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Tagli per 58 milioni alla manutenzione delle strade provinciali in Toscana


La Toscana è tra le regioni più colpite dalla riduzione delle risorse destinate alla manutenzione straordinaria della rete viaria provinciale: tagli lineari imposti dalla Legge di Bilancio nazionale, e confermati dal Decreto Milleproroghe sui fondi destinati alla manutenzione straordinaria della rete viaria provinciale e metropolitana. Secondo i dati elaborati da Upi, tra il 2025 e il 2029 per le strade provinciali ci saranno minori fondi per 58 milioni di euro, pari al 48% delle risorse previste, e nel biennio 2025-26 la riduzione raggiunge il 70%.

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“E’ una scelta pericolosa per i cittadini toscani – accusa Gianni Lorenzetti, presidente di Upi Toscana – e una decisione grave e scellerata per le stesse imprese che già hanno fatto i lavori o li stanno facendo e che rischiano di non veder arrivare puntualmente i flussi di risorse che sono dovuti”. Per Andrea Marrucci, presidente di Ali Toscana, i tagli “sono anche un colpo micidiale alle già provate casse delle Province”.

“Saranno bloccati cantieri e opere già in corso”

Se nelle ultime ore alcuni rappresentanti della maggioranza hanno assicurato il loro impegno per risolvere la situazione con la conversione del Dl Infrastrutture, le conseguenze negative dei tagli alle strade provinciali possono essere immediate: “Si tratta di risorse già assegnate e vincolate a interventi progettati e in fase di realizzazione, col risultato che verranno bloccati o rimodulati cantieri e opere già in corso”, lamenta Valerio Lucciarini De Vincenzi, segretario generale di Ali.

Upi Toscana lancia un allarme insieme ad Ance, chiedendo “il ripristino urgente e prioritario delle risorse già assegnate per il biennio 2025-26”, in modo da “scongiurare gli effetti negativi sui cittadini, sulle imprese e sull’occupazione”. I tagli, a carattere lineare, colpiscono tutte le città metropolitane e province toscane: Arezzo (-5,5 milioni di euro), Firenze (-11,6 milioni), Grosseto (-6,7 milioni), Livorno (-3,8 milioni), Lucca (-6,6 milioni), Massa Carrara (-3,4 milioni), Pisa (-6,8 milioni), Pistoia (-4,6 milioni), Prato (-2,4 milioni), Siena (-6,4 milioni).

“Scelta preoccupante anche per l’occupazione”

“Quella provinciale è la principale rete stradale utilizzata dai cittadini e dalle imprese – osserva Rossano Massai, presidente di Ance Toscana -, fondamentale per lo stesso sviluppo socio-economico dei territori, soprattutto in una terra come quella toscana composta da aree interne, collinari e montane. La scelta fatta mette a rischio la sicurezza e la stessa mobilità delle persone, considerato l’impatto devastante che in certe province gli eventi estremi meteorologici degli ultimi tempi hanno causato”.

Massai rileva che “questo taglio rischia di bloccare interventi strategici programmati e per quali è stata fatta la progettazione, quindi pronti da cantierare, ma soprattutto interrompe bruscamente le opere avviate in questi primi cinque mesi del 2025, che risultano scoperte finanziariamente, con grandi preoccupazioni per la tenuta economica e finanziaria delle imprese e delle province. La scelta ci preoccupa anche sul fronte occupazionale, vista la contrazione del mercato dovuta alla progressiva chiusura delle misure straordinarie del Pnrr e dei bonus in edilizia”.

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