto testare l’efficacia del proprio piano di protezione civile.

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