In Campania aperti due bandi Csr per un totale di 25 milioni di euro. Uno promuove la costituzione di Op e Aop con 2,5 milioni di euro. L’altro mette a disposizione 22 milioni e 189mila in due sotto-interventi per finanziare investimenti non produttivi finalizzati ad arrestare la perdita di biodiversità e a preservare il paesaggio rurale. Per entrambi le domande di sostegno potranno essere presentate fino al 30 giugno 2025.
«Abbiamo messo a bando consistenti risorse – ha affermato l’assessore regionale all’agricoltura Nicola Caputo – finalizzate a potenziare la competitività dei produttori e la manutenzione dei territori agricoli».
Investimenti non produttivi con finalità ambientale
L’intervento da 22 milioni e 189mila euro, classificato come SRD04 a valere sul Csr attinge nella sua dotazione finanziaria dal Feasr per oltre 11 milioni e 200mila euro. I due sotto-interventi, “recupero di muretti a secco, terrazzamenti e/o ciglionamenti e delle sistemazioni idrauliche agrarie funzionali alla regimazione dei deflussi superficiali ad essi collegate” e “investimenti per migliorare la coesistenza tra agricoltura, allevamenti e la fauna selvatica, inclusi gli ungulati” hanno due dotazioni finanziarie differenti. Sulla prima linea di intervento l’appostamento è di 15 milioni di euro mentre sulla seconda ammonta a 7,2 milioni.
L’intervento è finalizzato alla realizzazione di investimenti non produttivi agricoli (intesi come investimenti su superfici a prevalente destinazione agricola ancorché non utilizzate attualmente a tale scopo) con una chiara e diretta caratterizzazione ambientale. Questo significa che l’intervento prevede che gli investimenti non siano connessi al ciclo produttivo aziendale oppure in caso di connessione, che non producano un significativo incremento del valore e/o della redditività aziendali. Con riferimento alla chiara e diretta caratterizzazione ambientale, non è prevista la possibilità di sostenere investimenti per l’adeguamento a norme esistenti o a standard ambientali.
Le azioni riguardano gli investimenti non produttivi finalizzati ad arrestare e invertire la perdita di biodiversità e a preservare il paesaggio rurale. Viene fornito un sostegno a investimenti che perseguono le seguenti finalità:
- contribuire a rendere il sistema agricolo più resiliente ai cambiamenti climatici, incrementando la complessità specifica ed ecosistemica delle aree coltivate;
- salvaguardare la biodiversità animale e vegetale favorendo la riproduzione di specie floristiche e faunistiche autoctone e contenendo al contempo la diffusione di specie alloctone;
- consentire la convivenza pacifica tra agricoltori/allevatori e fauna selvatica;
- preservare gli habitat e i paesaggi rurali, storici e tradizionali, salvaguardandone gli elementi tipici.
L’azione 2 invece, inerente gli investimenti non produttivi finalizzati al miglioramento della qualità dell’acqua, concorre direttamente al perseguimento degli obiettivi della direttiva quadro sulle acque attraverso un sostegno per la realizzazione di investimenti non produttivi finalizzati ad una migliore gestione/miglioramento qualitativo dell’acqua, come ad esempio la realizzazione di fasce tampone arboree/arbustive e/o messa a dimora di vegetazione nel reticolo idrico minore ed artificiale, al fine di ridurre l’inquinamento nelle acque superficiali.
I principi di selezione indicati sono:
territoriali (es, le aree Natura 2000 per l’azione 1 o le Zone Vulnerabili ai Nitrati per l’azione 2);
legati a determinate caratteristiche del soggetto richiedente (es. il grado di professionalità del soggetto, investimenti presentati da soggetti collettivi o da giovani agricoltori);
connessi ai sistemi produttivi aziendali (es. aziende che praticano agricoltura biologica o agricoltura estensiva oppure allevamenti con carichi di bestiame entro determinate soglie); connessi alla dimensione economica delle operazioni (es. operazioni che rientrano entro determinate soglie di spesa ammissibile totale).
Aggregazione per filiere più forti
Un fondo da 2,5 milioni di euro è stato garantito per la costituzione di Organizzazioni di Produttori, iniziativa prevista dal Piano strategico della Pac 2023-2027 e volta a promuovere l’associazionismo tra i produttori agricoli e a potenziare la loro forza contrattuale nel mercato globale rispetto al altri partner commerciali. Il bando classificato come SRG02 ha la finalità di agevolare la costituzione di Organizzazioni di Produttori (Op) e Associazioni di Organizzazioni di Produttori (Aop). L’intervento è teso a migliorare la posizione degli agricoltori nella catena del valore e per favorire processi di aggregazione stabile degli operatori agricoli.
Il sostegno è erogato come aiuto forfettario annuale decrescente per un massimo di cinque anni, con percentuali che vanno dal 10% al 2% del valore della produzione commercializzata e con un pagamento massimo erogabile in una annualità che non può superare 100mila euro.
L’intervento punta alla promozione dell’associazionismo, potenziandone la portata e i possibili risultati, considerato che la Pac è stata progressivamente liberalizzata e i mercati agricoli dell’Ue sono stati aperti alla concorrenza globale.
In questo modo, si possono perseguire i seguenti obiettivi specifici:
- fronteggiare le limitate dimensioni economiche e strutturali delle aziende agricole e forestali;
- favorire l’aumento del valore delle produzioni commercializzate;
- migliorare l’integrazione delle aziende agricole nelle filiere agroalimentari;
- contribuire ad una più equa distribuzione del valore aggiunto;
- favorire strumenti di integrazione come le reti d’impresa.
L’aiuto quindi è concesso per finanziare la nuova costituzione di Op, Aop e organismi interprofessionali. La partecipazione all’intervento è subordinata alla presentazione di un Piano Aziendale da parte dei suddetti soggetti. Nel caso Op, Aop e organismi interprofessionali, già esistenti vanno ad introdurre una nuova attività in linea con gli obiettivi specifici previsti, l’aiuto è ugualmente concedibile.
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