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Nuovi incentivi per le auto elettriche? Pronti quasi 600 milioni di euro dal PNRR


Grandi novità in arrivo per chi sta valutando il passaggio a un’auto elettrica. Direttamente dalla revisione del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), spuntano nuovi e corposi incentivi destinati a dare una bella spinta alla mobilità a zero emissioni nel nostro Paese. Sul piatto ci sono quasi 600 milioni di euro, una cifra importante che promette di rendere più accessibile l’acquisto di veicoli elettrici, con un occhio di riguardo per chi rottama un mezzo inquinante e rientra in determinate fasce ISEE.

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L’obiettivo del Governo è chiaro: accelerare il rinnovo del parco auto circolante, soprattutto nei centri urbani più afflitti dall’inquinamento, e incentivare una mobilità più sostenibile. Ma vediamo nel dettaglio come dovrebbero funzionare questi attesissimi “eco-bonus” e chi potrà davvero approfittarne.

Fondi freschi dal PNRR e una scadenza da tenere d’occhio

I quasi 600 milioni di euro destinati a questa nuova ondata di incentivi non nascono dal nulla, ma derivano da un’attenta riallocazione di risorse: si tratta, infatti, di risparmi ottenuti dai fondi precedentemente stanziati per l’installazione delle colonnine elettriche, la cui diffusione è stata inferiore alle aspettative iniziali. Un “tesoretto” che ora viene reindirizzato per supportare direttamente i cittadini e le imprese nell’acquisto di veicoli green.

Secondo le prime informazioni, questo nuovo piano incentivi dovrebbe avere una scadenza fissata a giugno del prossimo anno e punta a finanziare la rottamazione e il conseguente acquisto di oltre 39.000 veicoli inquinanti. Si tratta, quindi, di un passo in avanti significativo per svecchiare le nostre strade.

Incentivi auto elettriche: ecco le cifre e i requisiti ISEE

Ma veniamo al sodo: a quanto ammonta il contributo e chi può richiederlo? I nuovi incentivi sono strettamente legati a due fattori principali: l’Indicatore della Situazione Economica Equivalente (ISEE) del nucleo familiare e il valore della nuova auto elettrica da acquistare, che dovrà rientrare nella categoria M1 (veicoli destinati al trasporto di persone, con al massimo otto posti a sedere oltre al sedile del conducente).

Ecco gli scaglioni previsti:

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  • Per chi ha un ISEE fino a 30.000 euro, il contributo per la rottamazione e l’acquisto di un’auto elettrica sarà di ben 11.000 euro.
  • Per chi, invece, si attesta su un ISEE compreso tra 30.000 e 40.000 euro, il bonus previsto scende leggermente, attestandosi comunque a una cifra interessante di 9.000 euro.

Si tratta di cifre importanti, che potrebbero davvero fare la differenza per molte famiglie italiane che desiderano abbracciare la mobilità elettrica.

Non solo privati: un occhio di riguardo anche per le piccole imprese

Le buone notizie non finiscono qui. Il piano incentivi strizza l’occhio anche al mondo del lavoro, con agevolazioni previste per le piccole imprese che intendono rinnovare il proprio parco veicoli commerciali puntando sull’elettrico.

Nello specifico, per l’acquisto di veicoli commerciali a zero emissioni di categoria N1 e N2, è previsto un contributo pari al 30% del valore del mezzo elettrico, con un tetto massimo fissato a 20.000 euro. Un aiuto concreto per rendere più sostenibile anche il trasporto merci e le attività professionali.

E per moto e scooter elettrici? Confermati i bonus esistenti

Vale la pena ricordare che, parallelamente a queste novità per le auto, restano attivi anche i contributi per l’acquisto di quadricicli e ciclomotori elettrici. Per queste categorie di veicoli, l’incentivo può arrivare fino al 30% del prezzo di acquisto, con un limite massimo di 3.000 euro.

Questo contributo sale ulteriormente, arrivando al 40% del prezzo e fino a un massimo di 4.000 euro, se si procede contestualmente alla rottamazione di un veicolo Euro 1, 2 o 3 intestato da almeno 12 mesi all’acquirente o a un familiare convivente. Una buona opportunità anche per chi cerca soluzioni più agili per la mobilità urbana.

Per tutte le informazioni sull’Ecobonus 2025 vi rimandiamo direttamente al portale ufficiale del Mise o alla vostra concessionaria di fiducia.

Quando si parte? L’iter di approvazione è ancora in corso

Tutto molto bello, ma quando sarà possibile richiedere effettivamente questi nuovi incentivi? Al momento, non è ancora stata definita una data precisa per l’avvio del piano.

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La proposta, infatti, deve prima essere approvata ufficialmente da Bruxelles, insieme alle altre revisioni del PNRR. Solo dopo il via libera europeo si potranno conoscere i tempi esatti e le modalità operative per accedere ai fondi. Non resta che attendere gli sviluppi e sperare in tempi brevi per l’ufficialità. Ovviamente vi terremo aggiornati su tutte le novità.

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