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Semplificare per crescere: la Commissione UE taglia la burocrazia e libera 400 milioni per le imprese


Con il nuovo pacchetto “Omnibus IV”, Bruxelles snellisce le normative per PMI e mid-cap, promuovendo competitività e sostenibilità senza sacrificare gli standard ambientali e sociali.

Snellire per rafforzare. Con questo obiettivo la Commissione europea ha presentato un nuovo pacchetto di semplificazioni normative che promette di alleggerire in modo significativo gli oneri amministrativi per migliaia di imprese in tutta l’Unione. Si tratta dell’iniziativa “Omnibus IV”, un intervento mirato a migliorare l’efficienza del Mercato Unico, con un risparmio stimato di 400 milioni di euro all’anno per il tessuto imprenditoriale europeo.

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Al centro della riforma, l’estensione dei benefici normativi alle small mid-cap, ovvero aziende con meno di 750 dipendenti e un fatturato non superiore a 150 milioni di euro. Queste imprese – circa 38.000 in tutta Europa – potranno ora accedere a semplificazioni finora riservate alle PMI, tra cui l’esenzione da determinati obblighi del Regolamento generale sulla protezione dei dati (GDPR) e la possibilità di accedere a prospetti informativi semplificati per la quotazione sui mercati finanziari.

Ma le novità non si fermano qui. La Commissione ha previsto l’esenzione dall’obbligo di registrazione per le imprese che commerciano piccoli volumi di gas fluorurati a partire dal 2026, una misura che interessa fino a 10.000 operatori. Altro punto rilevante è la progressiva digitalizzazione dei documenti obbligatori, come istruzioni e dichiarazioni di conformità, che non dovranno più essere forniti in formato cartaceo, con benefici ambientali e operativi.

Il pacchetto include anche una razionalizzazione degli obblighi di due diligence per le catene di fornitura delle batterie, con un risparmio potenziale di decine di migliaia di euro all’anno per ogni azienda coinvolta. Questa misura riflette un approccio pragmatico alla sostenibilità, in cui l’efficienza amministrativa diventa leva di competitività e strumento per rafforzare la transizione verde.

Bruxelles ha inoltre individuato dieci principali ostacoli che limitano ancora oggi la piena integrazione del Mercato Unico, dal riconoscimento delle qualifiche professionali alle normative divergenti sugli imballaggi. Il piano d’azione collegato al pacchetto Omnibus IV mira a rimuovere queste barriere strutturali entro il 2026, rendendo il contesto europeo più omogeneo, prevedibile e attrattivo per le imprese.

Non si tratta solo di una revisione burocratica. Il messaggio politico che emerge da questa iniziativa è chiaro: rendere più semplice fare impresa in Europa non significa rinunciare alla qualità delle regole, ma piuttosto rafforzare il tessuto economico in modo coerente con gli obiettivi ambientali e sociali dell’Unione. Ridurre i costi amministrativi permette di liberare risorse preziose da investire in innovazione, digitalizzazione e sostenibilità.





Il pacchetto Omnibus IV rappresenta dunque un esempio concreto di come l’Unione Europea stia cercando di bilanciare semplificazione normativa e responsabilità ambientale, nell’ottica di un’economia sempre più competitiva, resiliente e inclusiva.

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