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«Nuovo palazzetto, il cantiere assegnato entro metà giugno»


Il cantiere per il nuovo palazzetto dello sport di via Pizzo della Presolana ( sorgerà sulle ceneri del Palacreberg) partirà a giugno, come da programmi. Dopo la prima selezione delle proposte arrivate (oltre 50) ChorusLife Spa, stazione appaltante che per il Comune di Bergamo realizzerà la nuova struttura, annuncia le prossime tappe dell’articolata operazione pubblico-privata che si compirà dentro il perimetro amministrativo di ChorusLife, smart district voluto dalla famiglia Bosatelli, inaugurato a novembre tra via Serassi e Bianzana.

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L’aggiudicazione definitiva a metà giugno

L’apertura delle buste risale a quasi un mese fa quando le oltre 50 imprese si sono connesse per seguire la procedura, durante la quale sono state «svelate» le offerte. Da allora sono in corso approfondimenti, che si chiuderanno a breve: «La procedura di gara per la realizzazione del nuovo palazzetto dello sport di Bergamo prosegue regolarmente, nel rispetto delle tempistiche previste dal Codice dei contratti pubblici – scrive la società appaltante, interpellata sul tema –. Il numero di offerte è stato molto superiore alle attese, sono pervenute infatti oltre 50 offerte. Conclusa la preliminare fase di analisi delle proposte ricevute, è attualmente in corso la comprova dei requisiti in capo all’operatore economico risultato al momento aggiudicatario. L’aggiudicazione definitiva è prevista entro metà giugno, salvo diverse indicazioni derivanti dagli esiti istruttori in corso».

Come sarà il nuovo palazzetto

Il nuovo palazzetto andrà a sostituire la storica struttura di via Pitentino (che il Comune sta trasformando nella nuova sede Gamec). Parliamo di un’opera rilevante anche sotto il profilo economico, del valore di 12.110.874,48 (Iva esclusa), di cui 298.523,80 per i costi di sicurezza. Da qui l’obbligo di legge di bandire una gara di livello europeo, procedura che ha ottenuto il placet di Anac (autorità nazionale anti-corruzione).

Il criterio individuato per assegnare i lavori è stato il massimo ribasso («fattispecie prevista dalla norma» spiegava la stazione appaltante annunciando il bando), scelta che ha portato al generarsi di diverse offerte «anomale» perché sotto soglia (almeno una decina, che forse hanno osato con i margini perché di fronte ad un’opera che non dovrebbe portare troppe complicazioni, su un’area libera, da realizzare principalmente con elementi prefabbricati). Da qui la necessità, della Commissione, di fare approfondimenti, verificando i requisiti delle imprese, procedura che si andrà a completare nelle prossime settimane. Ad incidere sui tempi di lavorazione la quantità di proposte arrivate, segno dell’evolversi del mercato, non più «drogato» dal Superbonus 110 (quando i Comuni faticavano a trovare imprese) e ormai focalizzato sul post-Pnrr (soprattutto le imprese più grosse, con i dipendenti da tenere impegnati).

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Il lungo lavoro della commissione

Un lungo lavoro dunque quello della Commissione, che non ammette errori. Anche per scongiurare eventuali ricorsi che potrebbero essere avanzati dagli esclusi e che andrebbero a dilatare i tempi. Questione, quella cronologica, essenziale, dato che le squadre cittadine che gareggiano a livello agonistico si aspettano di calpestare il nuovo campo da gioco a settembre 2026.

Il progetto prevede 450 giorni naturali e consecutivi per realizzare l’opera pubblica, finanziata in parte dal Comune con 6 milioni di euro (di cui uno finanziato dallo Stato con il bando Sport e Periferie) e in parte dal privato (che fa riferimento al piano urbanistico ChorusLife) con 7 milioni.

Il progetto (firmato dallo studio A3Architetti) prevede una struttura capace di ospitare eventi sportivi e culturali per un massimo di 2.500 spettatori (che con una variante al progetto arriveranno a 3mila), dove si potranno disputare competizioni di pallavolo femminile fino alla serie A1 e di pallacanestro maschile fino alla serie B. Un impianto in conformità con le normative Coni, con particolare attenzione a quelle della pallacanestro per una struttura di tipo Silver 2. L’edificio avrà una forma quasi quadrata (50×60 metri), alto circa 17 metri, con spazi interni pensati, questa la promessa dei progettisti, per garantire efficienza e comfort. A servizio della struttura sono previsti anche 290 parcheggi e la riqualificazione e l’allargamento di via Castel Regina.



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