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Quant>ICO, la club deal company avvia il fundraising. Obiettivo raccogliere 750 mln euro da investire in 12-15 operazionl in 5 anni. La prima già nel 2025


Marco Frammartino

E’ partita in quarta la macchina del fundraising di Quant>ICO Investment Club Opportunities srl, la piattaforma di investimento in club deal fondata dal ceo Antonio Da Ros, già head of Mid Corporate & Sponsor Solutions Italy di Mediobanca, dal presidente Paolo Langè, amministratore delegato e direttore generale di Cordusio sim, e da Angelo Busani, fondatore dello studio Notarile Busani e teaching fellow dell’Università Bocconi.

Microcredito

per le aziende

 

Lanciato a inizio anno con il supporto di Unicredit Private Banking (si veda altro articolo di BeBeez), Quant>ICO è infatti al lavoro ora per raggiungere l’obiettivo di raccolta di 750 milioni di euro (si veda altro articolo di BeBeez). “Abbiamo avviato il fundraising da due settimane insieme al nostro partner UniCredit e puntiamo a raccogliere 750 milioni da investire in 12-15 operazioni nei prossimi cinque anni”, ha detto il presidente Langè. Intanto la club deal company sta mettendo a punto il team, che oggi, accanto ai fondatori, conta sei nuovi ingressi (si veda qui il comunicato stampa).

Lorenzo Baraldi

Entrano infatti nell’investment team Marco Frammartino (principal, ex Investindustrial, Rothschild, Barclays Capital e Mediobanca), Gabriele Galizia (investment director, ex B4 Investimenti, Vitale e Mediobanca) ed Edoardo Miotto (associate, ex White Bridge Investments e 21 Invest); entrano nell’advisory board Lorenzo Baraldi (ex Neuberger Berman, Fondo Italiano d’Investimento e Intesa Sanpaolo) e Luca Barbi (partner e coo di STV, grande operatore di venture capital del  Middle East); infine Fabrizio Redaelli (partner dello studio commercialista Redaelli & Associati, che collabora da oltre 30 anni con la SDA Bocconi School of Management), completa il Consiglio di amministrazione al fianco di Langé, Da Ros e Busani.

“Stiamo costruendo una squadra di grande qualità, con competenze complementari e profili riconosciuti dal mercato per la loro esperienza, per la capacità di dialogare con gli imprenditori in modo costruttivo e per la loro passione”,  ha commentato Antonio Da Ros, ceo e co-fondatore di Quant>ICO, che ha aggiunto: “Nelle prossime settimane completeremo la squadra con l’ingresso di altri 4-5 professionisti nell’investment team, con l’obiettivo di chiudere la prima operazione già entro la fine dell’anno”. E, ha aggiunto Langé: “Abbiamo già una pipeline di oltre 20 operazioni in fase di studio, molte originate grazie all’accesso unico di UniCredit alla media impresa italiana”.

Luca Barbi

L’obiettivo di Quantico è investire nelle medie imprese italiane da almeno 30 milioni di fatturato e 10 milioni di ebitda, con operazioni di equity comprese tra 30 a 80 milioni. Punterà a maggioranze o minoranze delle molte eccellenze (ad alto potenziale di crescita) presenti in Italia fra 4 mila aziende a capitale familiare nella fascia di ricavi tra 50 e 500 milioni.

Ricordiamo che Quant>ICO sta lavorando in esclusiva con Unicredit sulla raccolta e in partnership per l’origination e la gestione degli investimenti. La banca in sostanza offre ai clienti wealth, che sono tradizionalmente imprenditori, holding familiari e family office, l’accesso a club deal esclusivi proposti da Quant>ICO. Tutti gli investitori di Quant>ICO diventeranno soci della management company, garantendosi l’accesso alle opportunità selezionate dal team ma riservandosi comunque la facoltà di investire solo sulle operazioni di loro interesse, senza alcun hard commitment a investire. Esiste invece un soft comittment in base al quale viene pagata una membership fee annuale, compresa fra lo 0,2% e lo 0,5% dell’investimento, e che consente di vedere i dossier allo studio e partecipare al processo fino alla fase finale. L’hurdle rate per far scattare gli incentivi per la squadra di gestori partirà infine dal 10% (rispetto all’8% medio del mercato).

Opportunità uniche acquisto in asta

 ribassi fino al 70%

 

Fabrizio Redaelli

Si tratta di un’iniziativa che è indipendente dall’attività del team ultra-high-net-worth business di Unicredit Private Banking, guidato da Gennaro Del Sorbo,  che già propone e continuerà a proporre i coinvestimenti in club deal alla sua clientela con grandi patrimoni. In quel caso si tratta però di operazioni promosse da sponsor con cui la banca collabora e in cui agisce da placement agent. Ricordiamo su questo fronte le operazioni su DSA Chateclair con Azzurra Capital (si veda altro articolo di BeBeez),  su Autry con Style Capital sgr (si veda altro articolo di BeBeez), su IMA al fianco della merchant bank statunitense BDT & MSD Partners (si veda altro articolo di BeBeez) e sulla tedesca RAD-X insieme a Vesper Infrastructure e Swiss Life Asset Management (si veda altro articolo di BeBeez).



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