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Azioni singole vs ETF: quale scegliere nel 2025?

Per iniziare a investire, spesso sentiamo una domanda molto frequente: meglio le azioni singole o gli ETF? Parliamo di una scelta molto precisa che coinvolge la selezione e la creazione di un portafoglio basato su azioni singole (o individual stocks) e ETF.

E’ una decisione da non sottovalutare perché influenzerà inevitabilmente i rendimenti del tuo portafoglio. Inoltre determina anche quanto sarà complesso gestirlo.

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Ovviamente una non esclude l’altra. Anzi un buon portafoglio bilanciato dovrebbe includere una quota di azioni, ETF, obbligazioni e anche commodities.

A differenza dell’acquisto di una singola azione, gli ETF offrono l’opportunità di investire in una paniere o un insieme di società contemporaneamente.

Le azioni rappresentano,infatti, quote di proprietà di una singola azienda. Esponendoti all’andamento di quell’azione significa che credi in quella azienda o all’opposto vuoi speculare al ribasso su un andamento negativo.

Puntando su ETF, invece, stai scegliendo di utilizzare strumenti di investimento passivo che replicano l’andamento di un indice, un settore o un paniere di titoli.

Qual è meglio quindi tra azioni ed ETF? Cerchiamo di capirlo in questa guida.

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Scalable Capital è una delle piattaforme più interessanti per investire sugli ETF grazie all’ampia offerta e alle condizioni vantaggiose.

Oltre 1700 ETF sono disponibili sulla piattaforma Scalable Capital, coprendo tutte le principali asset class e aree geografiche. Si spazia da ETF azionari sui mercati globali a obbligazionari con diverse tipologie di emittenti e scadenze.

Scalable Capital offre anche molti ETF a commissioni zero, permettendo di contenere i costi di negoziazione.

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Azioni singole vs ETF

Cosa sono le azioni singole e come funzionano

Le azioni singole rappresentano quote di proprietà di società che sono quotate in Borsa. Come investitore partecipi direttamente all vita di quella specifica azienda. Quando acquisti un’azione, quindi, diventi “azionista” e hai anche diritti specifici.

E’ questa la differenza con prodotti “derivati” come ad esempio i CFD, che ti permettono di fare trading sul prezzo ma non di diventare azionisti.

Il valore di un’azione è regolato dalla classica legge della domanda e offerta. Se qualcuno vuole acquistare il prezzo salirà, altrimenti scenderà se tutti vendono. Ma non solo. Bisogna anche considerare i dati fondamentali come le prospettive di crescita di quell’azienda, i bilanci ed il contesto economico in cui si muove.

Esistono principalmente azioni ordinarie, che danno diritti di voto e dividendi, e azioni privilegiate, con dividendo fisso prioritario ma con diritti di voto più limitato.

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Come saprai già se segui i nostri canali per investire in azioni hai bisogno di un conto titoli presso intermediari autorizzati (banche, SIM, broker online) per inserire gli ordini di acquisto o vendita durante le sessioni di trading.

Le azioni si possono anche dividere per marke cap. La capitalizzazione di mercato (vale per ogni tipo di strumento) si calcola moltiplicando prezzo per le azioni in circolazione (supply).

Possiamo classificarle quindi in aziende large cap (sopra 10 miliardi), mid cap (2-10 miliardi) e small cap (sotto 2 miliardi).

L’andamento dei prezzi riflette le aspettative degli investitori, ma può essere influenzato anche da fattori fattori comportamentali e speculativi. Questo crea che opportunità per gli investitori esperti.

Proprietà, diritti e rendimenti “potenziali”

Quando acquisti un’azione, diventi a tutti gli effetti un “azionista” dell’impresa. Questa posizione ti da una serie di diritti giuridici ed economici regolamentati dalle normative di mercato e dallo statuto societario.

Tra i principali, trovi il diritto di voto nelle assemblee, attraverso cui puoi influenzare le decisioni strategiche della società.

