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“72 Ore di Biodiversità”, al via il processo di costruzione del Contratto di Fiume della Greve


Al via il processo di costruzione del Contratto di Fiume della Greve. In occasione del Festival “72 ore di Biodiversità”, promosso da Rete Semi Rurali con il patrocinio del Comune di Scandicci e della Regione Toscana, è stato presentato l’avvio del processo di costruzione del Contratto di Fiume della Greve, promosso dai Comuni di Greve in Chianti, San Casciano Val di Pesa, Impruneta, Scandicci e Firenze.
Il Contratto di Fiume è uno strumento volontario di programmazione negoziata che coinvolge enti pubblici, cittadini, associazioni, imprese e realtà del terzo settore, con l’obiettivo di tutelare, valorizzare e rigenerare il corso d’acqua e il suo territorio.
L’iniziativa segna un passaggio strategico per riconoscere e ripensare il fiume Greve non più soltanto come infrastruttura idraulica, ma come ecosistema complesso e di alto valore ambientale, spazio pubblico e motore di biodiversità e sviluppo locale.
L’incontro di apertura ha rappresentato un momento fondamentale per presentare pubblicamente il progetto, condividere gli obiettivi comuni e aprire uno spazio di confronto aperto e inclusivo. Tutti i soggetti interessati – cittadini, enti locali, organizzazioni – sono stati invitati a contribuire attivamente alla definizione delle priorità e delle azioni future. Lo scopo prioritario del Contratto è la promozione di una gestione integrata e sostenibile delle risorse naturali, capace di valorizzare il patrimonio culturale e paesaggistico e di favorire processi di rigenerazione urbana e rurale.
“Il Comune di Scandicci aderisce con convinzione alla costruzione del Contratto di Fiume – afferma Saverio Mecca, assessore del Comun di Scandicci con deleghe a Parchi, Verde Urbano, Transizione ecologica, Agricoltura e Biodiversità”.  “Questo percorso – prosegue sempre Mecca – rappresenta un momento chiave per cambiare prospettiva sul fiume Greve, non più considerato soltanto per la sua funzione idraulica, ma riconosciuto come un sistema vivo e articolato, ricco di valore ecologico, sociale e culturale. Un ambiente naturale da tutelare, un bene comune da vivere e un elemento centrale per lo sviluppo sostenibile del territorio”.
“L’impegno per valorizzare la naturalità dei corsi d’acqua è per il Comune di Firenze una priorità inserita anche nel Piano del verde e degli Spazi aperti che abbiamo approvato” dichiara la vicesindaca e assessora all’Ambiente del Comune di Firenze Paola Galgani. “Il contratto di fiume può essere uno strumento utile per promuovere la tutela della biodiversità presente nell’ecosistema fluviale, rendendo anche gli spazi verdi lungo i fiumi più fruibili e accessibili”.
“Il progetto – dichiara il sindaco di Greve in Chianti Paolo Sottani a nome anche dei Comuni di San Casciano in Val di Pesa e Impruneta – sul quale da alcuni anni abbiamo iniziato a lavorare come amministrazioni comunali del Chianti, per la realizzazione del contratto di fiume Greve, parte da una visione ambiziosa che vuole rimettere al centro la natura come occasione di riqualificazione di un territorio. Il contesto naturale, le opportunità e le potenzialità in termini di fruizione e valorizzazione del torrente e dei suoi affluenti possono tradursi in concreti strumenti di rigenerazione, finalizzati alla realizzazione di una vera e propria infrastruttura verde. Il progetto relativo al contratto di fiume Greve, in modo analogo all’esperienza del contratto che interessa il torrente Pesa, mira a rafforzare la funzione ecologica e sostenibile del paesaggio naturalistico che nasce dal bisogno e dalla volontà politico-istituzionale di assegnare centralità al ruolo del fiume Greve e alle sue strategiche e possibili relazioni con il tessuto urbano”.

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