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Il ministro Urso in visita a Speedline: «Vendita e rilancio entro fine anno»


Ha incontrato i tre commissari, i rappresentanti delle organizzazioni sindacali, e ha voluto lanciare un messaggio. «Siamo convinti che in questo caso esista una sola strada: quella del rilancio tramite la cessione di un’impresa così significativa per la storia dell’automobile e del made in Italy. La procedura è iniziata e io credo che si possa giungere a una soluzione positiva entro la fine dell’anno».

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Il ministro delle Imprese e del made in Italy Adolfo Urso ha visitato giovedì 22 maggio lo stabilimento di Tabina (Santa Maria di Sala) della Speedline, l’azienda che produce cerchi in lega per i principali marchi del lusso globale dell’auto ora in fase di amministrazione controllata che il ministero vuole portare ad esempio per dire che «in Italia i fondi speculativi non hanno non devono avere più spazio».

Per essere ancora più chiari: «Vogliamo che questo sia un caso emblematico».

Un modo anche per sostenere i tre commissari Maurizio Castro, Giovanni Patti e Alfonso Celotto che potrebbero presto ingaggiare una battaglia contro la precedente proprietà, la Ronal, ritenuta dai commissari la responsabile dello svuotamento dell’azienda.

Un caso di «omicidio industriale» lo definì il commissario giudiziario, che era lo stesso Castro, nella sua relazione. La multinazionale svizzera, che è stata proprietaria di Speedline tra il 2007 e il 2023, vuole insinuarsi nel passivo della società rivendicando la proprietà del magazzino e di alcuni macchinari e crediti, sottraendoli alla gestione dei tre commissari.

I giudici veneziani hanno dato tempo alle parti fino al 25 giugno per trovare un’intesa. Se questo non accadesse, come è probabile, sarà guerra legale. E all’azione giudiziaria della Ronal si opporrà quella dei commissari – hanno incassato il pieno supporto del ministro – pronti a procedere con la denuncia di bancarotta fraudolenta e un’azione di responsabilità in ambito civile.

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Azioni legali ai quali stanno già lavorano gli avvocati Paola Severino (ex ministro della Giustizia) e Antonio Nuzzo, forti della documentazione reperita in questi mesi in azienda: documenti che evidenzierebbero la volontà di Ronal di far fuori dal mercato Speedline e l’asservimento del fondo Callista, ultimo proprietario della società prima del default, alla stessa multinazionale.

«Siamo pronti a dare battaglia e la battaglia rischia di essere davvero dura, parliamo di decine e decine di milioni di euro», ha detto Castro, «in tutti i casi, l’acquirente acquista da una procedura pubblica e può contare su tutte le garanzie del caso».

Turbolenze che, per i commissari, non influenzeranno il percorso di vendita che dovrebbe iniziare tra giugno e luglio e concludersi, dopo l’asta di autunno, entro la fine dell’anno.

Già indetto il bando per individuare l’advisor finanziario per la cessione dell’azienda. «Siamo rimasti positivamente colpiti dall’interesse che la cessione di Speedline sta raccogliendo dagli operatori del settore in Italia e all’estero», le parole di Castro. Più di dieci le manifestazioni di interesse.

«Interessati sono tre tipologie di realtà», ha aggiunto Castro, «i grandi produttori internazionali di ruote che puntano a costituire una piattaforma industriale in Europa. Alcuni fondi ma anche tanti operatori industriali italiani che cercano di venire in contro alle esigenze di un mercato che guarda con favore a una razionalizzazione della catena di fornitura in Italia. Tutti sono interessati ad acquisire a prezzi vantaggiosi uno stabilimento che, se realizzato da zero può costare dai 150 milioni di euro in su».

Sul fronte del piano industriale sembrano raggiungili gli obiettivi di 150 mila pezzi e 45 milioni di fatturato entro fine 2025. Le forniture ai marchi del lusso come Ferrari e Lamborghini stanno dando buoni risultati ma l’obiettivo è recuperare clienti dai grandi volumi come Volkswagen. Fiduciosi i sindacati anche se Michele Valentini (Fiom Cgil) e Matteo Masiero (Fim Cisl) temono che la battaglia giudiziaria possa ripercussioni negative sulla procedura di vendita: «Trovare un accordo con Ronal renderebbe la cessione più semplice».



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