A livello economico, il diritto più importante è quello alla partecipazione agli utili, e quindi hai diritto ai dividendi. Questi possono essere fissi o variabili, a seconda delle politiche aziendali e della capacità dell’impresa di generare cassa. Alcune aziende distribuiscono dividendi regolari, mentre altre reinvestono gli utili direttamente in aziende.

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Per quanto riguarda il rendimento potenziale abbiamo due componenti: il capital gain (cioè l’incremento del valore dell’azione rispetto al prezzo di acquisto) e i dividendi.

Storicamente, e sottolineo storicamente il mercato azionario ha offerto rendimenti superiori ad altre asset class nel lungo termine, ma con una maggiore volatilità.

Devi poi considerare l’effetto compounding: reinvestendo i dividendi, puoi beneficiare dell’effetto dell’interesse composto, che amplifica la crescita del capitale nel tempo. Se investi nel lungo periodo devi considerare questa strategia.

Considera quindi le azioni “singole” se sei un investitore attiva che controlla l’andamento dei mercati ed i dati perché queste possono offrire una ottima opportunità per far crescere il patrimonio.

Volatilità e rischio d’impresa

Le azioni singole sono soggette a volatilità elevata, in quanto il prezzo può essere “sensibili” a fattori esterni o interni all’azienda. Questa volatilità può tradursi in movimenti di prezzo anche violenti bel breve termine.

Uno dei rischi principali legati alle azioni singole è il rischio specifico per quella determinata aziende. Capirai che a differenza di un rischio più “sistemico”, che colpisce l’intero mercato e non può essere eliminato, il rischio individuale è legato a eventi che riguardano unicamente la singola azienda. Che succede se non fa utili? O se fallisce?

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Come si fa a ridurre questo rischio? Una strategia possibile è quella della diversificazione, ma quando investi in azioni singole, questa dipende dalla tua capacità di selezionare più titoli in settori e aree geografiche diverse. Se il tuo portafoglio comprende poche aziende, sei maggiormente esposto alle loro dinamiche individuali.

Fai poi attenzione agli appuntamenti economici, cioè quando vengono annunciati i bilanci o ci sono eventi straordinari (es: aumento di capitale), perché possono amplificare la volatilità.

In questi casi, i mercati possono reagire con forza, sia al rialzo che al ribasso.

Come funziona l’acquisto di azioni

Acquistare azioni è una delle operazioni fondamentali per chi vuole investire. Ma da dove si parte? Vediamo come avviene il processo di acquisto, più in generale di compravendita.

Come funziona l'acquisto di azioniCome funziona l'acquisto di azioni

Per iniziare a comprare e vendere azioni devi:

  • Aprire un conto titoli, collegato al tuo conto corrente
  • Accedere a una piattaforma di trading abilitata (banca o broker online)
  • Versare il capitale disponibile da investire

La piattaforma ha tutti gli elementi necessari per poter operare sul mercato, visualizzare in tempo reale l’andamento e le quotazioni dei vari strumenti, inserire ordini di acquisto o vendita, consultare le notizie.

Puoi inserire diversi tipi di ordine:

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  • A mercato: acquisto immediato al miglior prezzo disponibile
  • Limitato: eseguito solo se il prezzo raggiunge un livello da te scelto
  • Stop: si attiva al superamento di una soglia predefinita

Dopo la conferma dell’ordine, le azioni vengono accreditate sul tuo conto titoli.

Costi da considerare:

  • Commissioni di intermediazione (variano per piattaforma)
  • Tassazione su eventuali plusvalenze realizzate alla vendita

Non sai da dove partire? Ecco alcune piattaforma che ti permettono di investire in azioni in modo regolamentato

Cosa sono gli ETF e come funzionano

Gli ETF (Exchange Traded Fund) sono una delle soluzioni preferite per investire sui mercati.

Possiamo vederli come delle soluzioni “ibride” a metà tra azioni e fondi comuni. Questo li rende adatti praticamente a tutti, sia agli investitori principianti che ai professionisti.

