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Roberto Cifarelli: «Pensiamo di governare e bene Matera per le generazioni dei prossimi 25 anni»


Roberto Cifarelli, candidato sindaco della coalizione civica e politica, moderata e progressista qual è la sua visione di Matera per i prossimi cinque anni?

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Mi permetto di suggerire per i prossimi 25 anni. De Gasperi diceva non bisogna pensare alle elezioni, ma alle prossime generazioni. Come è già avvenuto nel passato, la nostra azione deve essere rivolta per progettare oggi la città del 2050, quella che lasciamo ai nostri figli e ai nostri nipoti. Una città orgogliosa delle proprie radici e unicità ma con lo sguardo dritto verso il futuro.

La sua candidatura a sindaco sostenuta da nove liste è il risultato delle primarie open indette dai Giovani per Matera, non riconosciute dai partiti. Perché ha accettato questa sfida?

Quando il coraggio dei giovani materani ha scardinato le vecchie logiche di selezione della classe dirigente, ho pensato che quel coraggio andasse premiato. E così mi sono lanciato in questa sfida, senza paracadute, senza rete, contro i consigli di quelli che mi suggerivano di stare fermo. Ad oggi possiamo dire che la prima parte della sfida è abbondantemente vinta. Abbiamo costruito una coalizione civica e politica, moderata e progressista. Siamo a un passo dalla vittoria.

I punti chiave del programma politico?

Avviare la redazione del piano strategico e rilanciare la redazione del piano strutturale. Avviare la Zes Cultura per creare lavoro buono per i giovani a Matera nell’industria culturale e creativa. Questo nei primi 100 cento di governo.

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Strategie per potenziare il settore turistico

Matera deve attestarsi come laboratorio internazionale, lavorando con le altre città del mondo che si confrontano con la stessa sfida. L’obiettivo è quello di creare un’offerta turistica diversificata che consenta di produrre servizi e attività ad alto valore aggiunto e attrattivi.

Quanto al traffico e alla mobilità?

Occorre creare le condizioni perché la città possa essere vissuta da tutti, potenziando il sistema dei trasporti pubblici e mettendo i cittadini in condizione di muoversi in maniera razionale ed efficiente: condividendo mezzi, strumenti e azioni secondo i principi del “vicinato”.

Una recente classifica nazionale inserisce Matera tra le realtà urbane più smart d’Italia sotto gli 80 mila abitanti. Come commenta questo risultato?

Per noi è un punto centrale del programma: per riscuotere concreti benefici dall’innovazione digitale occorre che la governance dell’Ente lavori per una reale modernizzazione e semplificazione delle procedure amministrative nei molteplici ambiti di possibile interesse del cittadino/utente.

In che modo attrarre investimenti sul territorio per creare occupazione?

La Zes Cultura è una scelta molto acuta, il Comune di Matera però deve un ruolo guida nella definizione e realizzazione di tale piano, focalizzando l’attenzione sull’alta formazione, sul rafforzamento delle industrie creative, sull’insediamento di imprese e start-up nazionali ed internazionali e sull’attrazione di talenti anche di ritorno che in un contesto semplificato e con le reti adatte potranno (ri)cominciare da qui.

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Politiche sociali e il Dopo di noi.

Puntiamo al potenziamento dell’Ufficio politiche sociali: attraverso la co-programmazione e la co-progettazione verranno individuati i bisogni. Il Dopo di noi però costituisce uno dei capisaldi. E avviare il nuovo servizio di assistenza domiciliare educativa per i nuclei familiari in situazioni di povertà economica e sociale e potenziare i servizi in favore dell’autismo coinvolgendo nella programmazione le Asm.

Infrastrutture e opere pubbliche. Ci sono cantieri già avviati grazie ai fondi del Pnrr, come garantire l’attuazione nei tempi previsti?

Potenziando gli uffici e attivando velocemente tutte le procedure esecutive. La passata Amministrazione, escluse le opere finanziate con il Pnrr, non ha attivato (cosa mai accaduta prima) le leve di finanza pubblica del ciclo ordinario. Condizione che non permette di pianificare i bisogni futuri della città. Occorrerà potenziare l’azione dell’Amministrazione e superare il gap. Fondamentale i rapporto con le altre Istituzioni per riprendere il piano infrastrutturale “per e da Matera”

Periferie e ai borghi, come rilanciarli?

Un punto fondamentale del programma è la “Città dei 15 minuti”, un piano operativo che garantirà l’accessibilità ai servizi essenziali a breve distanza, migliorando anche la mobilità con snodi per trasporti pubblici integrati.

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Le materane e i materani sono artefici del proprio destino. Hanno visto l’immobilismo di questi anni, mentre la città cresceva e accettava nuove sfide. Adesso è il tempo di ricostruire buone pratiche di governo del territorio. Dobbiamo ridare centralità a tutti i quartieri e servizi di prossimità a tutti. A Matera serve unità, dopo anni di dissidi e polemiche sterili. E serve costruire percorsi partecipati, nei fatti. Noi siamo partiti con il vento forte delle primarie e siamo convinti che vinceremo e daremo una nuova speranza a Matera. Ma lo strumento della partecipazione resterà il metodo di lavoro e di governo. Solo così daremo insieme una nuova visione alla nostra amata città.



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