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Orvieto contrasta lo spopolamento con il Patto per lo sviluppo sostenibile. Tardani incontra i sindacati


Sviluppo economicoinfrastruttureformazione e credito sono questi gli ambiti in cui interverrà il Patto per lo sviluppo sostenibile, un percorso tra pubblico e privato che a Orvieto sta diventando realtà. L’obiettivo del Patto è contrastare lo spopolamento e rendere la città più attrattiva per nuovi residenti, giovani e investitori. Un impegno che passa per il sostegno alle imprese creando le condizioni per facilitare la crescita e la competitività del sistema produttivo, e l’occupazione costruendo nuove opportunità e investendo nella formazione e nello sviluppo delle competenze. Parallelamente verranno migliorate le infrastrutture e i servizi a supporto delle attività produttive e dei cittadini.

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Dopo il primo appuntamento di aprile con le associazioni di categoria, la sindaca Roberta Tardani ha incontrato i sindacati per condividere obiettivi e strategie. Presenti oltre alla prima cittadina, l’assessore alle Attività produttive e alle Politiche dell’abitare, Andrea Sacripanti, i segretari provinciali di Cgil, Claudio Cipolla, Cisl, Riccardo Marcelli, e Uil, Fabio Benedetti.

Primo: il lavoro

Al centro del confronto tra amministrazione e organizzazioni sindacali c’è stato anzitutto il tema del lavoro. Un aspetto “fondamentale per contrastare lo spopolamento del nostro territorio che sconta uno dei tassi di invecchiamento più alti dell’Umbria e i problemi di denatalità che investono tutta la regione e l’Italia intera. Su questo fronte è necessario il serio e responsabile contributo di tutti, nell’analisi dei dati e nella definizione e messa a terra delle azioni” ha rimarcato Tardani.

La creazione di nuovi posti di lavoro così come la formazione e la specializzazione anche in collaborazione con il corso dell’Its sono stati dibattuti. Forte anche l’attenzione al turismo, settore trainante dell’economia cittadina.

Quella che si profila all’orizzonte è “una strategia di sviluppo condivisa” che beneficerà dei passi avanti compiuti dall’amministrazione. Tardani, al suo secondo mandato, ha ricodato come quello precedente sia stato scandito da azioni urgenti. “Dopo gli ultimi cinque anni in cui siamo stati impegnati a incanalare soluzioni a questioni annose, dalla complanare all’ex ospedale fino alla fibra e al reale risanamento del bilancio”. 

“Abbiamo davanti quattro anni intensi di lavoro – ha sottolineato – di cui almeno due senza scadenze elettorali, un’opportunità che al di là delle fisiologiche schermaglie va raccolta con senso di responsabilità per dare più forza a questo territorio anche nei confronti di Regione e Governo”.

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Una sfida ambiziosa

Tardani ha commentato molto positivamente l’incontro con i sindacati che, ha dichiarato, sono stati sorpresi di essere stati coinvolti nel percorso del Patto. Una sorpresa che non ha certamente ostacolato le proposte.

Su questo fronte sono arrivati “spunti interessanti” per quanto riguarda sostenibilità ambientale e rigenerazione urbanaunitamente agli strumenti normativi da poter attivare per reperire risorse economiche oltre a quelli già impiegati, a partire dalla Strategia delle Aree interne”.

A cosa porterà il Patto per lo sviluppo sostenibile

Lo spopolamento è uno dei problemi più impattanti con cui l’Umbria deve fare i conti. Quello avviato dal Comune di Orvieto con i soggetti del territorio è un percorso che intende arginare e possibilmente anche invertire tale fenomeno creando condizioni tali da attrarre nuovi cittadini e imprese per migliorare il benessere e la qualità della vita dell’intera comunità.

Il Patto prevede la creazione di nuove opportunità per i giovani a partire dalla scuole e, più in generale, maggiori servizi ai cittadini, da quelli sanitari alle infrastrutture sia fisiche che virtuali. Analogamente si punterà alla valorizzazione delle eccellenze e delle tradizioni locali e agli strumenti per reperire maggiori risorse economiche.

Dopo gli incontri di questa prima fase, verrà approntata una roadmap da proporre a chi entrerà nel Patto per lo sviluppo sostenibile “che parte da una adesione agli obiettivi, passerà per la raccolta delle proposte, la definizione delle azioni e dei tempi e quindi la realizzazione degli interventi individuati” ha specificato Tardani.



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