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Bonus giovani: su quali contratti scatta l’agevolazione per l’assunzione, le regole spiegate dall’Inps


di
Valentina Iorio

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Il bonus giovani è un’agevolazione rivolta ai datori di lavoro per incentivare le assunzioni di under 35: ecco cosa sapere

Il bonus giovani è un’agevolazione rivolta ai datori di lavoro per incentivare le assunzioni di under 35 e consiste nell’esonero dal versamento del 100% dei contributi previdenziali per un massimo di 24 mesi, a esclusione di premi e contributi Inail, per l’assunzione con contratto a tempo indeterminato o trasformazione del contratto a tempo determinato in contratto a tempo indeterminato. L’Inps il 12 maggio ha pubblicato una circolare in cui chiarisce le modalità operative del bonus.

Cos’è il bonus giovani

Il sostegno è stato previsto dal decreto legge 60/24, convertito, con modificazioni, dalla legge 95/2024 con lo scopo di aumentare l’occupazione giovanile stabile e prevede l’esonero dal versamento dei contributi a carico dei datori di lavoro in relazione alle nuove assunzioni a tempo indeterminato e alle trasformazioni dei contratti di lavoro subordinato da tempo determinato a tempo indeterminato effettuate tra il 1° settembre 2024  e il 31 dicembre 2025.




















































A quali contratti si applica

Il bonus giovani, come spiega l’Inps, si applica a a tutti i datori di lavoro privati e riguarda le assunzioni di lavoratori che rivestono la qualifica di operai, impiegati o quadri, con esclusione del personale con qualifica dirigenziale. Restano esclusi dal beneficio i contratti di lavoro domestico e i rapporti di apprendistato, per i quali è già prevista l’applicazione di aliquote previdenziali in misura ridotta.

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Quali sono i requisiti

Per ottenere l’esonero contributivo è necessario che l’assunzione riguardi soggetti che alla data dell’assunzione o della trasformazione incentivata non abbiano compiuto il trentacinquesimo anno di età e non siano mai stati occupati a tempo indeterminato nel corso della loro vita lavorativa.

Quanto vale il «bonus giovani»

La misura dell’incentivo è pari al 100% dei complessivi contributi previdenziali a carico dei datori di lavoro, entro un limite massimo di 500 euro al mese per ciascun lavoratore. L’incentivo sale a 650 euro al mese per lavoratore, in caso di assunzioni nell’area Zes unica del Mezzogiorno.

Quando e come fare domanda

Per ottenere l’agevolazione è necessario che il datore di lavoro presenti domanda. Nel modulo, che sarà disponibile online dal 16 maggio, i datori di lavoro devono indicare i dati identificativi dell’impresa, quelli che identificano il lavoratore nei cui confronti è intervenuta o potrebbe intervenire l’assunzione/trasformazione a tempo indeterminato, la tipologia di contratto di lavoro (se a tempo pieno o a tempo parziale) e l’eventuale percentuale oraria di lavoro, l’importo della retribuzione mensile media che sarà erogata, comprensiva dei ratei di tredicesima e quattordicesima mensilità, nonché l’ammontare dell’aliquota contribuiva datoriale riferita al rapporto di lavoro. Devono inoltre indicare la Regione e la provincia di esecuzione effettiva della prestazione lavorativa. «Con specifico riferimento all’esonero di cui all’articolo 22, comma 1, del decreto Coesione – si legge nella circolare Inps –  si precisa che la domanda di riconoscimento della misura può essere inoltrata sia per le assunzioni/trasformazioni già effettuate che per i rapporti non ancora instaurati».


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14 maggio 2025

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