Investi nel futuro

scopri le aste immobiliari

 

Come l’AI sta trasformando i progetti italiani di smart city


In un’Italia sempre più orientata alla transizione digitale, alcune città stanno trasformando la propria visione urbana grazie all’impiego di tecnologie emergenti come intelligenza artificiale, digital twin e open data.

Finanziamenti e agevolazioni

Agricoltura

 

Milano, Firenze e Rimini si distinguono per approcci innovativi che coniugano sostenibilità, efficienza e partecipazione civica. Queste esperienze dimostrano come l’adozione di strumenti digitali non sia solo una questione tecnologica, ma anche culturale e organizzativa. Al centro del cambiamento c’è il cittadino, protagonista attivo della progettazione e fruizione dei servizi.

Alla tavola rotonda tenutasi durante il convegno organizzato dall’Osservatorio Smart City del Politecnico di Milano, i tre rappresentanti dei tre comuni italiani hanno spiegato come hanno sperimentato tecnologie avanzate per migliorare la vivibilità urbana. Emerge il potenziale della tecnologia per il benessere collettivo ma anche che la trasformazione degli ecosistemi urbani richiede visione strategica, cooperazione istituzionale, cultura digitale e infrastrutture connesse ai bisogni reali dei territori.

Milano: il Living Lab per la mobilità autonoma e il coinvolgimento civico

Agnese Bianchi, responsabile ufficio Ecosistema Digitale Urbano, Area strategie demand e governo ICT della Direzione Innovazione Tecnologica e Digitale del Comune di Milano, ha illustrato il progetto “Living Lab Milano”, finanziato con fondi PNRR. Questo laboratorio urbano si configura come una piattaforma sperimentale per la guida autonoma, implementata lungo la tratta del filobus 90/91 tra piazzale Piola e piazzale Lugano. L’obiettivo è testare algoritmi avanzati di mobilità attraverso un’infrastruttura tecnologica capace di integrare sensori contapersone, telecamere con intelligenza artificiale alle intersezioni e piattaforme IoT.
Il sistema consente, ad esempio, di inviare al conducente (e in futuro direttamente ai veicoli) informazioni utili come la velocità da mantenere per trovare semafori verdi, migliorando l’efficienza e riducendo le emissioni.

Bianchi ha sottolineato il valore della co-progettazione tra pubblico e privato, mondo della ricerca e cittadini, precisando come il Living Lab sia un progetto di smart city a 360° che coinvolge molteplici stakeholder, ed è aperto a nuove sperimentazioni e accessibile anche da soggetti esterni.

Firenze: digital twin e fotogrammetria per città sostenibili e misurabili

Emanuele Geri, responsabile E.Q. risorse dati, open data, SIT, Servizio Sviluppo Infrastrutture Tecnologiche, Direzione Sistemi Informativi del Comune di Firenze ha presentato un insieme di progetti basati sulla raccolta e l’elaborazione di dati geospaziali. Grazie all’utilizzo combinato di rilievi a terra, voli aerei e immagini da droni, il comune di Firenze riesce a generare veri e propri digital twin dei propri scenari urbani, capaci di supportare le decisioni amministrative in modo puntuale e data-driven.

Carta di credito con fido

Procedura celere

 

Uno degli esempi più significativi è il Piano del Verde: a partire dai dati forniti dall’intelligenza artificiale, a partire dai singoli fotogrammi di un volo aereo, il Comune di Firenze è riuscito a calcolare il verde privato nella città di Firenze. Grazie all’AI, che ha garantito una mappatura completa della città e ad altre tecnologie come quella del digital twin, è stato possibile lanciare il Piano del Verde, cui obiettivi sono proprio la tutela e trasformazione del verde, per favorire sostenibilità, resilienza e vivibilità nella città di Firenze.

Inoltre, Geri specifica che non manca l’attenzione all’interoperabilità tra piattaforme e alla creazione di una Smart City Control Room, inaugurata nel 2023 e testata durante il Tour de France del 2024, dove diversi attori urbani hanno collaborato in tempo reale alla gestione della città.

