Rafforzare la cooperazione internazionale, sviluppare nuove sinergie e tutelare la competitività dell’industria spaziale attraverso la futura legge europea sullo Spazio, che dovrà bilanciare gli interessi di tutti gli Stati membri.
Questi i temi al centro del colloquio tra il ministro delle Imprese e del Made in Italy e autorità delegata alle politiche spaziali e aerospaziali, Adolfo Urso, e il vicepresidente della Commissione Ue e Commissario europeo per la Difesa e lo Spazio, Andrius Kubilius, nell’incontro bilaterale che hanno avuto a margine dell’importante visita che li ha visti insieme in tre siti cruciali per la sfida spaziale europea.
Da Roma al Fucino
Urso e Kubilius hanno visitato le eccellenze dell’Italia spaziale rappresentate da Leonardo, e dalle sue società controllate e partecipate, e da Avio: prima il centro integrazione satelliti di Thales Alenia Space di Roma, insieme al presidente della Regione Lazio Francesco Rocca; poi il Centro Spaziale del Fucino di Telespazio, accolti dal presidente della Regione Abruzzo Marco Marsilio. Infine, la sede di Avio a Colleferro.
Italia protagonista
“L’Italia è una grande potenza nella space economy con imprese protagoniste nella sfida spaziale dell’Unione europea. La sua filiera d’eccellenza comprende i lanciatori Vega-C di Avio, i satelliti di Thales Alenia Space, fino al controllo dei dati sull’osservazione della Terra, gestito dal sito strategico di Telespazio del Fucino”, ha dichiarato il ministro Urso.
Space factories
“Il vicepresidente Kubilius ha potuto constatare di persona come l’Italia abbia saputo impiegare efficacemente le risorse del Pnrr nella realizzazione delle quattro space factories presenti nel nostro Paese, nel Lazio, in Piemonte, in Lombardia e in Puglia – ha aggiunto Urso -. Ha inoltre approfondito le capacità produttive di Thales Alenia Space, leader nei satelliti per l’orbita bassa e lo spazio profondo, e le potenzialità del Teleporto del Fucino, in Abruzzo, che ospiterà uno dei centri di controllo della costellazione europea Iris 2”.
Filiera spaziale
Nel corso dell’incontro, che fa seguito al bilaterale tra Urso e Kubilius dello scorso gennaio a Strasburgo, il ministro ha ribadito l’impegno del Governo italiano nel sostenere e promuovere la filiera spaziale, un’eccellenza a livello globale. Un impegno che si fonda sulla sempre più stretta collaborazione con l’Ue e l’Esa, per raggiungere traguardi ancora più ambiziosi.
Autonomia spaziale
“La visita del vicepresidente Kubilius conferma quanto importante sia l’Italia nei progetti europei proprio in questo che il Commissario ha definito ‘il secolo dello Spazio’ – ha spiegato Urso -. L’obiettivo è garantire all’Europa un accesso autonomo allo Spazio, grazie ai programmi Avio e Ariane. È lo stesso approccio che vogliamo adottare anche per il completamento delle costellazioni europee, in particolare Iris 2, così come per le costellazioni satellitari nazionali, previste nel programma del nostro governo”.
Polo strategico
Urso e Kubilius hanno visitato il centro integrazione satelliti di Thales Alenia Space (joint venture Thales e Leonardo) di via Tiburtina a Roma, polo strategico per la capacità produttiva italiana nei sistemi satellitari, nelle telecomunicazioni e nell’osservazione della Terra.
Qui sono integrate le componenti necessarie alla realizzazione di satelliti di piccole e medie dimensioni per programmi nazionali ed europei, come Galileo e Cosmo-SkyMed di seconda generazione, i satelliti del programma Irire e il terzo satellite per la Difesa, Sicral.
Vista al Fucino
Urso e Kubilius hanno quindi raggiunto il Centro Spaziale del Fucino di Telespazio (joint venture tra Leonardo e Thales), il primo e più importante “teleporto” al mondo per usi civili, dove si svolgono attività di controllo in orbita dei satelliti, servizi di telecomunicazioni e televisivi su scala globale. Infine, Urso e Kubilius hanno visitato la sede di Avio a Colleferro, nel Lazio.
La legge italiana
“La space economy è centrale per l’economia italiana: con questa consapevolezza un anno fa abbiamo avviato l’iter per la prima legge italiana sullo Spazio”, ha ricordato Urso, sottolineando la necessità di una proposta normativa condivisa tra gli Stati membri dell’Ue per la futura legislazione spaziale europea.
Sicurezza a bassa latenza
“L’Italia ha elaborato un non-paper con Germania e Repubblica Slovacca – ha spiegato il ministro – per indirizzare l’Ue in questo. La legge dovrà riflettere gli interessi dell’Unione, bilanciare i ruoli pubblici e privati, promuovere il settore spaziale europeo salvaguardando la competitività industriale e puntare all’autonomia strategica. Infine, dobbiamo garantire insieme un sistema di comunicazioni satellitari sicure, resilienti e a bassa latenza, fondamentali per Difesa, istituzioni e servizi pubblici nella nostra casa comune europea”.
***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****
Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link