(Teleborsa) – Nel periodo 2000-2024 nel mercato italiano del private equity sono stati investiti 24,8 miliardi di euro in imprese operanti nei settori Made in Italy di Alimentare, Moda, Arredamento & Design e Cosmetica, una cifra che corrisponde al 23% del valore complessivo. È quanto emerge da un ricerca di AIFI (Associazione Italiana del Private Equity, Venture Capital e Private Debt), in collaborazione con Quadrivio & Pambianco, presentata presso il Ministero delle Imprese e del Made in Italy (MIMIT).
L’ammontare medio annuo nell’intero periodo risulta di poco inferiore al miliardo di euro, ma negli ultimi anni si è osservata una crescita significativa, tanto che nel solo periodo 2020-2024 sono stati destinati 8,8 miliardi di euro a tali imprese, con un picco raggiunto nel 2022 (2,6 miliardi), anno record per il private equity italiano, caratterizzato da numerose operazioni di elevato ammontare, mentre il 2024 si è caratterizzato come secondo miglior anno per ammontare investito, con 2,3 miliardi.
A livello di numero, nel periodo 2000-2024 gli investimenti realizzati nel Made in Italy sono stati 964, pari al 22% del totale, distribuiti su 611 operazioni. In media sono stati realizzati ogni anno 39 investimenti e 24 operazioni, anche in questo caso con una crescita nell’ultimo periodo, caratterizzato da una media di oltre 50 investimenti e 33 operazioni nell’arco temporale 2020-2024. Complessivamente le società oggetto di investimento sono state 485.
“Si potrebbe fare molto di più se ci fosse una maggiore azione condivisa tra operatori, istituzioni e governo per spingere l’attività così da moltiplicare le iniziative sul tessuto imprenditoriale – dichiara Innocenzo Cipolletta, presidente di AIFI – I dati dimostrano con chiarezza come il contributo del private capital vada ben oltre l’apporto finanziario. Le aziende supportate crescono in modo significativo, infatti, tra il 2020 e il 2024 i valori mediani mostrano un aumento del fatturato del 34% mentre l’occupazione cresce del 40%. A questi risultati si aggiungono benefici strutturali, come l’accesso a competenze manageriali, l’innovazione, l’internazionalizzazione e il ricambio generazionale, fondamentali per rafforzare la competitività delle nostre PMI”.
Alimentare
Nel periodo 2000-2024, nel comparto alimentare sono stati investiti 8,6 miliardi di euro, pari al 35% delle risorse allocate nel Made in Italy. Il settore si posiziona al primo posto per numero con 366 investimenti realizzati su 236 operazioni. Le aziende analizzate mostrano un impatto economico positivo, con una crescita mediana del fatturato del 47% e un incremento del numero di dipendenti pari al 37%.
Moda
Nel settore della moda, tra il 2000 e il 2024, sono stati investiti 10,7 miliardi di euro, posizionandolo al primo posto tra i settori per ammontare investito (43% del totale investito nel Made in Italy). Si contano 351 investimenti distribuiti su 214 operazioni, che ne fanno il secondo comparto per numero di investimenti. Le aziende del settore hanno registrato un aumento mediano del fatturato del 64% e una crescita dei dipendenti pari al 44%.
Arredamento & Design
Nel comparto dell’arredamento nel periodo 2000-2024, sono stati investiti 3,7 miliardi di euro di investimenti, pari al 15% del totale investito nel Made in Italy. Con 159 investimenti realizzati su 106 operazioni, il settore si colloca al terzo posto per numero di investimenti. Le aziende analizzate hanno evidenziato una crescita mediana del fatturato del 61% e un incremento del numero di dipendenti del 32%.
Cosmetica
Nel comparto della cosmetica, dal 2000 al 2024, sono stati investiti 1,8 miliardi di euro, rappresentanti il 7% delle risorse investite nel Made in Italy. Complessivamente sono stati realizzati 88 investimenti distribuiti su 55 operazioni. Le imprese hanno mostrato un impatto
economico positivo, con un aumento mediano del fatturato del 97% e una crescita dei dipendenti pari al 24%.
(Foto: Towfiqu barbhuiya on Unsplash)
***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****
Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link