Geri sottolinea anche l’importanza del coinvolgimento cittadino: “i dati sono anche rivolti ai cittadini”, poiché è cruciale che loro abbiano “dei dati a disposizione che possono servire a loro per creare dei propri casi d’uso”.

Rimini: digitale come cultura amministrativa e strumento di inclusione

Ilenia Imola, responsabile pianificazione strategica, transizione digitale e protezione dei dati all’interno della Direzione Generale del Comune di Rimini, ha evidenziato un altro aspetto fondamentale: la governance digitale. Rimini ha adottato una “Agenda Digitale Locale” in linea con il piano regionale, strutturata su tre assi: connessione tra territori, accoglienza digitale e comunità smart. L’infrastrutturazione digitale, ha precisato Imola, non è ancora completa e permangono aree di criticità anche nei territori urbanizzati.

Rimini partecipa inoltre a due progetti di gemelli digitali, tra cui uno costiero per monitorare le maree. Ma ciò che rende distintivo l’approccio del comune romagnolo è la governance interna: “il digitale non è un progetto, è proprio un modo stabile di lavorare”, afferma, spiegando come presso il Comune di Rimini, il digitale sia un ufficio interdipartimentale incardinato nella direzione generale.
Imola ha anche lanciato un appello per una maggiore chiarezza normativa e contabile sul tema della spesa digitale, citando l’esempio dei servizi cloud che non vengono ancora riconosciuti come investimenti nei bilanci pubblici.

Imola, inoltre, sottolinea l’importanza della comunità smart che “riguarda le competenze e la cultura, competenze interne all’amministrazione e competenze anche dei nostri cittadini” e di come il Comune sia impegnato nel favorire l’utilizzo dei servizi digitali da parte della comunità territoriale.

È infatti cruciale secondo Imola che le tecnologie che esistono siano utilizzate in modo consapevole e diffuso all’interno del territorio di Rimini ma non solo, e spiega l’importanza dell’accoglienza digitale: “Siamo noti per l’accoglienza fisica però all’interno del nostro territorio e abbiamo voluto parlare di accoglienza digitale: vogliamo che l’ecosistema dei nostri servizi digitali sia accessibile e user friendly per tutti e infatti su questo noi portiamo avanti tutta una serie di percorsi di partecipazione anche del territorio”.

I cittadini al centro: verso un ecosistema urbano partecipativo

Tutti gli interventi hanno evidenziato un elemento trasversale: la centralità dei cittadini nei processi di innovazione urbana. A Milano, il Living Lab coinvolge direttamente gli utenti finali, intervistati per raccogliere opinioni e suggerimenti. A Firenze, i dati prodotti vengono restituiti anche a professionisti e cittadini, affinché possano essere riutilizzati per sviluppare propri use case. Rimini, infine, punta su alfabetizzazione digitale e accessibilità dei servizi per garantire inclusione e partecipazione. La smart city, è emerso, non è più solo tecnologia, ma una rete socio-digitale che si alimenta di dati, fiducia e collaborazione.

Aste immobiliari

 il tuo prossimo grande affare ti aspetta!

 

Verso comuni intelligenti e inclusivi: la trasformazione guidata dall’AI che permette il coinvolgimento cittadino

Il convegno ha restituito l’immagine di un’Italia urbana in movimento, dove l’innovazione digitale si intreccia con la sostenibilità ambientale e la partecipazione attiva dei cittadini. Dai digital twin alla guida autonoma, dall’open data alla governance condivisa, emerge una nuova visione delle città: luoghi dove l’intelligenza artificiale e le tecnologie digitali non sono solo strumenti, ma abilitatori di comunità più resilienti, efficienti e inclusive. L’esperienza di Milano, Firenze e Rimini dimostra che la trasformazione è possibile, se guidata da competenza, visione strategica e coinvolgimento diffuso.



Source link

***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****

Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link

Source link

Vuoi acquistare in asta

Consulenza gratuita