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Come sarà la Bassa bergamasca del futuro? Veloce, sicura e green


“La Bassa bergamasca del futuro? Veloce, sicura e green”. Erik Molteni, nelle vesti di consigliere provinciale con delega a Sviluppo e Sostenibilità del Territorio, Agenda Strategica, Ufficio Europa e Servizi ai Comuni, guarda a come sarà il territorio nei prossimi anni.

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Un territorio in cui Treviglio  avrà ovviamente un ruolo fondamentale.

“La Bassa bergamasca e Treviglio sono già al centro delle trasformazioni non solo della bergamasca, ma della Lombardia e del nord Italia, per cui il dibattito che si è aperto recentemente sullo sviluppo del territorio mi sembra molto provinciale – ha sottolineato –  Il punto è se la politica sa guidare queste trasformazioni, cogliendo le opportunità e limitando le distorsioni, o se, come ha fatto il centrodestra, ci accontentiamo di andare a traino. Io credo che le parole da mettere al centro siano quattro: velocità, innovazione, sicurezza sociale, sostenibilità”.

I cambiamenti politici

Obiettivi da raggiungere sfruttando i cambiamenti che ci saranno nei prossimi anni anche a livello politico-amministrativo.

“Con la fine dell’amministrazione guidata da Juri Imeri (si vota nel 2027 e l’attuale sindaco non può più ricandidarsi, ndr) per la pianura e Treviglio si chiude un ciclo, e io avverto sul territorio una forte richiesta di cambiamento – ha proseguito il consigliere dem –  Non solo nei nomi, ma anche nell’idea di sviluppo, da noi come in tutta la Lombardia. In questi anni sono proliferate logistiche e zone commerciali senza alcuna regola, mentre dall’altro peggioravano la sanità e i trasporti. Quando dico innovazione penso all’esigenza di rafforzare le reti su ferro.  Quando dico protezione penso alla centralità del nostro ospedale e all’esigenza di rafforzare la medicina di territorio. Quando penso ai giovani e alle imprese, immagino un investimento sulla formazione professionale per qualificare le filiere produttive”.

L’autostrada e il trasporto pubblico

Il dibattito in corso riguarda anche la “telenovela” sull’autostrada Bergamo-Treviglio. Un progetto che da anni spacca l’opinione pubblica e la politica e che recentemente ha visto anche aumentare la fazione dei detrattori dell’opera, con ex favorevoli che ora invece la vedono come fumo negli occhi.

“E’ evidente la necessità di collegare le due città – ha sottolineato Erik Molteni –  ma chi in questi dieci anni si è ostinato sull’autostrada, un progetto che vede la maggior parte del territorio interessato contraria, ha fatto perdere tempo prezioso nella definizione di una possibile alternativa. Non è troppo tardi, vanno trovate soluzioni diverse, che tengano conto della tutela del suolo, in particolare agricolo, che per la pianura è un bene essenziale».

Legato a questo, c’è il nodo del trasporto pubblico:

“La situazione nella Bassa è veramente complicata – ha spiegato Molteni –  Nel piano di bacino provinciale si prevede un potenziamento del servizio, con la creazione di una rete suburbana con centro a Treviglio. E’ un passo fondamentale per migliorare e potenziare il servizio, ma non fermiamoci qui”.

Lo scalo merci

Altro tema caldo, che da anni fa discutere, è quello dello Scalo Merci che dovrebbe sorgere a Cortenuova.

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“Siamo ritornati al punto di partenza – ha fatto notare Molteni – regia pubblica per uno scalo merci capace di far spostare le merci sul ferro, in una zona in cui poter riqualificare a livello urbanistico il complesso delle ex acciaierie. Tutto quello che non sta in questo perimetro andrà discusso e ponderato col territorio. Aggiungo che è stato abbastanza svilente sentire dal centrodestra che per fare la nuova provinciale Cremasca serve l’interporto: se un’opera è strategica va fatta senza pagare prezzi non dovuti”.

Scuola e sanità

Da insegnante qual è, Erik Molteni non poteva non fare il punto anche sulla situazione relativa alla scolarità:

“Credo che occorra fare di più per abbattere il muro tra scuola e lavoro – ha detto –  Lo si può fare in diversi modi, anche superando il dibattito antico tra diploma e università. La frontiera sono gli Its e gli Ifts, percorsi di grande qualità fortemente collegati alle imprese”.

Sul fronte sanitario l’esponente del Pd ha ribadito la centralità della Asst Bergamo Ovest, la più grande per numero di assistiti, che copre quasi la metà della popolazione bergamasca e ha sottolineato che “servono interventi per l’adeguamento delle strutture e un potenziamento delle Case di Comunità e degli Ospedali di Comunità”.

Le elezioni a Treviglio

Come vincere tutte queste sfide? La ricetta di Erik Molteni punta a stimolare la rete tra i sindaci, indipendentemente dal colore politico.

“La Bassa – ha spiegato –  è, non solo da oggi, un territorio strategico per il futuro della provincia e della Lombardia, che può affacciarsi con convinzione su livelli sovralocali. E lo sviluppo può essere sostenibile solamente se controllato e ragionato”.

E, parlando di sindaci e amministrazioni, Molteni ha anche accennato alle elezioni che si terranno a Treviglio tra due anni. In particolare di come il centrosinistra deve affrontarle per convincere i cittadini a cambiare colore.

“Oltre ai “tradizionali” partiti della nostra area – ha chiarito –  sento che ci sono diverse energie civiche, non per forza già schierate, che hanno voglia di essere ascoltate, di portare il loro contributo di idee. Il messaggio che voglio dare loro è chiaro: apriamo insieme un nuovo ciclo dove chi ha voglia di costruire possa essere valorizzato, senza dover sottostare a logiche di partito”.



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