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I sostegni alla salute di Cassa Forense


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 Fonte: https://www.cassaforense.it/

L’Ente previdenziale forense investe in numerosi strumenti assicurativi al fine di garantire la continuità reddituale in caso di eventi che incidono sulla salute degli iscritti, quali malattia e infortunio. Senza dubbio tale tutela finanziaria mira a stabilizzare il ciclo di vita del reddito professionale di una categoria composta da lavoratori autonomi per i quali non sono previsti meccanismi di sostituzione salariale analoghi a quelli dei lavoratori dipendenti in caso di assenza prolungata dal lavoro.

Il Rapporto sull’Avvocatura 2025 ha evidenziato sia le preferenze espresse dagli avvocati sulle tutele previdenziali e assistenziali fornite da Cassa forense sia le misure più richieste.

Quanto alle preferenze espresse dagli avvocati, esse risultano dettate da due esigenze: quella di gestione del rischio e quella della continuità di un’attività professionale e sono le seguenti:

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  • il 69,8% per la copertura assicurativa per gravi eventi morbosi e grandi interventi chirurgici;
  • il 62,2% per la copertura per interventi e accertamenti di medicina preventiva;
  • il 47,8% per la copertura assicurativa per infortuni;
  • il 31,7% per la lungodegenza (Ltc), che tutela dal rischio di non autosufficienza;
  • il 16,5% per la copertura per premorienza (Tcm), volta a garantire un supporto economico ai familiari in caso di decesso dell’assicurato;
  • il 15,6% per il contributo per le spese di ospitalità in istituti per anziani, malati cronici o lungodegenti.

Le misure più richieste, invece, sono tutte quelle forme di sostegno economico che compensano i costi del welfare privato, soprattutto in assenza di un’adeguata copertura pubblica, quali: le erogazioni per familiari non autosufficienti con gravi disabilità (56,9%); i contributi per la genitorialità (48,5%); le borse di studio per i figli degli iscritti (44,2%); le misure rivolte agli orfani degli iscritti (22,3%), le misure rivolte ai pensionati invalidi civili al 100% (20,2%), le misure rivolte ai pensionati over 80 (16,2%), i contributi per spese funerarie (15,8%). 

 Al contrario le misure che destano meno interesse sono quelle relative alla non autosufficienza e alla premorienza in quanto percepite come rischi di lungo periodo, spesso mitigati da strategie alternative di protezione, quali la previdenza complementare o il patrimonio familiare.

Attualmente sono attivi i seguenti bandi di Cassa Forense per prestazioni assistenziali relativi alla salute:

  • Bando n. 8/2025 per l’assegnazione di contributi per favorire l’esercizio della professione da parte degli iscritti con disabilità. Il bando consente di ottenere un contributo pari al 100% della spesa sostenuta dal richiedente nel periodo dal 1° settembre 2024 al 16 settembre 2025, al netto dell’Iva, per l’acquisizione di tecnologie e strumenti atti a favorire lo svolgimento dell’attività professionale. Tra i requisiti di partecipazione di cui all’art.4 del bando, è richiesto anche il possesso dell’attestato di disabilità previsto ai sensi dell’art. 3 comma 1 della Legge 104/92, accertata ai sensi dell’art. 4 della richiamata normativa; nonché il non aver beneficiato di altre prestazioni erogate tramite bandi a sostegno della professione emanati nel 2025 né di rimborso, parziale o totale, da parte di Enti pubblici o privati o del Servizio Sanitario Nazionale per le medesime spese sostenute. Termine di presentazione della domanda. La domanda per l’assegnazione del contributo deve essere inviata, a pena di inammissibilità, dal 16 luglio 2025 al 30 settembre 2025 esclusivamente tramite l’apposita procedura online attivata sul sito internet della Cassa;
  • Bando n. 13/2025 per l’assegnazione di contributi per spese di ospitalità in case di riposo o istituti per anziani malati cronici o lungodegenti. Il contributo, erogato in unica soluzione, non può superare l’importo di € 10.000,00 in caso di ricovero per l’intera annualità e può essere liquidato in proporzione ai giorni di effettivo ricovero in caso di durata inferiore all’anno. Tale contributo può essere richiesto da coloro che abbiano dimorato nel corso dell’anno 2025 in casa di riposo o istituto di ricovero pubblico o privato per anziani, malati cronici o lungodegenti o in struttura equiparata e non abbiano percepito analoga prestazione erogata dallo Stato e/o da altri Enti. Termine di presentazione della domanda. La domanda per l’assegnazione del contributo, a) deve essere presentata utilizzando il modulo pubblicato sul sito internet Cassa Forense, b) deve essere sottoscritta dal richiedente o da chi ne ha la legale rappresentanza, c) deve essere inviata, a pena di inammissibilità, entro il 20 gennaio 2026 alla Cassa Nazionale di Previdenza e Assistenza Forense – Servizio Assistenza e Servizi Avvocatura – Via G. G. Belli, 5 – 00193 – Roma, a mezzo raccomandata A/R o PEC dedicata (Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.);
  • Bando n. 16/2024 per l’assegnazione di contributi per il sostegno dell’attività professionale nel periodo di follow up oncologico. Il bando prevede un contributo erogato una tantum, di importo pari a € 2.500,00 per seguire un regime di follow up oncologico iniziato successivamente all’1.1.2022 e ancora in corso alla data di pubblicazione del bando. L’art.1 del bando precisa che per follow up oncologico si intende una serie di controlli regolari e programmati effettuati nei pazienti affetti da una patologia oncologica al fine di monitorare l’evoluzione dello stato di salute, di prevenire la progressione della malattia, di individuare tempestivamente nuove patologie oncologiche primarie o secondarie, di gestire le complicanze a lungo termine e di migliorare la qualità di vita. Termine di presentazione della domanda. La domanda per l’assegnazione del contributo deve essere inviata a partire dal 17 marzo 2025 ed entro e non oltre il 30 giugno 2025, a pena di inammissibilità, esclusivamente tramite l’apposita procedura online attivata sul sito internet della Cassa.

 

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