Finanziamenti personali e aziendali

Prestiti immediati

 

a rischio sicurezza e mobilità


Il Governo ha deciso di ridurre in modo drastico i finanziamenti destinati alla manutenzione della rete stradale gestita da Province e Città metropolitane: i tagli alle strade provinciali mettono a rischio sicurezza e mobilità nei territori.

Cessione crediti fiscali

procedure celeri

 


Una scelta che ha scatenato l’allarme tra amministratori locali e associazioni, preoccupati per le ricadute sulla sicurezza, sulla continuità dei cantieri e sul diritto alla mobilità dei cittadini.

Secondo i dati diffusi da ALI (Autonomie Locali Italiane), gli interventi normativi contenuti nella Legge di Bilancio e nel Decreto Milleproroghe incidono pesantemente sui piani di investimento per la manutenzione straordinaria di oltre 100 mila chilometri di strade secondarie, fondamentali per collegare le aree interne e garantire la funzionalità dei distretti produttivi locali.

I numeri dei tagli alle strade provinciali

Il taglio più immediato riguarda il biennio 2025-2026, in cui saranno sottratti 385 milioni sui 550 inizialmente stanziati, pari a una riduzione del 70%. Un colpo durissimo che, denunciano gli enti locali, rischia di paralizzare le opere già in corso e azzerare le risorse per nuovi interventi. La proiezione quinquennale, dal 2025 al 2029, conferma la tendenza: 660 milioni in meno su un totale previsto di 1,3 miliardi, cioè quasi la metà dei fondi. E lo scenario non migliora nel lungo periodo: tra il 2030 e il 2036 il taglio ammonterà a 1,1 miliardi su 2,8, un ulteriore 40% di risorse in meno.

Il totale complessivo dei fondi tagliati per il periodo 2025-2036 raggiunge 1,7 miliardi di euro. Secondo le amministrazioni colpite, questi soldi saranno dirottati per finanziare un’unica grande opera: il ponte sullo Stretto di Messina. Una scelta che, a loro avviso, sacrifica le necessità quotidiane di milioni di persone in favore di un progetto simbolico.

Le proteste

Il Sindaco metropolitano di Roma Capitale e presidente nazionale di ALI, Roberto Gualtieri, ha espresso forte preoccupazione: “Solo nel nostro territorio, i tagli per il 2025 e 2026 equivalgono a 13 milioni di euro in meno rispetto ai 18 originariamente previsti. Saremo costretti a rivedere da zero il piano degli interventi, con il rischio concreto di interrompere lavori essenziali e compromettere il diritto dei cittadini a muoversi in sicurezza”.

Richiedi prestito online

Procedura celere

 

Dello stesso tenore le dichiarazioni di Massimiliano Presciutti, presidente della Provincia di Perugia e vicepresidente di ALI: “Ci troviamo di fronte a una decisione che colpisce duramente i territori, presa senza alcuna considerazione per i reali bisogni delle comunità locali. È una manovra che rigettiamo con forza, e che ci impegniamo a contestare in tutte le sedi opportune. Oltre alla portata dei tagli, ciò che rende tutto ancora più grave è il loro annuncio a posteriori: nel 2025 le amministrazioni si ritrovano con opere già progettate, appalti avviati e cantieri aperti, ma senza più la certezza delle risorse necessarie per completarle”.

In segno di protesta, Gualtieri e Presciutti hanno inviato una lettera ufficiale al Ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini, chiedendo di riconsiderare la decisione e di ripristinare almeno i 385 milioni previsti per il biennio 2025-2026. Ma, riferiscono, al momento non è arrivata alcuna risposta dal ministero.

ALI invita ora tutte le istituzioni locali a unirsi in un’azione congiunta per difendere il diritto dei cittadini a infrastrutture sicure ed efficienti, e per evitare che il futuro delle strade provinciali venga compromesso da scelte politiche centralistiche e penalizzanti.

L’appello di UPI

Infine, durante l’Assemblea nazionale dei Presidenti delle Province italiane  il presidente di UPI Pasquale Gandolfi non ha nascosto le criticità. La Legge di Bilancio 2025 risulta infatti influenzata dalle nuove regole europee di finanza pubblica, che secondo UPI ha penalizzato le politiche di investimento sui territori.

In particolare, i tagli alla viabilità sono stati definiti “inaccettabili” per enti che devono garantire la manutenzione di oltre 130.000 chilometri di strade provinciali.

Un piccolo spiraglio si è aperto con l’assegnazione di 50 milioni di euro annui fino al 2030, destinati a riequilibrare le finanze degli enti di area vasta. Troppo poco, secondo Gandolfi, per una “tenuta strutturale del sistema”. Qui il documento completo elaborato dall’UPI.



Source link

***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****

Prestito condominio

per lavori di ristrutturazione

 

Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link

Source link

Investi nel futuro

scopri le aste immobiliari