5
Nel video in alto le interviste di Alexis Sabot
Il Comune di Udine lancia un ambizioso piano di sviluppo economico stanziando 1 milione e mezzo di euro, cifra senza precedenti, in approvazione nel prossimo assestamento di bilancio.
Si tratta di un’iniziativa assolutamente inedita, a cui è stato dato il nome di “Fondo Rilancio Economico”, promossa dall’amministrazione comunale in stretta sinergia con il distretto del commercio udinese. Grazie ad una progettualità di lungo termine, composta da vari passaggi strategici, è stata ideata una linea di finanziamento dedicata con un doppio obiettivo: rafforzare la vitalità del centro storico e dei quartieri, agevolando le nuove aperture di attività economiche e favorendo lo sviluppo di commercio e servizi di prossimità, essenziali per la cittadinanza.
Si tratta come detto solo dell’ultimo passo, il più tangibile, di un percorso che ha visto l’amministrazione comunale sedersi al tavolo prima con le categorie economiche e gli stakeholders del territorio per una serie di passaggi intermedi che sono stati propedeutici all’iniziativa. In primis col summit S.U.C.C.O, che anche quest’anno rinnoverà il suo appuntamento, per disegnare lo stato dell’arte del commercio udinese e le necessità, i limiti e le opportunità del mondo delle attività economiche. A seguire, con le associazioni di categoria, la Camera di Commercio Udine-Pordenone e l’Università di Udine è stato firmato il protocollo per analizzare con metodo scientifico il territorio udinese e fare una fotografia costante e dinamiche di aperture e chiusure. Infine, grazie a Udine Retail, previsto il 16 giugno, l’iniziativa inedita promossa da Palazzo D’Aronco, con il mondo immobiliare, i brand e gli imprenditori, si vuole favorire un incontro tra spazi sfitti e richiesta da parte degli investitori.
Ora l’amministrazione, mettendo a disposizione una dote economica importante, intende supportare le nuove aperture e stimolare l’imprenditorialità cittadina.
Sostegno alle nuove aperture
Dei fondi complessivi, 900 mila euro saranno destinati ai quartieri della città per incentivare esercizi commerciali e di attività artigianali, come ad esempio l’apertura di negozi di alimentari, servizi alla persona, cartolerie, piccoli negozi specializzati. Si punta con decisione a migliorare la qualità della vita nei numerosi borghi cittadini, promuovendo coesione sociale e sviluppo economico diffuso. I quartieri interessati saranno quelli di Godia – Beivars, Aurora, Laipacco, San Domenico e Villaggio del Sole, San Rocco e Sant’Osvaldo.
Come secondo filone di investimento, il centro storico riceverà invece 500 mila euro, suddivisi in due linee di intervento: 400 mila euro, la fetta più ingente dei fondi, destinati a favorire nuove aperture, in particolare nei locali sfitti da almeno 12 mesi, garantendo anche continuità imprenditoriale nelle attività in chiusura, con particolare attenzione al ricambio generazionale.
100 mila euro poi saranno dedicati al sostegno ai servizi alle famiglie e ai bambini. L’amministrazione intende quindi inserirsi a supporto dell’imprenditoria giovanile e nei processi di ricambio generazionale delle attività di lunga data, offrendo un sostegno concreto alle spese di inizio attività, oltre al nuovo arredo urbano, in continuità con i progetti di valorizzazione delle piazze, tra le quali piazza Duomo, piazza Venerio, piazza XX Settembre e piazza Garibaldi.
Come funzionerà il bando
Chi deciderà di aprire un’attività in centro o nei quartieri potrà beneficiare di un contributo a fondo perduto pari al 25% delle spese approvate in fase di domanda, per esempio per l’acquisto di arredi, macchinari o sistemi informatici. Il contributo medio previsto è di circa 50.000 euro per ciascuna proposta di nuova attività, con un effetto leva stimato di oltre 6 milioni in investimenti privati.
Il bando comunale per accedere ai contributi è in fase di definizione e sarà pubblicato entro l’estate.
Il vice Sindaco Alessandro Venanzi sottolinea l’importanza della decisione: “Per la prima volta nella storia di Udine, l’Amministrazione comunale investe un milione e mezzo di euro per sostenere in modo diretto lo sviluppo del commercio cittadino. Un’operazione che nasce dalla consapevolezza di quanto sia fondamentale rafforzare il tessuto imprenditoriale locale, fatto di commercianti, artigiani e piccoli imprenditori che ogni giorno tengono viva la città, nei quartieri come nel centro storico.
È, prima di tutto, grazie a loro se Udine oggi è tra le prime cinque città italiane per tenuta del sistema commerciale, in controtendenza rispetto al quadro nazionale. Con il Fondo Rilancio Economico vogliamo affiancarli e aprire nuove opportunità: sostenere chi ha già creduto in Udine, chi ha voglia di iniziare un’attività, chi vuole dare continuità a un’impresa familiare.
Questo intervento non è solo un sostegno economico: è un segnale forte di fiducia da parte della nostra Amministrazione verso chi fa impresa, costruendo coesione sociale attraverso il proprio lavoro. Vogliamo che Udine continui a essere una città viva e attrattiva, dove aprire un’attività non sia un salto nel buio, ma una scelta concreta e sostenuta.”
«Fa molto piacere che il Comune, in assestamento di bilancio, abbia individuato una disponibilità di fondi per agevolare nuove aperture, per facilitare il ricambio generazionale nel nostro settore e nel contempo per rafforzare la presenza commerciale nei quartieri della periferia», sottolinea il presidente mandamentale di Confcommercio Udine Rodolfo Totolo. «Crediamo che i contenuti del bando in cantiere – aggiunge – possano inserirsi nel virtuoso percorso di riqualificazione e rigenerazione urbana che siamo convinti possa realmente determinare il salto di qualità della città. Come Confcommercio siamo a disposizione per definire i migliori criteri e procedure per concretizzare il sostegno alle aziende».
“Siamo soddisfatti per questa iniziativa importante promossa dal Comune di Udine – ha dichiarato Eva Seminara di Confartigianato Udine – che dimostra un’attenzione concreta verso il tessuto imprenditoriale locale. Un sostegno mirato all’artigianato ibrido, ai servizi per la persona e alle piccole attività nei quartieri, magari in spazi condivisi, rappresenta un passo importante per rafforzare la presenza capillare delle imprese nel territorio”.
“Il bando risponde ad esigenze precise e soprattutto si adatta al cambiamento della nostra società: la popolazione è cambiata, abbiamo molti residenti anziani, rispondiamo quindi a dei bisogni grazie ad un percorso di accompagnamento tra i vari portatori interesse, con l’obiettivo di massimizzare il risultato degli interventi” ha commentato il consigliere comunale e presidente della Commissione Bilancio e Programmazione Paolo Ermano.
“È un impegno che sintetizza un lavoro di supporto e strategia a medio e lungo termine” spiega il manager del Distretto del Commercio Guido Caufin. “Lo dimostra anche il contenuto dello stanziamento, in parte dedicato al centro storico dove l’amministrazione farà da supporto al conto economico delle attività, e in parte maggiore ai quartieri, dove il Comune intende sostenere i costi di inizio attività. Due approcci differenti che rispondono alle necessità del tessuto economico”.
***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****
Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link