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Imprese: la sfida della competitività europea alla plenaria Ert


The European Round Table for Industry (ERT) si è riunita a Roma per la sua assemblea plenaria annuale di primavera, ospitata da Claudio Descalzi, amministratore delegato di Eni e presieduta da Jean-François van Boxmeer, presidente di Ert. L’incontro ha riunito amministratori delegati e presidenti delle principali aziende europee, rappresentanti di tutti i settori dell’industria e della tecnologia. L’evento ha avuto l’onore di ospitare gli interventi di Mario Draghi, già primo ministro della Repubblica Italiana e precedentemente presidente della Banca Centrale Europea, di Guido Crosetto, ministro della Difesa della Repubblica Italiana e del Generale Luciano Portolano, Capo di Stato Maggiore della Difesa della Repubblica Italiana.
I temi discussi hanno riguardato la crescita industriale, l’innovazione tecnologica e il ruolo crescente dello Spazio e della difesa.
“Gli ultimi sei mesi – ha commentato Jean-François van Boxmeer, Presidente di Ert – hanno visto un’intensa attività volta ad affrontare la sfida della competitività su molteplici fronti: il Clean Industrial Deal, la semplificazione, la strategia in arrivo per il Mercato Unico e l’imperativo della difesa. In un contesto di crescenti incertezze esterne, è fondamentale una rapida accelerazione degli sforzi da parte della Commissione e degli Stati Membri dell’Unione Europea. Si rende necessario inaugurare una nuova era di cooperazione rafforzata tra gli Stati Membri dell’Ue – non c’è tempo da perdere”.
DIALOGO CON DRAGHI
Ert è una voce importante per la competitività europea e un sostenitore convinto del Rapporto Draghi, pubblicato lo scorso settembre. I risultati di un sondaggio condotto tra i leader delle aziende dell’organizzazione sono stati presentati all’ultima assemblea plenaria di Ert (a novembre), in cui oltre l’80% ha dichiarato che, se le raccomandazioni del rapporto fossero pienamente attuate, darebbero priorità agli investimenti nell’Ue entro tre anni. Dalla sua pubblicazione, il Rapporto Draghi ha influenzato in maniera significativa l’agenda della seconda Commissione von der Leyen, fornendo una guida per orientarsi nei rapidi cambiamenti del panorama geopolitico. L’iniziativa Bussola della Competitività della Commissione e l’appello enfatico di Draghi “Fate qualcosa!” durante un’audizione parlamentare a febbraio hanno sottolineato l’urgente necessità di una rapida attuazione. L’annuncio del Clean Industrial Deal a febbraio e il cambiamento di posizione della Germania sulle politiche fiscali e di difesa riflettono altresì un impulso positivo verso il cambiamento trasformativo promosso dal Rapporto Draghi.
L’incontro odierno a Roma ha rappresentato un’opportunità per un ulteriore scambio su come il rapporto sia stato recepito nei diversi Stati membri dell’Ue, sulle raccomandazioni sostenute da un’ampia fascia di governi nazionali e su alcuni degli aspetti più complessi, come il finanziamento e la riforma della politica di concorrenza.

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RIORGANIZZAZIONE DELLA STRUTTURA DI ERT
L’incontro ha inoltre promosso una revisione dell’impostazione del lavoro di Ert, al fine di allinearsi alle priorità delle istituzioni dell’Ue. Alla luce del mutamento della globalizzazione, della riaffermazione della difesa e della sicurezza come imperativo e della rinnovata attenzione alla resilienza dell’Ue, si è resa necessaria una significativa riorganizzazione dei Comitati e dei Gruppi di Lavoro all’interno dell’organizzazione. Alcuni cambiamenti sono altresì motivati dal fatto che la competitività è ora parte integrante del nuovo mandato dell’Ue, in quanto la Commissione mira ad attuare i report di Letta e Draghi.
“Con l’insediamento definitivo della seconda Commissione von der Leyen e l’evidente cambiamento nelle priorità di questo mandato dell’Ue – ha dichiarato Anthony Gooch Gálvez, segretario generale di Ert – si è reso necessario rivedere i nostri comitati e gruppi di lavoro. Attraverso tale operazione, abbiamo cercato di collegare in modo più efficace i punti tra gli obiettivi generali e i diversi filoni di lavoro delle istituzioni dell’Ue, nonché le mutevoli circostanze geopolitiche. Inoltre, l’introduzione di un nuovo sistema di Co-Presidenti assicura che il nostro lavoro sia sempre guidato da un consenso intersettoriale, e la creazione di Comitati dedicati al Completamento e alla Semplificazione del Mercato Unico e alla Sicurezza, Difesa e Dual Use è quanto mai opportuna”.
Ogni area di focus ha un gruppo di lavoro formato dai rappresentanti delle aziende, supervisionato da un comitato di membri di Ert (amministratori delegati e presidenti), con due Co-Presidenti. Di seguito le nuove aree di focus di Ert: – Transizione Energetica e Industria Clean; Investimenti e Fiscalità; Sicurezza, Difesa e Dual Use; Tecnologia, IA e Dati; Politica Industriale e della Concorrenza; R&S, Innovazione e Competenze; Completamento e Semplificazione del Mercato Unico; Commercio e Sicurezza Economica.
Le nuove aree di focus saranno pubblicate nel sito di Ert nelle prossime settimane. In occasione di questa plenaria Ert ha apportato dei cambiamenti anche nello Steering Committee, con l’ingresso di: Michel Demaré (AstraZeneca), Christel Heydemann (Orange), Patrick Pouyanné (TotalEnergies) and Claudio Descalzi (Eni).
Eni, in considerazione del ruolo centrale e imprescindibile attribuito all’innovazione tecnologica per lo sviluppo e la crescita del settore industriale, ha ospitato per una parte della tre giorni la delegazione Ert presso il Complesso del Gazometro Ostiense, un’area in cui a partire dal 2017 Eni ha avviato un progetto di rigenerazione urbana trasformandola nel più grande distretto dell’innovazione della Capitale. Lo spazio infatti ospita il quartier generale di Joule, la Scuola di impresa di Eni per startup che puntano su innovazione e sostenibilità, e ROAD – Rome Advanced District – una rete che aggrega imprese, università, startup, centri di ricerca e istituzioni per lo sviluppo di tecnologie in filiera per le nuove energie. Senza dimenticare ZERO – acceleratore clean-tech del Fondo Nazionale Innovazione – e “Eni 2050 Lab”, il polo dedicato alle tecnologie di punta dell’area Ricerca e Sviluppo della società.
La vocazione industriale dell’area, che l’aveva resa già motore di una nuova modernità nel passato, si prepara a divenire un punto di riferimento tecnologico per le nuove energie. (AGI)
GIN





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