Da oggi in Ucraina la pace non sembra più vicina. L’attenzione intorno all’incontro di Istanbul che avrebbe dovuto riportare Mosca e Kiev ai primi colloqui diretti dopo tre anni si è dissolta dopo che il Cremlino ha confermato che Vladimir Putin non avrebbe partecipato, nonostante fosse stato proprio lui, il leader del Cremlino, a proporre per primo un incontro diretto tra Russia e Ucraina – “senza precondizioni”. Rispondendo alle pressioni dei paesi occidentali per un cessate il fuoco di 30 giorni, il presidente russo aveva dichiarato che lo scopo dell’incontro sarebbe stato quello di “rimuovere le cause profonde del conflitto” e procedere verso “la creazione di una pace duratura”. A quel punto però Zelensky aveva rilanciato dicendosi pronto a partecipare, ma solo se si fosse presentato anche Putin, perché “tutto in Russia dipende da lui”. Oggi, dopo giorni di silenzio, il Cremlino ha confermato che il capo di stato russo non avrebbe partecipato al vertice, inviando a Istanbul una delegazione guidata dal suo consigliere, l’ex ministro della Cultura Vladimir Medinskij. “Io sono qui, e la parte americana sarà presente a un livello alto” ha sottolineato Zelensky, “quanto ai russi, sembra che abbiano inviato delle comparse, figurine di cartone più che degli interlocutori seri”.
Una sedia vuota al posto di Putin?
La decisione di Putin di non presentarsi a Istanbul ha generato confusione nella città turca, dove i giornalisti si erano radunati nei pressi del palazzo Dolmabahce, sede dei colloqui. Poco dopo la notizia Zelensky ha incaricato il ministro della Difesa Rustem Umerov di guidare la delegazione ucrainaFonti del ministero degli Esteri turco hanno dichiarato che la delegazione russa è a Istanbul come anche alcuni funzionari statunitensi. Il presidente Zelensky è invece ad Ankara dove ha incontrato il presidente turco Recep Tayyip Erdogan mentre ad Antalya è in corso la riunione dei ministri degli esteri della Nato. Al momento però non è chiaro se e quando si terranno i colloqui a tre con americani e russi. L’assenza di Putin e di qualunque delegato di alto livello – come il ministro degli Esteri russo Sergey Lavrov – ha di fatto ridotto le aspettative sulla possibilità di aprire un negoziato che introduca una qualche svolta decisiva nel conflitto. Il ministro degli Esteri francese Jean-Noel Barrot ha affermato che Zelensky “ha dimostrato la sua buona fede” andando in Turchia, ma che ha trovato una “sedia vuota” al posto di Putin. Il presidente russo, ha rincarato, “sta tergiversando e dimostra chiaramente di non avere alcuna intenzione di entrare in questi negoziati di pace”.
Trump andrà a Istanbul?
Da Doha intanto, dove prosegue il suo tour dei paesi del Golfo il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha dichiarato che potrebbe andare domani in Turchia se i negoziati tra Russia e Ucraina dovessero procedere. “Stavo pensando di andarci, ma è molto difficile… Se succede qualcosa, andrei venerdì, se sarà opportuno” ha detto, aggiungendo di sperare che Russia e Ucraina “riescano a fare qualcosa” perché la guerra “deve finire”. Ma poche ore dopo, commentando la mancata partecipazione di Putin all’incontro, il tycoon ha affermato che non ci saranno colloqui di pace finché lui e la sua controparte russa non ne discuteranno direttamente. Secondo quanto riportato dalla Reuters, parlando con i giornalisti a bordo dell’Air Force One Donald Trump ha dichiarato che “non succederà nulla finché io e Putin non ci incontreremo”. In molti, alla vigilia dell’incontro avevano descritto il vertice di Istanbul come una ‘gara’ tra Russia e Ucraina per dimostrare a Trump il proprio impegno per porre fine a quella che il presidente ha definito “questa stupida guerra”. Nelle scorse settimane, Washington aveva ripetutamente minacciato di abbandonare ogni sforzo diplomatico per risolvere il conflitto in mancanza di chiari progressi.
Nessun passo avanti?
L’ultimo colloquio diretto tra Mosca e Kiev si era tenuto sempre a Istanbul nel marzo 2022, appena poche settimane dopo che Putin aveva ordinato l’invasione dell’Ucraina. Oggi, a distanza di tre anni e con le forze russe che controllano quasi un quinto del paese, Putin non intende modificare le sue richieste: pretende di negoziare mentre i combattimenti proseguono sul campo, vuole che Kiev ceda alla Russia i suoi territori, abbandoni le ambizioni di entrare nella Nato e diventi un paese neutrale. Condizioni che agli occhi degli ucraini equivalgono a una capitolazione, soprattutto in assenza di garanzie sulla sicurezza futura del paese. Dopo aver dimostrato ampie aperture a Mosca ed essersi scontrato con Zelensky nello Studio Ovale a febbraio, nelle ultime settimane Trump ha mostrato un lieve cambio di tono mentre i funzionari statunitensi, sempre più impazienti, cominciano a sospettare che sia il leader russo, anziché Zelensky, il principale ostacolo alla pace. L’intransigenza di Mosca a fronte delle concessioni offerte dalla Casa Bianca si sta rivelando irritante per Trump, affermano gli osservatori. “Si percepisce la frustrazione nelle sue comunicazioni” affermato Michael McFaul, ex ambasciatore statunitense in Russia: “Forse sta realizzando di aver rinunciato a troppo e di non aver ottenuto nulla in cambio”.
Il commento
Di Eleonora Tafuro Ambrosetti, ISPI Senior Research Fellow
“Non sorprende che Putin non sia andato in Turchia, considerando che da anni il presidente russo delegittima Zelensky come leader. Di conseguenza, è evidente che, anche per una questione di status, Putin non voglia dialogare con Zelensky alla pari. Esiste però anche un’altra interpretazione della situazione, che ricorda quella degli accordi di Minsk 2: l’Ucraina cerca una tregua per negoziare, mentre la Russia vuole che le sue condizioni siano soddisfatte prima di sedersi al tavolo delle trattative. L’approccio russo, quindi, rimane inflessibile. La vera incognita ora è come reagiranno gli Stati Uniti di fronte a questa rigidità: un aumento degli aiuti militari a Kiev e un rafforzamento delle sanzioni potrebbero essere la strategia più probabile in questo momento.”
***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****
Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link