“Benvenuta Intelligenza!”, è il secondo di tre volumi promossi da Fondazione Vrt in collaborazione con il gruppo editoriale il Sole 24 Ore. Il volume raccoglie esperienze, visioni e applicazioni che raccontano come l’intelligenza artificiale possa essere strumento di progresso, purché radicata nei territori e guidata dall’intelligenza umana. Un viaggio che parte dal Trentino, protagonista di numerosi progetti sostenuti da Fondazione VRT nel campo della diagnostica, dell’agricoltura, della robotica e dei servizi alla persona.
“Il libro offre una visione originale e propositiva sul tema dell’intelligenza artificiale – ha affermato Claudio Cainelli, presidente di Fondazione VRT –. Racconta un Trentino che sa fare ricerca utile, che ascolta i bisogni reali e propone soluzioni con un impatto misurabile sulla vita delle persone. La nostra Fondazione è nata per connettere mondi diversi: università, imprese, startup, istituzioni. E oggi l’AI è il ponte più importante per disegnare il futuro”.
L’incontro – moderato da Carlo Andrea Finotto, giornalista del Sole 24 Ore – ha aperto l’orizzonte su un futuro che non è solo quello di ChatGPT o dei grandi modelli generativi, ma anche quello di applicazioni concrete: dalla prevenzione di malattie vegetali alle diagnosi oncologiche, fino a chatbot turistici e progetti educativi connessi alla sicurezza sul lavoro. Un ecosistema che Fondazione VRT, ente strumentale di Fondazione Caritro, sostiene con interventi tempestivi e mirati, in un contesto sempre più competitivo e globale.
“Il libro – ha dichiarato l’autore Pierangelo Soldavini – è pensato per il grande pubblico, racconta come l’IA non sia solo potenza di calcolo o modelli predittivi, ma una tecnologia da accompagnare, comprendere e indirizzare. Non uno strumento neutro, bensì una leva che può amplificare capacità umane, stimolare nuove idee e rafforzare interi ecosistemi territoriali. È qui che nasce il suo valore umano che oggi presentiamo a Trento, nella prestigiosa kermesse del Festival dell’Economia di Trento”.
Tra i casi raccontati, figurano applicazioni avanzate nel campo della sanità (dalla diagnosi precoce di malattie neurodegenerative alla lettura automatizzata delle mammografie), dell’agricoltura (con reti neurali che riconoscono insetti e patogeni), della robotica (bracci automatizzati per la raccolta delle mele), fino alla formazione (chatbot per la sicurezza sul lavoro) e al turismo intelligente (assistenti virtuali per l’infomobilità). Accanto alle opportunità, il volume non nasconde le criticità: bias nei dati, difficoltà nella certificazione dei risultati, pericoli di manipolazione (come i deepfake), fino alla necessità di regolamentazioni attente. “Serve consapevolezza, serve educazione – ha ribadito Soldavini –. L’IA non può sostituire l’intuizione, il giudizio, la creatività umana. La vera intelligenza resta nel saper porre le giuste domande”.
Il tutto supportato da un forte investimento di Fondazione VRT, ente strumentale di Fondazione Caritro, che ha scelto di puntare sull’intelligenza artificiale già nel 2023. La scelta conferma il ruolo attivo di Fondazione VRT nel sostenere la trasformazione del Trentino e che si concretizza in bandi annuali, collaborazioni con Università di Trento, Fondazione Mach, Fondazione Bruno Kessler e i centri di ricerca, e nella capacità di rendere la ricerca un volano per lo sviluppo e la qualità della vita.
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