Dilazione debiti

Saldo e stralcio

 

Tech batte green, tra le priorità delle imprese italiane vince l’innovazione. Bergamo – Alessandria Today Italia News Media


Aruba, SIAV e EY: Tech batte green, tra le priorità delle imprese italiane vince l’innovazione L’89% delle aziende italiane ha già sfruttato incentivi pubblici come PNRR e Industria 4.0: i risultati della survey presentata durante il roadshow “ Disegnare l’impresa del futuro tra digitalizzazione, sostenibilità e performance ” di Aruba, Siav e EY  Bergamo, 26 maggio 2025 – Una fotografia eloquente delle priorità delle imprese italiane: quando si tratta di scegliere tra sostenibilità e innovazione, è la tecnologia a tagliare per prima il traguardo. Infatti, il 50% delle aziende italiane intervistate indica la tecnologia come la priorità principale, mentre solo il 5% vede la sostenibilità come l’aspetto più urgente. Un ulteriore 33% ritiene che green e tech procedano di pari passo. Questi dati evidenziano chiaramente come, nell’attuale contesto economico, le aziende siano più orientate verso soluzioni tecnologiche capaci di generare valore immediato e scalabile.  Si tratta di uno dei risultati chiave che emerge dalla survey condotta da Aruba, Siav ed EY in collaborazione con Sirmi su un campione di aziende medio grandi del Nord Italia, i cui risultati offrono una fotografia concreta e ricca di spunti sulle reali sfide che le aziende italiane stanno affrontando. L’indagine ha approfondito diversi aspetti legati alla trasformazione digitale e all’integrazione della sostenibilità nei processi aziendali, evidenziando le maggiori difficoltà percepite dagli operatori. Sul fronte della trasformazione digitale, la sfida principale è rappresentata dalla resistenza culturale e dalla difficoltà nel change management, indicata dal 54% delle aziende. Seguono le difficoltà nell’integrare nuove tecnologie con i sistemi esistenti, segnalate dal 40%, e le limitazioni di budget e accesso ai finanziamenti, citate dal 33%. Nonostante queste barriere, un dato importante è il massiccio ricorso a bandi e incentivi pubblici: l’89% delle aziende ha dichiarato di aver già utilizzato strumenti come PNRR o Industria 4.0. Per quanto riguarda l’integrazione della sostenibilità nei processi aziendali, le difficoltà principali incontrate sono la resistenza al cambiamento da parte del management o dei dipendenti, indicata dal 45%. Un altro ostacolo significativo è la mancanza di competenze e risorse dedicate alla sostenibilità, citata dal 32%. I costi elevati di adeguamento ai nuovi standard e normative rappresentano una difficoltà per il 31% degli intervistati, mentre una minoranza (9%) evidenzia l’incapacità di sfruttare i fondi a disposizione per portare avanti politiche ESG. Proprio in questo scenario sfidante, la tecnologia si conferma come alleato strategico per rendere la sostenibilità una leva concreta: quasi il 60% delle aziende dichiara di utilizzare almeno uno strumento tecnologico per supportare la gestione ESG, con una netta prevalenza delle piattaforme per la reportistica, utilizzate dal 78% di chi impiega questi strumenti. Immaginando una “maratona di innovazione”, le aziende identificano il loro punto di forza nella creatività nella risoluzione dei problemi, scelta dal 40%, seguita dalla velocità nel cogliere nuove opportunità tecnologiche (24%).  Come “compagni di viaggio” ideali per guidare l’azienda nel futuro digitale e sostenibile, la priorità va a un team di esperti in gestione del cambiamento organizzativo, indicato dal 55%, e a una consulenza strategica esperta in green-tech (35%). Questi dati suggeriscono che, oltre agli investimenti tecnologici, le aziende riconoscono la necessità di un forte supporto umano e strategico per navigare la complessità della trasformazione. Questi risultati, che delineano un quadro sfaccettato delle priorità, ambizioni e sfide delle aziende italiane nell’era della duplice transizione, sono stati presentati a corredo del roadshow “Disegnare l’impresa del futuro tra digitalizzazione, sostenibilità e performance”, il ciclo di eventi itineranti promosso da Aruba, EY e Siav appena volto a termine. Il roadshow, articolato in tre tappe con focus complementari, ha rappresentato un momento di confronto reale, offrendo a imprenditori, manager e professionisti una bussola strategica per navigare nella trasformazione digitale in ottica green-tech. Attraverso la voce delle aziende e dei professionisti intervenuti, è emerso chiaramente che la tecnologia non è fine a sé stessa, ma uno strumento fondamentale per fare impresa in modo più consapevole, responsabile e competitivo. “La trasformazione digitale non è più una scelta, ma una condizione necessaria per competere. Quello che oggi fa davvero la differenza è il modo in cui le imprese affrontano questa sfida: con visione, strumenti adeguati e partner capaci di coniugare tecnologia, sostenibilità e conoscenza del contesto normativo europeo. In Aruba crediamo che l’infrastruttura digitale sia la base su cui costruire un futuro più efficiente, sicuro e responsabile: per questo lavoriamo ogni giorno per mettere a disposizione del tessuto produttivo italiano soluzioni cloud e data center che abilitano non solo l’innovazione, ma anche una crescita sostenibile nel lungo periodo.” ha commentato Francesco Fontana, Enterprise Marketing and Alliance Director di Aruba. Per ulteriori informazioni: https://enterprise.aruba.it/  Aruba S.p.A. Aruba S.p.A. (www.aruba.it) fondata nel 1994, è il principale provider italiano di servizi cloud, data center, hosting, e-mail, registrazione domini e PEC. La società, con un capitale interamente italiano, conta 16 milioni di utenti e gestisce una vasta infrastruttura distribuita su 7 Data Center che ospita oltre 2,7 milioni di domini registrati, 9,8 milioni di caselle e-mail, 9 milioni di caselle PEC e migliaia di infrastrutture IT di clienti. Aruba PEC e Actalis sono le due Certification Authority del gruppo, accreditate presso AgID (Agenzia per l’Italia Digitale) per la fornitura di servizi qualificati. L’infrastruttura Aruba è inoltre qualificata da ACN per trattare i dati ordinari, critici e anche strategici della PA. In 30 anni di attività, Aruba ha sviluppato un’ampia esperienza nella progettazione e nella gestione di data center ad alta tecnologia, di proprietà e distribuiti su tutto il territorio italiano. Il più grande si trova a Ponte San Pietro (BG) ed è caratterizzato da infrastrutture e impianti green-by-design conformi ai più elevati standard di sicurezza del settore (Rating 4 ANSI/TIA-942, ISO 22237), a cui si aggiunge l’Hyper Cloud Data Center a Roma, che si estende in un’area di 74.000 m² presso il Tecnopolo Tiburtino e a pieno regime comprenderà 5 data center indipendenti. Aruba implementa soluzioni di efficienza energetica nei suoi data center, dimostrando il suo impegno per la sostenibilità e, inoltre, produce energia pulita attraverso impianti fotovoltaici e centrali idroelettriche. Il network delle infrastrutture si estende anche in Europa, con un data center di proprietà in Repubblica Ceca e strutture partner situate in Francia, Germania, Polonia e Regno Unito. Per ulteriori informazioni visita il sito https://www.aruba.it e i profili social FacebookX e Linkedin.  



Source link

Sconto crediti fiscali

Finanziamenti e contributi

 

***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****

Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link

Source link

Assistenza e consulenza

per acquisto in asta