Customise Consent Preferences

We use cookies to help you navigate efficiently and perform certain functions. You will find detailed information about all cookies under each consent category below.

The cookies that are categorised as "Necessary" are stored on your browser as they are essential for enabling the basic functionalities of the site. ... 

Always Active

Necessary cookies are required to enable the basic features of this site, such as providing secure log-in or adjusting your consent preferences. These cookies do not store any personally identifiable data.

No cookies to display.

Functional cookies help perform certain functionalities like sharing the content of the website on social media platforms, collecting feedback, and other third-party features.

No cookies to display.

Analytical cookies are used to understand how visitors interact with the website. These cookies help provide information on metrics such as the number of visitors, bounce rate, traffic source, etc.

No cookies to display.

Performance cookies are used to understand and analyse the key performance indexes of the website which helps in delivering a better user experience for the visitors.

No cookies to display.

Advertisement cookies are used to provide visitors with customised advertisements based on the pages you visited previously and to analyse the effectiveness of the ad campaigns.

No cookies to display.

Vuoi bloccare la procedura esecutiva?

richiedi il saldo e stralcio

 

“A rischio migliaia di posti di lavoro”


Contabilità

Buste paga

 

“In un momento in cui il Sud Italia lotta per attrarre investimenti, creare occupazione e trattenere i talenti, la prospettiva dell’introduzione della Sugar Tax rischia di infliggere un colpo pesantissimo a quelle realtà imprenditoriali che ogni giorno scelgono di produrre valore, innovare e restare”. Queste le parole di Maria Cristina Busi Ferruzzi, presidente di Confindustria Catania e vicepresidente di Assobibe, nonché alla guida della Camera di Commercio Italiana in Albania, che interviene sulla possibile entrata in vigore della tassa sullo zucchero prevista per il prossimo 1 luglio.

“Mentre in Italia si parla di dazi e di imposte che penalizzano l’industria nazionale, i Paesi a noi vicini corrono”, prosegue Busi. “Albania, Kosovo, Montenegro, Macedonia del Nord: territori che fino a pochi anni fa sembravano marginali, oggi offrono un ecosistema economico dinamico, con fiscalità agevolata, burocrazia snella e manodopera qualificata. Non è un caso che sempre più imprese italiane guardino oltre Adriatico per crescere o, peggio, per sopravvivere”. Con un valore di mercato di 5 miliardi di euro, l’industria delle bevande analcoliche in Italia è un pilastro del settore manifatturiero. In Sicilia è presente il 9,4% delle aziende nazionali. Secondo le stime di Confindustria, l’introduzione della Sugar Tax “potrebbe tradursi in migliaia di posti di lavoro persi, colpendo duramente le pmi del Mezzogiorno”. 

“In Sicilia, dove la filiera agrumicola riveste un’importanza cruciale, le conseguenze sarebbero drammatiche – avverte la presidente Busi -. La Sugar Tax, così come concepita, non tutela la salute pubblica: colpisce la produzione locale, favorisce l’importazione e rischia di cancellare migliaia di posti di lavoro. Il vero paradosso è che questa misura colpirebbe le aziende italiane, lasciando invece campo libero a prodotti importati dall’estero, spesso a basso costo e con standard qualitativi inferiori”, sottolinea Busi. “È una tassa che mina la sovranità industriale del nostro Paese e scoraggia gli investimenti”. “In Sicilia abbiamo dimostrato che si può fare impresa in modo sostenibile, responsabile, innovativo”, continua la presidente. “Abbiamo ridotto gli zuccheri nei prodotti, migliorato i processi produttivi, investito in giovani e tecnologia. Eppure, proprio chi innova viene penalizzato e disincentivato”. Per contrastare questa deriva, la presidente di Confindustria Catania invoca una strategia lungimirante: “Il Sud Italia ha bisogno di politiche industriali intelligenti che premino merito e responsabilità. Ha bisogno di uno Stato che riconosca e valorizzi chi sceglie, ogni giorno, di restare e contribuire alla crescita del Paese”. “La Sugar Tax – conclude Busi – è solo una scorciatoia per fare cassa: distrugge ricchezza, posti di lavoro e competitività. Chiediamo al governo una riflessione profonda. Serve una visione industriale moderna, non misure punitive. Perché il rischio è che, mentre i Balcani corrono, noi restiamo fermi a tassare il futuro”.



Source link

Richiedi prestito online

Procedura celere

 

***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****

Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link

Source link

Assistenza e consulenza

per acquisto in asta