Sconto crediti fiscali

Finanziamenti e contributi

 

Commento Capital Group – La globalizzazione non è morta, sta cambiando « LMF Lamiafinanza


Ci sono validi motivi per cui la globalizzazione debba subire un rinnovamento politico, almeno quella a cui siamo abituati dall’inizio degli anni ’70, quando l’espansione del commercio ha iniziato a crescere vertiginosamente. In realtà, le placche tettoniche del commercio mondiale sono in movimento già da tempo. I cambiamenti odierni sembrano epocali, ma il dato sul commercio espresso in percentuale del PIL mondiale è rimasto sostanzialmente invariato dalla crisi finanziaria globale del 2007-2009.

A distanza di un decennio, la pandemia di Covid-19 ha messo in luce alcuni dei problemi legati alla globalizzazione, così come ha fatto la guerra tra Russia e Ucraina. Entrambi gli eventi hanno evidenziato le vulnerabilità delle catene di approvvigionamento globali, che dipendono eccessivamente da singole rotte commerciali. Da allora abbiamo imparato alcune lezioni importanti. I Paesi e le aziende hanno cercato di diversificare le catene di approvvigionamento e riportare parte della produzione in patria, o comunque più vicino, in modo che tutti possano ottenere ciò di cui hanno bisogno per mantenere fiorenti le proprie economie.

Il nuovo percorso della globalizzazione

Realisticamente, non crediamo che gli Stati Uniti riemergeranno come potenza manifatturiera. Abbiamo rinunciato a questa possibilità molto tempo fa. Ritengo, però, che diventeranno più autosufficienti, in particolare per quanto riguarda i prodotti di importanza critica, come i chip per computer, le forniture mediche e i prodotti farmaceutici. Le azioni dell’attuale amministrazione statunitense stanno rafforzando questo messaggio, portandoci su un terreno più accidentato di quanto molti investitori vorrebbero. Ma l’obiettivo è chiaro: gli Stati Uniti stanno cercando di ridefinire il percorso del commercio globale, non di porvi fine. Si potrebbe definire “Globalizzazione 2.0”, una forma di globalizzazione più solida, diversificata e multiforme.

Le aziende statunitensi comprendono l’importanza di espandere le proprie attività nel Paese, tendenza sottolineata dal recente impegno di Apple a investire 500 miliardi di dollari in nuovi stabilimenti negli USA nei prossimi quattro anni. Molti produttori in tutto il mondo stanno facendo lo stesso. Il produttore di chip per computer Taiwan Semiconductor è il simbolo di questo movimento, con la costruzione di nuovi stabilimenti di produzione in Arizona, Germania e Giappone. ASML, produttore olandese di apparecchiature per semiconduttori, impiega più della metà dei suoi 44.000 dipendenti al di fuori del proprio Paese, con 60 sedi in Europa, Stati Uniti e Asia.

Prestito personale

Delibera veloce

 

Opportunità di investimento a lungo termine

A fronte di ciò, restiamo ottimisti sulle opportunità di investimento che inevitabilmente deriveranno da questi cambiamenti. La globalizzazione non sta volgendo al termine, si sta semplicemente adattando a un contesto in evoluzione. Può sembrare un compito arduo, ma ci sono negoziati commerciali da condurre, accordi da concludere e catene di approvvigionamento da rafforzare. La strada da percorrere potrebbe essere accidentata e i mercati finanziari potrebbero continuare a subire scossoni a ogni notizia. Potrebbero volerci alcuni anni per raggiungere la meta, ma la domanda cruciale è la seguente: possiamo evolvere in meglio? Finché l’obiettivo rimane la Globalizzazione 2.0 e non l’isolazionismo, pensiamo di sì.

 

 



Source link

***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****

Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link

Finanziamenti e agevolazioni

Agricoltura

 

Source link

Conto e carta

difficile da pignorare