Un momento dell’evento organizzato da Confartigianato
Una crescita continua, ma che mette in luce anche la necessità di migliorarsi. In Sardegna oltre 1 milione di persone dà vita alla cosiddetta “popolazione mobile”, ovvero coloro che si spostano quotidianamente con i mezzi. Il tema è stato centrale nell’ultimo convegno organizzato da Confartigianato Sardegna, nella sala adibita agli incontri dell’Aeroporto di Cagliari Elmas, “Sistemi intermodali e sostenibilità. Il ruolo dei grandi sistemi di trasporto regionali e il valore delle imprese artigiane nella mobilità del territorio”.
Le statistiche
Secondo i dati stilati dall’Ufficio studi di Confartigianato Sardegna, con una elaborazione dei numeri del quarto trimestre 2024 forniti dall’Osservatorio sulle tendenze della mobilità di passeggeri e merci del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, ogni giorno in Sardegna si mette in movimento su diversi mezzi il 67,7% della popolazione residente. Dunque più di un milione di persone che circolano per le strade dell’isola per motivi di lavoro, studio o altro, con la propria auto o qualunque altro mezzo privato, taxi, Ncc, autobus, treni e navi. Gli spostamenti giornalieri sono in media 2,4 a persona, con una distanza media procapite di 68,13 km. Numeri che hanno fatto segnare il +4% rispetto al 2023 nello stesso periodo dell’anno. La quota di persone che sfruttano la chance dell’intermodalità – ovvero l’utilizzo di diverse modalità di trasporto combinate tra di loro – è ancora però estremamente contenuto: a livello nazionale, il dato, si attesta al 3,1%. A ciò si aggiunge l’utilizzo ancora non elevato dei mezzi pubblici, che su tutta Italia secondo i dati ISFORT, si attesta all’8%.
Le parole
I dati fanno comprendere come l’opportunità dell’intermodalità sia ancora da sviluppare. A giovarne potrebbero esserne sia i cittadini stessi, ma anche l’ambiente, data la possibile riduzione di emissioni. Cruciale per conoscere meglio le potenzialità potrebbe essere un miglior coordinamento con il trasporto pubblico locale, così come la possibilità di utilizzare mezzi alternativi alle auto. Su questo ultimo aspetto, in Sardegna il quadro è già di per sé positivo, guardando al dato della mobilità attiva: nel 2023, il 54,8% dei residenti nell’isola ha dichiarato di spostarsi a piedi o in bicicletta per attività quotidiane, una cifra ben superiore rispetto al 41% della media nazionale.
«Questi dati evidenziano l’importanza della mobilità quotidiana nella vita dei sardi e sottolineano la necessità di politiche di trasporto pubblico e infrastrutture adeguate a supportare gli spostamenti della popolazione – ha commentato Giacomo Meloni, Presidente di Confartigianato Sardegna – la sostenibilità nella mobilità non è basata su un’unica opzione più le persone possono scegliere come muoversi, più modalità di trasporto hanno a disposizione e più è possibile arrivare ad un trasporto eco-compatibile, contribuendo a minori emissioni, minore consumo di risorse non rinnovabili e miglioramento della qualità della vita. In questa combinazione di trasporti – ha aggiunto Meloni – l’intermodalità, diventa un’azione chiave per aiutare la mobilità a diventare più sostenibile e su di essa Confartigianato intende ragionare».
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