Deminor, tra i principali operatori a livello internazionale nel settore del litigation funding, ha raccolto 100 milioni di euro, tra equity e debito senior, debito junior e finanziamento asset-backed, per accelerare la strategia di crescita della società e l’ampliamento del portafoglio di contenziosi nei principali mercati in cui opera: Europa Continentale (inclusa l’Italia, dove è presente con la controllata Deminor Italia, guidata da Giacomo Lorenzo), Regno Unito e Asia (si veda qui il comunicato stampa).
Nel dettaglio, Contingency Capital LLC di New York ha erogato una linea di credito secured da 72 milioni di euro, affiancato dal nuovo investitore Stalusa (family office belga) e dai precedenti investitori finance&invest.brussels sa (partecipata dal governo regionale di Bruxelles e da istituzioni finanziarie locali), Saffelberg Investments (fondo di private equity belga). Anche altri investitori esistenti e il management team di Deminor, hanno partecipato alla raccolta.
La raccolta segue il round da 40 milioni di euro del 2021, anche in quel caso un mix di equity e debito (si veda qui il comunicato stampa). La parte equity di quel round era stato sottoscritto sia dagli investitori esistenti sia da nuovi investitori, tra i quali appunto Saffelberg Investments e Finance&Invest Brussels, mentre la quota di debito era stata fornita da KBC Bank.
Negli ultimi anni, Deminor ha diversificato il proprio portafoglio sia per tipologia di controversie sia per ambito geografico. Inizialmente focalizzata su azioni risarcitorie in materia di strumenti finanziari promosse da investitori in Europa Continentale, oggi Deminor investe in un’ampia gamma di contenziosi, tra cui azioni di private enforcement antitrust, azioni collettive, contenziosi commerciali e arbitrati, nei tre mercati di riferimento: Europa Continentale, Regno Unito e Asia, con uffici a Bruxelles, Milano, Londra, Amburgo, New York, Hong Kong, Madrid, Stoccolma e Lussemburgo.
Attualmente la società è attiva in 47 procedimenti e ha investito complessivamente in 85 azioni legali incardinate in 23 diverse giurisdizioni. Tra i casi già definiti, il 78,8% si è concluso con successo per Deminor e i suoi clienti, a conferma della rigorosa selezione dei casi e dell’approccio prudente alla gestione del rischio.
Deminor si avvale inoltre di una piattaforma digitale proprietaria per la gestione di azioni collettive in ambiti quali il diritto dei mercati finanziari, il diritto della concorrenza e la tutela dei consumatori.
Oltre a sostenere contenziosi individuali, Deminor origina, struttura e supporta economicamente azioni collettive. Nel 2018 ha avuto un ruolo chiave in due dei più grandi accordi transattivi conclusi in Europa in ambito securities litigation: il caso Steinhoff del valore di 1,4 miliardi di euro, e il caso Fortis/Ageas del valore di 1,3 miliardi di euro.
Deminor ha inoltre appena ottenuto la certificazione “Certified B Corporation”, diventando il primo litigation funder al di fuori degli Stati Uniti ad aver conseguito tale riconoscimento. La certificazione attesta il rispetto di elevati standard in termini di impegno sociale e ambientale, trasparenza e accountability.
Fondata nel 1990 a Bruxelles, Deminor, acronimo per Défense des [actionnaires] Minoritaires, è il brand con cui è conosciuta Deminor Recovery Services (Luxembourg) sa, che aveva inizialmente avviato l’attività come consulente degli azionisti di minoranza di società quotate, in situazioni particolari come opa e casi difficili di corporate governance. E’ diventata nota in Italia nel 2003, quando la società è scesa in campo al fianco di alcuni grandi fondi pensione e fondi di investimento internazionali, azionisti di minoranza di Telecom Italia, per tentare di bloccare l’operazione di accorciamento della catena di controllo proposta allora da Marco Tronchetti Provera (si veda qui MF Milano Finanza), operazione di accorciamento che poi è comunque andata in porto. Nel 2005, invece, Deminor ha difeso con successo un gruppo di investitori istituzionali soci dell’allora Banca Popolare di Milano, con l’obiettivo di cambiare la struttura di governance della banca. Sempre quell’anno, poi, Deminor ha venduto le sue attività di corporate governance, voto e rating a Institutional Shareholder Services (ISS) e da allora si è invece concentrata sul litigation funding.
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