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Valvole e rubinetti: un comparto solido che cresce e guarda al futuro



Il settore delle valvole e rubinetti, rappresentato in Anima Confindustria dall’associazione Avr, chiude il 2024 con il segno “più”. Secondo il preconsuntivo dell’Ufficio studi di Anima, il comparto si attesta su un fatturato di 9,55 miliardi di euro nel 2024, registrando un incremento del +1,8% rispetto all’anno precedente. Tale crescita è sostenuta da un export in espansione, che raggiunge i 6,05 miliardi di euro, pari a un aumento del +1,7% sul 2023. In crescita le esportazioni verso i paesi del Golfo, in particolare Arabia Saudita e Qatar, che registrano incrementi anche superiori al +50% rispetto all’anno precedente.

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Comparto d’eccellenza e impegno per la sostenibilità

Sandro Bonomi, presidente di Avr, esprime soddisfazione per l’andamento positivo del settore, sottolineando come le aziende italiane abbiano dimostrato di essere un’eccellenza riconosciuta a livello mondiale. «Siamo orgogliosi dei risultati ottenuti – afferma Bonomi – il nostro comparto ha saputo adattarsi alle sfide dell’efficientamento energetico e del risparmio idrico, continuando a crescere e contribuendo così a un futuro più sostenibile. Per le aziende del nostro comparto, come per molte imprese dell’industria manifatturiera in generale, rimane però il problema di reperire personale giovane o qualificato, diventando sempre più difficile sostituire le figure in età di pensionamento».

Export tra opportunità e incertezze geopolitiche

Con circa il 70% dei prodotti destinati all’export, le aziende italiane del comparto si trovano, inoltre, a dover affrontare alcune insidie nei mercati internazionali. Le preoccupazioni derivanti dai dazi imposti dall’amministrazione Trump e dalle limitazioni introdotte dal sedicesimo pacchetto di sanzioni sul mercato russo pongono interrogativi significativi sul futuro prossimo del comparto. «Se, da un lato – commenta Sandro Bonomi – bisognerà cercare di mantenere il flusso di export verso gli Usa al livello degli ultimi anni, allo stesso tempo sarà fondamentale favorire l’adozione di politiche industriali europee orientate ad attrarre investimenti intra-Ue. Non dimentichiamo l’impatto positivo che potrebbe avere sulle nostre aziende l’attuazione del trattato Mercosur-Ue».

Politiche chiare per tutelare la competitività europea

«Ora più che mai – prosegue Bonomi – è fondamentale che il nostro governo e le istituzioni europee lavorino insieme per tutelare le nostre imprese e garantire la competitività del settore. In occasione dell’Assemblea Generale Ceir, associazione europea dei produttori di valvole e rubinetti, abbiamo incontrato a Bruxelles i nostri europarlamentari attivi nelle commissioni più vicine al nostro settore (Industria, Ambiente, Trade) per discutere del presente e del futuro del nostro comparto. Solo attraverso politiche chiare che mirino a ripristinare un equilibrio fra la produzione italiana – che tiene conto delle esigenze ESG, lavoro etico, investimenti per il risparmio energetico – rispetto a prodotti Far East, che ricevono sovvenzioni governative, non forniscono garanzie al consumatore e addirittura sono esentate dal rispettare alcune regole europee, potremo continuare a crescere e a consolidare la nostra posizione di leader nel panorama internazionale. Il settore delle valvole e rubinetti, grazie alla sua capacità di innovazione e alla solidità delle sue aziende, rimane un pilastro dell’industria meccanica italiana, pronto a cogliere nuove opportunità e affrontare le sfide future».





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