Un partenariato strategico per colmare il digital divide, promuovere l’innovazione tecnologica e rafforzare lo sviluppo sostenibile. Sono questi gli obiettivi al centro della missione istituzionale in Kenya del Sottosegretario al Ministero delle Imprese e del Made in Italy, Fausta Bergamotto, accompagnata dall’ambasciatore d’Italia a Nairobi, Roberto Natali.
Durante la visita, Bergamotto ha incontrato Philip Thigo, Inviato speciale per la tecnologia del Presidente del Kenya, per discutere del ruolo cruciale che la collaborazione Italia-Kenya può avere nella digitalizzazione del continente africano. Un dialogo che si è inserito nel più ampio quadro del Piano Mattei per l’Africa e delle priorità della Presidenza italiana del G7, dove la diplomazia tecnologica assume un ruolo sempre più centrale.
L’AI Hub for Sustainable Development: il Kenya nella governance
Tra le principali novità annunciate, la nascita dell’AI Hub for Sustainable Development, una piattaforma multilaterale pensata per mettere in dialogo multinazionali occidentali e startup africane attive nell’intelligenza artificiale. Il centro, che sarà inaugurato il prossimo 20 giugno a Roma, sarà un nodo strategico dell’architettura di cooperazione tra Europa e Africa. Il Kenya è stato formalmente invitato a far parte della governance del nuovo hub, invito accolto positivamente dall’ambasciatore Thigo.
“Guardiamo al Kenya come a un partner di riferimento nel continente – ha dichiarato Bergamotto – con cui costruire soluzioni AI nei settori chiave dell’energia, dell’acqua, della sanità, dell’educazione e delle infrastrutture”.
Cos’è l’AI Hub for Sustainable Development
L’Intelligenza Artificiale (IA) è una forza trasformativa, capace di generare innumerevoli benefici in tutti i settori. Il suo futuro dipende da noi, dalle scelte che compiamo oggi per orientarla al servizio del bene pubblico. Tra queste scelte rientrano anche le espressioni artistiche che ispirano azione, creatività e una visione di futuro prospero.
L’AI Hub for Sustainable Development è una piattaforma collaborativa che accelera la crescita industriale sostenibile in Africa attraverso l’uso responsabile dell’IA. Co-progettato dal Ministero delle Imprese e del Made in Italy (MIMIT), dal Programma delle Nazioni Unite per lo Sviluppo (UNDP) e da partner africani, l’AI Hub concentra il proprio lavoro sul rafforzamento delle fondamenta degli ecosistemi locali di intelligenza artificiale.
Le priorità dell’AI Hub includono: migliorare l’accesso a dataset di alta qualità e pertinenti a livello locale, colmare il divario nelle competenze tecniche specialistiche, ridurre le barriere di accesso alla capacità di calcolo e creare un ambiente favorevole per ispirare e far crescere innovazioni ad alto impatto. In linea con il Piano Mattei per l’Africa, i settori prioritari sono energia, agricoltura, salute, acqua, istruzione e formazione, infrastrutture.
L’Africa ospita il 17% della popolazione ma solo l’1% dei data center
Bergamotto ha preso parte anche ai Compute Dialogue di Nairobi, forum multilaterale con aziende del settore tech per discutere di infrastrutture digitali e capacità computazionale. I dati emersi sono emblematici: solo il 5% dei data scientist africani ha accesso a risorse sufficienti per lavorare con soluzioni AI e l’intero continente, pur ospitando il 17% della popolazione mondiale, rappresenta solo l’1% della capacità globale dei data center.
“In Africa – ha sottolineato Bergamotto – è urgente ridurre il gap infrastrutturale. Il Kenya, grazie alla sua rete in crescita di data center e alla connettività via cavi sottomarini, ha tutte le carte in regola per diventare un Compute Hub regionale”.
Startup, ecosistemi e cooperazione: il modello E4Impact
La missione ha incluso anche una visita al centro di incubazione e accelerazione E4Impact, sostenuto dalla Cooperazione italiana e punto di riferimento per l’ecosistema imprenditoriale locale. Durante l’Ecosystem meeting, il Sottosegretario ha incontrato circa 20 startup kenyote, insieme ai rappresentanti delle associazioni ASSEK (Association of Start-up and SME Enablers of Kenya) e ACIH (Association of Country-Wide Innovation Hubs).
L’obiettivo: valorizzare il ruolo dell’Italia come partner industriale e tecnologico, favorendo una crescita imprenditoriale condivisa e sostenibile.
Visita al cantiere Icm e alla smart city di Konza
La missione si è conclusa con due tappe simboliche: una visita al cantiere del gruppo italiano Icm, attivo nella realizzazione di infrastrutture strategiche, e un sopralluogo alla smart city di Konza, uno dei progetti urbani più ambiziosi dell’Africa orientale. La città, concepita all’insegna della sostenibilità ambientale e dell’innovazione digitale, è anche un esempio concreto di come l’Italia possa contribuire alla progettazione di modelli di sviluppo urbano avanzati nel continente africano.
Verso una partnership strutturata con l’Africa
La missione di Bergamotto si inserisce nella strategia italiana di costruzione di partnership strutturate con l’Africa, basate su sviluppo condiviso, transizione tecnologica e crescita industriale. Il Piano Mattei, in questo contesto, non è solo un piano di cooperazione economica, ma anche una visione per un’integrazione digitale euro-africana, centrata su tecnologie emergenti, sostenibilità e valorizzazione dei talenti locali.
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