ETF è l’acronimo di Exchange Traded Funds, e significa letteralmente fondo negoziato in borsa. Sono strumenti che replicano passivamente l’andamento di indici azionari, obbligazionari o di altre attività finanziarie.

Il loro vantaggio è la diversificazione ed il fatto di avere costi di gestione molto contenuti, cosa che li rende ideali anche per chi non ha capitali elevatissimi.

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A differenza dei fondi a gestione attiva, gestiti da persone(fund manager) che selezionano i titoli cercando di battere il benchmark, gli ETF non vogliono sovraperformare ma vogliono semplicemente a replicare l’indice sottostante.

E’ per questo motivo che le commissioni sono decisamente più basse.

Gli ETF possono contenere al loro interno azioni, obbligazioni, materie prime o criptovalute. Esistono ETF su indici azionari globali come MSCI World o S&P 500, su obbligazioni governative e corporate, su materie prime come petrolio e oro.

Alcuni replicano l’andamento di interi mercati, altri si focalizzano su specifici settori o tematiche di investimento come ad esempio gli ETP crypto (fondi che replicano l’andamento di criptovalute specifiche).

Se sei alle prime armi e vuoi sapete come funzionano gli ETF puoi consultare questo video di approfondimento che trovi sul nostro canale:

Cosa sono gli ETF?

Gli ETF, acronimo di Exchange Traded Funds, sono strumenti di investimento o fondi negoziati in Borsa che permettono di ottenere un’esposizione diversificata…

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Cosa sono gli ETF?Cosa sono gli ETF?

The video was uploaded on 19/7/2023.

You can view the video here.

The video lasts for 22 minutes and 52 seconds.

Tipologie di ETF

In base alla strategia di investimento possiamo dividere gli ETF in alcune categorie:

  • ETF ad accumulazione: i profitti non vengono distribuiti agli investitori ma reinvestiti nel fondo, incrementandone il patrimonio. Questo potenzia l’effetto dell’interesse composto nel lungo termine.
  • ETF a distribuzione: i profiti come dividendi o cedole vengono periodicamente distribuiti agli investitori dell’ETF sotto forma di dividendi. Questo tipo di ETF è utile per chi desidera flussi di cassa periodici.
  • ETF tematici: replicano indici specializzati su specifici settori, come tecnologia, energia o finance, o su particolari temi di investimento, come intelligenza artificiale, robotica e così via.
  • ETF a leva: mirano a ottenere rendimenti giornalieri multipli rispetto all’indice replicato. Ad esempio, un ETF a leva 3x punta a triplicare i guadagni giornalieri dell’indice di riferimento ma può anche amplificare le perdite.
  • ETF inversi: salgono di valore quando l’indice scende e viceversa. Permettono di speculare al ribasso o di proteggere il portafoglio da forti cali.

Vantaggi: diversificazione e riduzione del rischio

Uno dei principali vantaggi deli ETF rispetto alle azioni individuali è la diversificazione. Basta una sola quota di ETF, per avere esposizione a centinaia o persino migliaia di titoli diversi.

Diversificazione che si traduce in una maggiore stabilità del portafoglio. Quando un titolo in portafoglio performa male, è probabile che altri possano compensare le perdite. Questo equilibrio è essenziale per gestire la volatilità e affrontare periodi di mercato instabili.

Anche se un’azienda dovesse fallire, l’ETF è pronto a sostituirla con altri titoli.

Ad esempio, investendo in un ETF che replica l’indice MSCI World, hai accesso a più di 1.500 titoli azionari distribuiti in oltre 20 Paesi sviluppati.

Inoltre, per come è fatto un ETF ti consente di diversificare non solo per asset class, ma anche per:

  • Area geografica (USA, Europa, Asia, Paesi emergenti)
  • Settore economico (finanza, tecnologia, sanità, energia)
  • Durata e rischio delle obbligazioni (rating, scadenze)
  • Strategie alternative (value, growth, ecc)

Puoi quindi costruire un portafoglio personalizzato, ottimizzando il rapporto rischio/rendimento a seconda delle tue esigenze personali.

