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Lo Stato investe in Giochi Preziosi. È la seconda azienda di giocattoli in Europa (dopo Lego)


Invitalia, l’agenzia nazionale per lo sviluppo d’impresa controllata dal Ministero dell’Economia, è pronta a sottoscrivere una quota significativa per l’aumento di capitale da 40-50 milioni di euro di Giochi Preziosi, colosso italiano dei giocattoli, secondo in Europa solo a Lego e quarto nel mondo (dopo Hasbro e Mattel).

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L’operazione si inserisce in un contesto di profonda ristrutturazione finanziaria e industriale che vede coinvolti fondi di investimento e la famiglia fondatrice del gruppo, e mira a rafforzare la posizione di Giochi Preziosi nel mercato globale e a consolidare la filiera italiana del giocattolo, settore strategico per l’industria manifatturiera nazionale.

Giochi Preziosi, il colosso italiano dei giocattoli

Fondata nel 1978 da Enrico Preziosi, Giochi Preziosi è diventata negli anni la seconda azienda di giocattoli in Europa, forte di una presenza in sei Paesi e di una rete di circa 400 negozi in franchising e numerosi punti vendita diretti in Italia. Il gruppo ha saputo espandersi anche all’estero, acquisendo nel 2019 la spagnola Famosa, proprietaria di marchi come Nancy, Pinypon e Nenuco, e l’italiana Trudi.

Nel 2022 il gruppo aveva visto scendere il fatturato a 341 milioni di euro e aumentare le perdite a oltre 52 milioni, ma dal 2023 i ricavi sono tornati a crescere (350 milioni) con previsioni in aumento.

Negli ultimi anni, la società ha infatti portato avanti una complessa ristrutturazione finanziaria, culminata nella cessione di asset non strategici e nella negoziazione di un debito di circa 300 milioni di euro con i principali istituti di credito italiani, rilevato da fondi specializzati come Dea Capital Alternative Funds ed Europa Investimenti.

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La proprietà è stata recentemente redistribuita tra i quattro figli del fondatore, che oggi detengono l’80% delle holding di controllo, mentre il patron ha mantenuto il 20%.


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Il piano di rilancio con l’ingresso di Invitalia

L’ingresso di Invitalia nel capitale di Giochi Preziosi si inserisce nel quadro delle operazioni del Fondo Salvaguardia Imprese, promosso dal Ministero delle Imprese e del Made in Italy per sostenere aziende considerate strategiche per il Paese.

L’aumento di capitale, a cui parteciperanno anche Dea Capital, Europa Investimenti e lo stesso Enrico Preziosi (con un apporto stimato intorno ai 10 milioni di euro), ha l’obiettivo di rafforzare la struttura finanziaria del gruppo e di rilanciare la crescita, anche attraverso possibili aggregazioni future con altri player del settore, italiani o internazionali.

Il rafforzamento patrimoniale servirà a sostenere investimenti in innovazione, espansione commerciale e digitalizzazione, oltre a garantire la continuità operativa di una realtà che dà lavoro a centinaia di persone e rappresenta un punto di riferimento per la filiera del giocattolo in Italia. L’operazione potrebbe anche preludere a una futura quotazione in Borsa, già ipotizzata in passato, o a una partnership strategica con grandi gruppi europei, con l’obiettivo di creare un polo continentale in grado di competere con i giganti globali del settore.

L’intervento dello Stato in Giochi Preziosi rappresenta quindi un segnale di attenzione verso l’industria nazionale e la tutela del Made in Italy, ma anche una scommessa sul rilancio di un marchio storico che, dopo aver superato una fase critica, punta a tornare protagonista sui mercati internazionali.


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