Investi nel futuro

scopri le aste immobiliari

 

Il derby improponibile tra Frosinone e Latina, e non si parla di calcio – AlessioPorcu.it


Un paragone che non potrà mai reggere al di là dei campanilismi, perché è chiaro che il Pontino “gioca” in un’altra categoria

La tua casa dei sogni ti aspetta

partecipa alle aste immobiliari!

 

Non è solo campanilismo. È quasi un derby permanente, senza pallone ma con molto orgoglio in gioco. La contrapposizione tra Frosinone e Latina troppo spesso è ridotta a folclore da bar o a formula da titolo giornalistico. Invece affonda le radici in dinamiche storiche, culturali e politiche profonde. Due province nate a distanza di pochi anni, Frosinone è stata istituita nel 1927 e Latina (allora Littoria) nel 1934. Ma con destini che oggi corrono su binari divergenti.

Quella tra la Ciociaria e il territorio pontino non è una semplice rivalità: è uno specchio di differenze strutturali e identitarie. Due comunità che, pur condividendo tratti geografici e un passato comune nel Lazio meridionale, hanno costruito modelli di sviluppo opposti. Una rincorre, l’altra allunga.

Latina gioca in un altro campionato

Ma ha ancora senso, oggi, parlare di rivalità tra le province di Frosinone e Latina? In un mondo sempre più connesso, dove tutto corre veloce e i confini si fanno ogni giorno più sottili, forse no.
O almeno, non nei termini di una contrapposizione territoriale.

Soprattutto perché Latina gioca un altro campionato. E non si sta parlando di calcio. Le province di Latina e Frosinone, si trovano oggi a percorrere traiettorie di sviluppo divergenti. Nonostante similitudini geografiche e storiche, la loro evoluzione socio-economica e politica ha generato profonde differenze. E la sintesi è che Latina sta più avanti.

Vuoi acquistare in asta

Consulenza gratuita

 

La provincia pontina conta circa 550.000 abitanti, con un tasso di crescita stabile e un’età media inferiore rispetto a Frosinone con 460.000 abitanti, che invece sperimenta un calo demografico e un invecchiamento della popolazione. Latina attrae giovani e stranieri più che Frosinone e questo nonostante la Ciociaria abbia la presenza di un importante sede universitaria come quella di Cassino e del Lazio Meridionale. L’economia pontina è fortemente diversificata, con l’agroindustria, la logistica e il turismo che costituiscono l’architarve del PIL locale.

Pontino più attrattivo

Frosinone invece sta perdendo poco alla volta la sua struttura industriale più tradizionale per trasformarsi in un immenso centro logistico: la produzione si fa altrove e qui la smistiamo. O, come nel caso del Chimico – Farmaceutico, la mettiamo nelle scatole, nei blister o nelle fiale e poi la spediamo in Europa. La manifattura non abita più qui.

La fuga delle multinazionali, la inarrestabile desertificazione industriale, la crisi dell’automotive e di Stellantis a Piedimonte San Germano, stanno trasformando l’economica ciociara. Per non parlare dell’occupazione. I giovani sempre più formati nelle nostre università trovano sbocchi adeguati alle loro capacità solo oltre confine: dove trovano stipendi adeguati ed un sistema – Paese che funziona: dove una visita si fa in tempi accettabili ed un appuntamento in un ufficio pubblico ha sempre un orario preciso.

Ogni ragazzo che se ne va da qui è un danno per un’intera generazione. Perché dopo pochi anni di lavoro all’interno di un altro ambiente è difficile provare il desiderio di tornare in Ciociaria. Ed i loro figli nasceranno fuori, impoverendo sempre di più questo territorio.

L’ultima opera con Storace alla Pisana

Anche le start-up e le PMI sono più diffuse e attive a Latina. Pure dal punto di vista infrastrutturale Frosinone è soccombente rispetto a Latina.

L’ultima importante interconnessione stradale, degna di tale nome, è stata realizzata in Ciociaria dal governo Regionale del Presidente Francesco Storace. La famosa Frosinone-Mare, inaugurata nel 2003, appena 22 anni fa. Dopo di che il deserto.

L’approfondimento sociologico di queste realtà spiega come Latina si è costruita una forte identità comunitaria post-bonifica, sviluppando un senso di appartenenza condiviso. Frosinone invece soffre di una maggiore dispersione identitaria, con un tessuto sociale frammentato e chi non vuole nemmeno sentire la parola Ciociaria perché viene dalla Terra di Lavoro. Come spiegò bene il nostro Fernando Riccardi nell’articolo Tra regnicoli e papalini: una provincia, due identità.

Politicamente, Latina ha avuto una storia di alternanza più ordinata e meno polarizzata rispetto a Frosinone, dove il conflitto politico spesso ha ostacolato una pianificazione di lungo periodo. Cassino contro Frosinone, Ferentino contro Frosinone e Cassino, Sora contro il resto del mondo: così non si cresce.

La tua casa è in procedura esecutiva?

sospendi la procedura con la legge sul sovraindebitamento

 

La politica che non colma il gap

(Foto © AG IchnusaPapers)

Il gap con Latina avrebbe dovuto provare a colmarlo, almeno in parte, la politica locale. Ma così evidentemente non è stato. Forse proprio per quella mancanza di identitarismo, a Frosinone non è stata mai fatta una vera battaglia di territorio, da parte di nessuno: né a sinistra, né a destra, né al centro. Mai nessuna rivendicazione forte, unitaria, condivisa per questa terra, è giunta sui tavoli che contano: quelli di Roma. Solo battaglie di natura esclusivamente personale e individuale, per rivendicare una candidatura o un incarico.

L’Autostrada per Roma è stata veramente “asfaltata” dalla poltica locale, nel corso degli ultimi 20/30 anni, ma solo per andare a petere auxilium (dal latino chiedere aiuto) per se stessi, per essere messi in lista in qualche elezione importante dal Segretario nazionale del partito di turno. O per ottenere qualche incarico, o posti di visibilità. Richieste personali, per la propria carriera politica. Non collegiali, per ottenere qualcosa per il territorio. A Frosinone sono mancati l’approccio condiviso e la sensibilità comune alla risoluzione dei problemi.

Zero collegialità

Soprattutto è mancata la mentalità collegiale di programmazione. La mente aperta immagina orizzonti dove altri vedono confini. Sintomatiche a tal fine le (finte) battaglie per la Stazione TAV. Che sicuramente non si farà a Frosinone. Molto probabilmente non si farà nemmeno a Ferentino-Supino: perché la spesa non vale l’impresa e soprattutto nessuno ci metterà i soldi. Oppure per l’aeroporto, il cui Progetto dello scalo civile al Moscardini esisteva solo nella fantasia di qualcuno ed al vero proprietario di quell’area nessuno è andato a proporlo. (Leggi qui: Parole, parole, parole. Tav e aeroporto: il castello di sabbia della politica frusinate).

Sun Tzu, il celebre stratega militare cinese vissuto nel 500 a.c., autore de “L’Arte della Guerra”, il trattato politico-militare più famoso e letto nel mondo, ha scritto: “Nell’operazione militare vittoriosa prima ci si assicura la vittoria e poi si dà battaglia. Nell’operazione militare destinata alla sconfitta prima si dà battaglia e poi si cerca la vittoria.”

E in provincia di Frosinone di battaglie a perdere ne sono state fatte veramente tante. Ed i risultati si vedono. Tutti.



Source link

Vuoi acquistare in asta

Consulenza gratuita

 

***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****

Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link

Source link

Prestito personale

Delibera veloce