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Pasti caldi in cantiere: welfare e inclusione con la delivery solidale di Prearo Costruzioni


Una mensa aziendale “mobile”, che arriva ogni giorno direttamente nei cantieri in cui sono presenti gli operai edili di Prearo Costruzioni. Una sperimentazione unica, avviata dall’azienda di Codevigo, nel Padovano, già da qualche anno. Un’idea nata dalla volontà di cercare una soluzione alternativa al panino o al classico pranzo dei “muratori” al bar o in trattoria, che imponeva ai lavoratori di mettersi in macchina alla ricerca di un luogo in cui mangiare nei pressi del cantiere. Per l’azienda, da sempre attenta al suo territorio di riferimento e attiva in diversi progetti a favore della comunità, la scelta è caduta naturalmente sulla cooperativa Germoglio e sulla cooperativa collegata di tipo B Senape – sapori di inclusione, realtà del privato sociale della vicina Arzergrande che offre opportunità di inserimento lavorativo a persone fragili o con disabilità.

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Nei giorni scorsi, un ulteriore step del progetto, con l’adozione di un’app per la gestione degli ordini che consente ai lavoratori di prenotare direttamente il pasto quotidiano, il cui costo è interamente coperto dall’azienda, scegliendo dal menù proposto. Ecco che ogni giorno, puntualmente all’ora di pranzo, Senape raggiunge con i suoi piatti caldi gli operai edili, seguendo “la mappa” in continua evoluzione dei cantieri in cui di volta in volta opera l’impresa edile, in media cinque in contemporanea.

«Si tratta di un progetto – spiega Andrea Prearo, titolare dell’azienda con il fratello Giovanni  – di cui andiamo orgogliosi perché rappresenta un modo per sostenere una realtà importante del nostro territorio. Un’iniziativa apprezzata dai nostri collaboratori: in ogni cantiere è allestito uno spazio prefabbricato dedicato esclusivamente al pranzo e in questo modo gli operai hanno modo di stare fra loro, consumare un pasto sano e risparmiare il tempo degli spostamenti dedicandosi a una chiacchierata o, spesso e volentieri, anche a una salutare “riposo”  prima della ripresa.

«Il lavoro – aggiunge Marta Martin, Presidente di Germoglio e Senape – è un tassello fondamentale per l’autonomia delle persone con disabilità. Grazie al servizio di ristorazione possiamo costruire percorsi “sartoriali” in base alle competenze delle diverse persone, impiegate come cuochi, aiuto cuochi, incassonatori, addetti alla pulizie».

Nato nel 2009 come piccolo centro cottura, oggi Senape fornisce oggi 3mila pasti al giorno ad aziende, scuole, centri estivi e servizi doposcuola nei territori delle province di Padova, Rovigo, Vicenza, Venezia, conta un totale di 20 collaboratori e ha assunto 7 persone con fragilità (appartenenti alle categorie protette).

«Un traguardo possibile – conclude Martin – anche grazie alle aziende che si affidano a Germoglio per i loro servizi e  ci sostengono come Prearo Costruzioni, realtà importante e riconosciuta del nostro territorio: il progetto attivato con loro è particolarmente sfidante perché è l’unico che vede una dislocazione dei punti di consegna dei pasti».

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