Una proposta di Legge per riconoscere il lavoro usurante svolto dagli autisti mezzi pesanti nel settore autotrasporto. Depositato il testo in Cassazione.
La proposta di Legge popolare potrebbe finalmente cambiare il destino di migliaia di autisti mezzi pesanti. Il 23 maggio, presso la Corte Suprema di Cassazione, è stata depositata ufficialmente una proposta per il riconoscimento del lavoro usurante svolto ogni giorno dai conducenti del trasporto merci, una delle categorie più esposte a fatica, stress e rischi sulla strada.
Gli autisti mezzi pesanti chiedono da anni il riconoscimento del lavoro usurante. Ora, questa richiesta prende finalmente forma nella proposta di Legge, depositata ufficialmente il 23 maggio presso la Corte Suprema di Cassazione. Si tratta di un’iniziativa popolare che potrebbe cambiare profondamente la condizione professionale degli autisti di mezzi pesanti del settore dell’autotrasporto.
Autotrasporto, lavoro usurante degli autisti di mezzi pesanti
Il testo, intitolato “Zotti-Lizzi per il Riconoscimento del Lavoro Usurante per i Conducenti del Trasporto Merci”, vuole colmare una lacuna normativa: oggi gli autisti mezzi pesanti non sono riconosciuti come categoria soggetta a lavoro usurante, nonostante le turnazioni, la fatica fisica e mentale, l’esposizione allo stress, ai rischi stradali e alla solitudine professionale.
La proposta, sostenuta da operatori attivi nel mondo dell’autotrasporto, non va contro gli interessi delle imprese, ma punta a creare un sistema più equo e sostenibile. L’obiettivo è duplice, proteggere la salute degli autisti e rafforzare la competitività delle aziende di autotrasporto.
Lavoro usurante: pensione anticipata per gli autisti mezzi pesanti
Il riconoscimento del lavoro usurante per gli autisti mezzi pesanti dell’autotrasporto consentirebbe di accedere a strumenti concreti, come:
- accesso alla pensione anticipata rispetto all’età ordinaria;
- programmi di prevenzione e recupero psico-fisico;
- misure per ridurre i rischi legati a stress, stanchezza e incidenti;
- riduzione dei carichi di lavoro in età avanzata;
- incentivi alle imprese per migliorare le condizioni dei conducenti.
Tutto questo avrebbe anche effetti diretti sulla sicurezza stradale. Autisti di mezzi pesanti più riposati e meno stressati porterebbero a meno incidenti e maggiore tutela per tutti.
Con autisti di mezzi pesanti più tutelati, anche la sicurezza stradale ne uscirebbe rafforzata. Meno turni massacranti, maggiore lucidità alla guida, meno possibilità di sinistri.
Autotrasporto: benefici per le imprese
Dal punto di vista delle imprese di autotrasporto, la proposta di riconoscimento di lavoro usurante per gli autisti di mezzi pesanti è anche un’opportunità per avviare un cambio culturale nel mondo della logistica e del trasporto merci.
La proposta non penalizza le imprese, anzi. Riguarda tutta la filiera dell’autotrasporto, e prevede un sistema di incentivi per le aziende che adottano politiche di benessere per i propri autisti di mezzi pesanti.
Migliorare le condizioni di chi guida significa:
- abbattere il turnover degli autisti;
- ridurre le assenze per malattia o dovute a patologie da stress lavoro-correlato;
- trattenere i professionisti esperti;
- ottimizzare l’efficienza operativa lungo tutta la catena logistica.
Un investimento per il futuro dell’autotrasporto
La proposta di riconoscimento per gli autisti di mezzi pesanti è un punto di partenza. Il riconoscimento del lavoro usurante per gli autisti mezzi pesanti non è solo una questione di giustizia sociale, ma un investimento strategico per tutto il sistema autotrasporto in Italia. Serve la volontà politica per trasformare questo testo in Legge.
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