Microcredito

per le aziende

 

Bologna Game Farm, selezionati gli otto titoli vincitori


Come si fa a diventare imprenditori nel campo dei videogame? Cosa bisogna fare quando si entra in contatto con i big del settore? Come si costruisce un’impresa videoludica? A tutte queste domande risponde Bologna Game Farm, acceleratore per il settore videoludico promosso da Regione Emilia-Romagna e Comune di Bologna che fornisce ai team di sviluppo più meritevoli spazi in cui lavorare, fondi per iniziare e soprattutto servizi di consulenza. Per imparare, ad esempio, a creare i team, a definire i ruoli, a rivedere i diversi aspetti dei progetti, dal game design all’impianto tecnologico fino al budget e alle strategie di distribuzione. 

Assistenza per i sovraindebitati

Saldo e stralcio

 

L’edizione 2025

La novità dell’edizione 2025, la quarta di Bologna Game Farm, è stata quella di aprire la partecipazione all’intero territorio nazionale. Sono otto i prototipi di videogame selezionati e realizzati dai team vincitori dell’edizione che oltre a un contributo economico hanno beneficiato di un percorso di accelerazione che dopo la prima fase durata cinque mesi ha portato allo sviluppo di otto “vertical slice” di videogioco, pronte ad essere presentate a fiere di settore dove individuare potenziali publisher interessati alla commercializzazione. Il programma di accelerazione, che anche quest’anno si è tenuto presso le Serre di ART-ER all’interno dei Giardini Margherita di Bologna, ha inserito tra le molteplici attività – ci spiegano – giornate di mentorship in presenza per la prima volta aperte non solo ai vincitori ma anche a chi studia o lavora in ambito videoludico in Emilia-Romagna, e hanno visto la partecipazione di mentor provenienti da aziende di sviluppo di videogiochi di grande esperienza.

Risultati molto incoraggianti

L’iniziativa, coordinata dal Comune di Bologna, è realizzata con ART-ER nell’ambito delle azioni di sostegno alle industrie culturali e creative, in collaborazione con IncrediBOL! e con il supporto tecnico di IIDEA, Italian Interactive Digital Entertainment Association. “I risultati che abbiamo raggiunto fino ad oggi sono molto incoraggianti”, spiega a Sky TG24 Rosa Grimaldi, delegata del Sindaco di Bologna per le ICC (Industrie Culturali Creative). “Si tratta di venti progetti di cui 14 a livello regionale e 6 a livello nazionale, e di questi ben tre hanno già accordi formali con dei publisher ma tutti gli altri sono già in una prospettiva di crescita. Tutti i progetti che abbiamo accolto si sono concretizzati nella realizzazione di imprese e abbiamo registrato anche un’interessante crescita lato personale: mediamente ciascun progetto imprenditoriale è cresciuto come unità lavorative di 4-5 persone. La nostra formula è molto semplice, noi la chiamiamo ‘delle 3 S’: soldi, servizi e spazi, perché ai team vengono date risorse finanziarie, la possibilità di operare all’interno di uno spazio e servizi di supporto allo sviluppo dei loro progetti, con un’attenzione particolare alle competenze manageriali e imprenditoriali. Sono dei risultati molto positivi e incoraggianti – conclude – che sono di buon auspicio per la futura crescita del programma”.

Gli otto titoli vincitori 

  1. “Darwake”, di Samuele Canina (Torino)
    Gioco di avventura 2D con componenti puzzle che sfrutta la collaborazione tra il protagonista e il suo compagno gufo. La narrazione è incentrata sulla dimensione onirica che, arricchita da una grafica dettagliata, offre un’esperienza di gioco profonda e coinvolgente
  2. “In Their Shoes”, di We Are Muesli srl – Impresa Sociale (Milano)
    Gioco narrativo composto da esperienze di vita quotidiana nella Milano contemporanea, che offre una prospettiva empatica sulle storie personali dei suoi sette personaggi
  3. “Astro Ski”, di Digital Mosaik srl (Modena)
    Videogioco VR che permette di competere in gare spaziali di sci su pianeti diversi. Un’esperienza di sci interplanetaria con un tocco futuristico che sfrutta una prospettiva in terza persona, per rendere il VR maggiormente accessibile
  4. “Bad Water” di AC Software srl (Bologna)
    Gioco che combina il genere City-Builder con elementi di Tower-Defense. In un mondo post-apocalittico devastato da un’alluvione, il giocatore deve costruire una città galleggiante di giorno e difenderla di notte da creature chiamate Bloot, formate da una misteriosa sostanza oleosa
  5. “Journey to the Void” di RuneHeads srl (Milano)
    Deck-Builder Roguelike con elementi di RPG strategico a turni. La storia segue un giovane eroe che cerca di recuperare il cuore di un Essere Antico corrotto per fermare la sua influenza sul Continente
  6. “The island of crossed destinies” di Paper Tigers (Brescia)
    Gioco narrativo in 2D ambientato nella Malesia coloniale del XIX secolo. Il giocatore assume il ruolo del Capitano Marlowe, impegnato a risolvere il mistero di un delitto (e del proprio passato) attraverso indagini e deduzioni
  7. “Lofsöng” di Unrelated srl (Torino)
    Gioco di esplorazione basato su una narrativa ambientale che indaga il concetto di “tempo profondo” e la comunicazione tra epoche. Il giocatore viaggia in paesaggi desertici per scoprire e riconnettere passato e futuro, per creare un ponte di comunicazione tra le generazioni
  8. “Road to Yvhalon” di Levante Games (Bologna)
    Gioco VR ambientato in un mondo fantasy ispirato alle antiche civiltà, dove il giocatore esplora la relazione tra uomo e divinità attraverso meccaniche di gioco Soulslike



Source link

***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****

Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link

Trasforma il tuo sogno in realtà

partecipa alle aste immobiliari.

 

Source link

Finanziamo agevolati

Contributi per le imprese