La diversificazione con gli ETF può aiutarti anche a gestire meglio le emozioni. In più ti abitui anche a investire regolarmente.

Se punti quindi all’efficienza devi considerare gli ETF per il tuo portafoglio.

Come funziona l’acquisto di ETF

Per iniziare a investire in ETF, devi prima come prima cosa aprire un conto e puoi usare la tua banca o uno dei broker online che trovi sul web. E’ un conto “titoli” che ti permette di accedere ai mercati, inserire ordini di acquisto o vendita e gestire il tuo portafoglio, compresi gli ETF.

Come funziona acquisto ETFCome funziona acquisto ETF

Una volta attivato il conto, potrai utilizzare la piattaforma di trading integrata che ti permette di visualizzare in tempo reale:

  • L’andamento dell’ETF (prezzo bid/ask)
  • La composizione dell’indice replicato
  • I principali dati tecnici e fondamentali (volumi, TER, benchmark, tracking error)
  • Il grafico storico dei prezzi

L’acquisto si effettua inserendo un ordine di compravendita, esattamente come faresti con una singola azione. Gli ordini possono essere:

  • A mercato: acquisto immediato al prezzo corrente
  • Limitato: acquisto solo se il prezzo raggiunge o scende sotto il livello desiderato
  • Stop: attivato quando il prezzo supera una determinata soglia

Dopo l’acquisto, le quote o shares dell’ETF vengono registrate sul tuo conto, dove resteranno finché non deciderai di venderle.

Gli ETF sono quotati in tempo reale e puoi venderli in qualsiasi momento durante l’orario di contrattazione della borsa in cui sono listati (come Borsa Italiana, Xetra, Euronext, NYSE).

Costi che devi sostenere:

  • TER: costo di gestione dell’ETF
  • Commissioni di acquisto e vendita applicate dal tuo broker
  • Eventuali spread, ovvero la differenza tra prezzo di acquisto e vendita
  • Costi valutari, se l’ETF è denominato in una valuta diversa dall’euro

In base alla politica di distribuzione dei dividendi, gli ETF si dividono in:

  • ETF a distribuzione: ti riconoscono i dividendi/cedole periodicamente
  • ETF ad accumulazione: reinvestono automaticamente i proventi nel fondo

E poi fai attenzioneallafiscalità. Gli ETF armonizzati UCITS (quelli domiciliati nell’UE) godono di un trattamento fiscale favorevole in Italia:

  • Le plusvalenze sono tassate al 26%
  • Le minusvalenze sono compensabili per 4 anni
  • I dividendi sono anch’essi tassati al 26%

Non sai da dove partire? Ecco alcune piattaforma che ti permettono di investire in ETF in modo regolamentato

Differenze principali tra azioni ed ETF

Cerchiamo di capire quali sono le differenze fondamentali. Entrambi gli strumenti offrono accesso ai mercati, ma le modalità sono diverse

A seconda dei tuoi obiettivi o del tuo profilo di rischio puoi scegliere azioni o ETF o perché no entrambi.

Rendimenti e rischi

Uno delle principali differenza sta nel rapporto rischio / rendimanti,

Quando investi in una singola azione punti su quella società. Se questa registra una performance eccezionale, il tuo investimento potrebbe ti può far guadagnare.

Chi ha investito, per esempio su Amazon o su Nvidia nei primi anni ha sicuramente fatto profitti enormi. Se però quell’azienda va male, il titolo può crollare in Borsa portandoti a perdite consistenti. Quindi investire in una azione individuale ha un rischio molto alto.

Con le azioni l’investitore ha pieno controllo sulle scelte di portafoglio e può personalizzare gli investimenti. Con gli ETF bisogna accettare i titoli preselezionati che compongono l’indice replicato.

Gli ETF, quindi, riducono drasticamente i potenziali rischi grazie alla diversificazione. Replicando un intero indice o un paniere di titoli, distribuiscono la tua esposizione su più aziende e non su un’unica.

