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Bugnion. I brevetti per il futuro parlano emiliano


EMILIA-ROMAGNA TERRA DI BREVETTI con Bologna motore di creatività. La regione si conferma una delle realtà italiane più dinamiche e innovative, con un notevole incremento nei depositi di marchi, brevetti e design nel 2024. L’analisi dei dati Uibm (Ufficio italiano brevetti e marchi), realizzata da Bugnion Spa, società di consulenza in proprietà intellettuale che è presente in Emilia-Romagna con tre sedi tra Bologna, Parma e Modena, evidenzia un forte sviluppo di questa regione, che continua a distinguersi per la vivacità del suo tessuto imprenditoriale.

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Nel 2024, l’Emilia Romagna ha registrato un totale di 6.822 nuovi depositi tra marchi, brevetti e design, con una crescita importante del 13% rispetto ai 6.035 depositi del 2023, un dato che conferma l’impegno delle imprese emiliano-romagnole nel tutelare e valorizzare le proprie creazioni. “Numeri che confermano la straordinaria creatività del nostro territorio – spiega Alberto Monelli (nella foto a destra), consulente italiano ed europeo in Brevetti, Marchi e Design e direttore della sede di Bugnion Parma – che continua a distinguersi per la sua capacità di fare innovazione. Le imprese emiliano-romagnole sono sempre più consapevoli dell’importanza di un approccio strategico alla proprietà intellettuale, che non rappresenta solo un’arma di difesa ma anche e soprattutto una opportunità di valorizzazione del proprio business. Ecco perché in Bugnion da sempre supportiamo le aziende nel creare una strategia di Proprietà Intellettuale solida, dedicata a rendere le loro creazioni più competitive sul mercato nazionale e internazionale”.

In particolare, i brevetti sono passati da 1.077 nel 2023 a 1.146 nel 2024, con un significativo incremento del 6,4%. Questo dato conferma l’elevato impegno in ricerca e sviluppo da parte delle aziende della regione, con una crescita particolarmente marcata nelle province di Bologna, che registra 555 brevetti contro i 502 dell’anno precedente (+10,5%), e Modena, che passa da 264 a 301, con un incremento del 14%. Anche Reggio Emilia segna una buona crescita, con 104 brevetti contro i 95 del 2023 (+9,5%).

Per quanto riguarda i marchi, la regione ha registrato 3.704 depositi rispetto ai 3.703 del 2023, evidenziando una buona stabilità nei numeri. Tuttavia, diverse province hanno fatto segnare incrementi significativi, come Ferrara, che è passata da 263 a 339 nuovi marchi nel 2024 (+29%), Forlì-Cesena con 223 depositi contro i 201 del 2023 (+10,9%), e Modena, che ha registrato 603 nuovi marchi contro i 538 dell’anno precedente (+12,1%). Anche Piacenza ha visto una crescita dell’11,5%, con 126 depositi contro i 113 del 2023, mentre Reggio Emilia è salita da 275 a 300, con un aumento del 9,1%.

Una menzione particolare va al settore dei design, che ha visto un incremento generalizzato in tutte le province, segnando un notevole +57% rispetto al 2023 (con l’eccezione di Ferrara, che ha registrato una lieve flessione). La provincia di Bologna è stata la capofila in questo campo, con un significativo aumento dei depositi (+41%), contribuendo in modo determinante al balzo generale della regione. Le province che hanno contribuito maggiormente alla crescita sono Bologna, Reggio Emilia, Parma e Modena, che ha visto una crescita del 21,7%.

“Questi dati – chiarisce Giulio Conti (nella foto a sinistra), consulente italiano ed europeo in marchi e design e responsabile dell’area marchi della sede bolognese di Bugnion – evidenziano il ruolo di Bologna come motore creativo della nostra regione. In particolare, l’aumento nei depositi di design testimonia come le aziende della città siano sempre più attente agli investimenti dedicati alla valorizzazione anche estetica dei prodotti. Anche l’aumento dei depositi di nuove domande di brevetto (+10,5%) è un segnale chiaro dell’impegno delle imprese bolognesi nella ricerca e nello sviluppo di prodotti e servizi all’avanguardia, a testimonianza di una cultura imprenditoriale orientata verso l’innovazione tecnologica. Questi numeri – conclude Conti – riflettono non solo la vitalità del nostro sistema imprenditoriale, ma anche una crescente consapevolezza del valore strategico della Proprietà Intellettuale, intesa come asset fondamentale per aumentare il valore della propria impresa”.

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Una crescita che conferma la grande vitalità e la forza del sistema imprenditoriale emiliano-romagnolo, che non solo investe in innovazione ma sa anche riconoscere l’importanza di proteggere le proprie creazioni. “La stabilità nel settore marchi e la crescita complessiva nel settore brevetti – spiega Aldo Paparo (nella foto a sinistra, in basso), consulente italiano ed europeo in marchi, brevetti e design e direttore della sede di Bugnion Modena – conferma che, nonostante il perdurare dei conflitti bellici, l’ormai conclamata recessione di alcuni Paesi Europei e la paura di un ennesimo rincaro energetico alle porte, vi sia ancora fiducia nella proprietà industriale. Il mantenimento di un trend costante nei propri investimenti consolida la lungimiranza degli imprenditori e la comprensione che una decisione affrettata verso l’abbandono di ogni nuova forma di tutela, per avere un ritorno immediato sul contenimento dei costi, può generare dei danni percepibili solo nel lungo periodo”.

Di fatto, rinunciare a un nuovo deposito, brevetto, marchio o disegno industriale, comporta una conseguente donazione alla collettività dei propri sforzi di ricerca e sviluppo o di comunicazione e marketing, proprio in un momento difficile nel quale una campagna, un tender, o una visibilità in fiera e nel mercato, si vince, a discapito dei competitor, per un prodotto (o servizio) che ha vantaggi tecnico-costruttivi o un’immagine ricercata che si differenzia dalla altre.



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