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CNA La Spezia si confronta sull’intelligenza artificiale durante l’assemblea elettiva


Di Martina Costa – Sfide globali, opportunità e ruolo delle imprese

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Si è tenuta nel pomeriggio di ieri presso l’Auditorium dell’Autorità di Sistema Portuale del Mar Ligure Orientale l’assemblea quadriennale elettiva di CNA La Spezia. Al centro dell’evento, un tema sempre più cruciale per l’economia e il lavoro: l’intelligenza artificiale e le sue implicazioni sul futuro del tessuto imprenditoriale e formativo.

L’iniziativa, organizzata con il sostegno dell’Autorità di Sistema Portuale, di Promostudi e Rina, ha visto la partecipazione di ospiti di rilievo come Francesco Profumo, professore emerito del Politecnico di Torino, Otello Gregorini, segretario nazionale CNA, e Ferruccio De Bortoli, giornalista e presidente della Fondazione Corriere della Sera, in qualità di moderatore.

Secondo i dati del Future of Jobs Report 2025 del World Economic Forum, il mondo è alle prese con la quarta rivoluzione industriale, destinata a trasformare radicalmente settori e professioni.

“Abbiamo ritenuto importantissimo ed estremamente attuale il tema dell’intelligenza artificiale. Ci sembra che apparentemente il tessuto produttivo non abbia ancora metabolizzato il tutto. Questa assemblea può aiutare tantissimo”, ha dichiarato Pasquale Cariulo, direttore CNA La Spezia, aprendo i lavori. Lo stesso ha poi toccato temi legati alla geopolitica e al contesto economico ma anche alla sostenibilità: “Oggi abbiamo trattato la comunicazione in modo del tutto digitale per evitare lo spreco di carta. La sostenibilità deve essere anche etica e sociale, non solo ambientale.”

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Anche il sindaco della Spezia, Pierluigi Peracchini, è intervenuto per sottolineare l’importanza del momento: “Questa è un’assemblea elettiva importante. Stiamo vivendo un cambiamento che ancora una volta questa città accetta come sfida. La nostra provincia è leader in tantissimi settori. È una sfida difficile da individuare, ma fare squadra è importante, soprattutto tra istituzioni e associazioni.”

Nel corso dell’assemblea privata, Davide Mazzola è stato rieletto presidente di CNA La Spezia. “La fase elettiva serve per fare un punto su ciò che è stato fatto e su ciò che si vuole cambiare. Importante rinnovarsi grazie alla presenza di imprenditori ed imprenditrici che all’interno dei nostri organismi, grazie alle loro idee e coerentemente con i tempi che stiamo vivendo, rispondono a tutte le necessità richieste. Nel breve periodo verranno introdotti nuovi dispositivi per implementare l’aiuto ai settori produttivi inalienabili e fondamentali come quelli del nostro territorio.”

“Importante parlare e aiutare le piccole imprese – ha proseguito – soprattutto per quanto riguarda la scrittura delle leggi. La nostra provincia, nello specifico, è in una posizione di grandissimo spicco per quanto riguarda la nautica, il turismo e la marina militare, ovviamente in termini di occupazione e rendimento.”

Un’attenzione speciale è rivolta anche ai giovani e alla formazione: “CNA della Spezia ha scelto di collaborare con Promostudi, Fondazione di partecipazione per la promozione degli studi universitari della Spezia, con l’obiettivo di poter dare ai giovani spezzini una nuova possibilità vista la cooperazione tra il polo universitario spezzino e le aziende territoriali che sono leader nel settore navale.”

È intervenuto anche Enrico Lupi, presidente della Camera di Commercio Riviere Liguria: “Vediamo lo sviluppo in maniera proattiva, collegiale. Stiamo parlando di settori in continua espansione in questo territorio importantissimo dal punto di vista economico. L’ossatura di essere artigiani è il ruolo degli uomini e delle donne che fanno impresa, fondamentale e di supporto alle nuove tecnologie.”

Ferruccio De Bortoli, giornalista e presidente della Fondazione Corriere della Sera, da moderatore, ha proposto un’analisi lucida e stimolante: “La sfida dell’AI va affrontata senza remore e senza paure. Viviamo in un Paese che ha timore del futuro, che cerca di esorcizzarlo. Noi, voi, non ci siamo mai fermati di fronte alle difficoltà. Ogni innovazione ha comportato un cambiamento in ambito del lavoro, creandone anche delle trasformazioni che devono essere viste come nuove opportunità.

L’AI ha già cambiato il mondo che ci sta intorno e noi dobbiamo essere protagonisti di questo cambiamento e non subirlo. Siamo fortunati di vivere una fase di grandi evoluzioni tecnologiche.”

Nel finale sono intervenuti Francesco Profumo e Otello Gregorini, offrendo due riflessioni complementari.

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Profumo ha esordito con un messaggio di fiducia: “Il nostro Paese è meglio di come viene rappresentato. L’AI è molto più distribuita di quanto non ci rendiamo conto. Basti pensare all’aggiornamento del nostro telefonino. Questo deve far accendere una grande consapevolezza. L’AI, che negli ultimi 4 anni è diventata più presente nel nostro lessico, ha già fatto dei piccoli passi. Noi abbiamo avuto nella storia la rivoluzione di Gutenberg: con l’invenzione della stampa si è aperta una novità enorme.

Oggi – ha proseguito Profumo – sulla rete si trova tutto, vero e non vero. Da una parte abbiamo una strada aperta. L’AI non creerà problemi di tipo economico. Dal punto di vista educativo abbiamo un problema semplice: noi proveniamo da un’istruzione di tipo trasmissivo, ora i nuovi modelli sono generativi. Dobbiamo imparare ad imparare – ha dichiarato il professore emerito del Politecnico di Torino.

Nella vita abbiamo bisogno più volte di disimparare certe cose per dare spazio ad altro, al nuovo. Questa modalità di educare le persone svela il vero tema. Se il nostro paese sarà in grado di approcciarsi ad una nuova modalità educativa, avremo dei grandi risultati”. 

Gregorini ha concluso con uno sguardo rivolto al presente e al futuro delle imprese: “Non dobbiamo approcciarci alle novità con paura e diffidenza. Noi siamo costantemente dentro al cambiamento. Abbiamo superato la sfida delle sfide con il Covid e se ci siamo riusciti, possiamo fare tutto.

Come in ogni contesto, ci sono opportunità e rischi, ma l’elemento di fondo è che alcune attività tenderanno a sparire e modificarsi – prosegue. – È una questione quotidiana, dobbiamo dare spazio non ad un problema bensì ad un’opportunità che può essere anche una risposta al grande tema della mancanza di forza lavoro. Siamo pronti e attenti per affrontare questa sfida.

L’impresa, l’unica cosa di cui non ha bisogno, è l’incertezza. È importante avere una linea politica chiara”. – Ha sottolineato Gregorini.

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