Se una azienda va male, il suo impatto sul fondo sarà marginale a livello di rendimenti. Ovviamente anche il potenziale di rendimento è mediamente più contenuto rispetto a un investimento in singoli. Gli ETF sono infatti stati progettati per per replicare un mercato, non per batterlo.

Infine possiamo identificare una ulteriore differenza di rendimento. Le azioni distribuiscono dividendi, tipicamente più alti rispetto agli ETF. Gli ETF invece hanno costi di gestione molto contenuti grazie alla gestione passiva.

Diversificazione

La seconda differenza sta nella diversificazione, una delle più importanti.

Se acquisti un’azione, il tuo portafoglio è esposato ad un’unica società. Questo significa “dipendere da un singolo modello di business, da una sola governance, da un solo settore (quello legato a quella azienda) con tutti i rischi del caso.

Gli ETF, invece, ti offrono diversificazione praticamente istantanea, anche con piccoli capitali. Facciamo un esempio. Se compri un ETF su un indice come l’MSCI World ti esponi automaticamente a oltre 1.500 società nei principali Paesi sviluppati.

Quindi con una singola operazione stai investendo su tutti i mercati globali.

Ecco alcuni esempi pratici di diversificazione tramite ETF:

  • ETF su indici globali (MSCI World, FTSE All-World)
  • ETF su aree geografiche (S&P 500 per USA, STOXX Europe 600 per Europa)
  • ETF settoriali (tecnologia, energia, sanità)
  • ETF tematici (intelligenza artificiale, ESG, smart mobility)
  • ETF obbligazionari o multi-asset

E’ quindi fondamentale per costruire un portafoglio diversificato e bilanciato.

Costi e tassazione

Altra differenza tra azioni ed ETF sta nei costi e nelle imposte.

Con le azioni singole, paghi una commissione per ogni operazione di acquisto e vendita. Se acquisti con molta frequenza le azioni individuali assicurati di scegliere un broker con commissioni basse.

Le azioni sono, quindi, più adatte a chi fa poche operazioni mirate.

Gli ETF hanno dei costi che includono principalmente il TER (Total Expense Ratio) ovvero la commissione annuale per la gestione del fondo. Parliamo di costi contenuti (in media tra lo 0,07% e lo 0,50%), ma che possono incidere nel lungo termine. E poi devi considerare anche lo spread, che rappresenta un costo implicito. Di solito lo troviamo già all’interno del prezzo dello strumento.

Cambiano anche le tasse. Sul piano fiscale, in Italia sia le azioni che gli ETF sono soggetti alla tassazione del 26% sulle plusvalenze. Tuttavia, se acquisti ETF ad accumulazione, puoi sfruttare meglio il potere dell’interesse composto, mentre con quelli a distribuzione devi pagare le tasse ogni volta che ricevi un dividendo.

Gli ETF inoltre si integrano perfettamente alle strategie passive, come i piani di accumulo (PAC).

Se hai poco tempo da dedicare al portafoglio, gli ETF sono sicuramente più efficienti.

Vantaggi e svantaggi: confronto tra azioni e ETF

Cerchiamo di capire allora quali sono vantaggi e svantaggi dei singoli strumenti per capire come rispondere ad una domanda: quando conviene comprare azioni e quando ETF?

Per fare un confronto completo abbiamo preso in esame

In questo confronto, prenderemo in esame quattro aspetti fondamentali: rendimento potenziale, gestione del rischio, flessibilità operativa e complessità gestionale.

Azioni: vantaggi e svantaggi dell’investimento diretto

Le azioni rappresentano una forma diretta di partecipazione al capitale di un’azienda. Investire in azioni singole ti consente di personalizzare completamente il portafoglio, selezionando tu in prima persona i titoli in base alla tua visione del mercato e alle tue convinzioni.

Vantaggi principali delle azioni:

  • Controllo e personalizzazione: puoi decidere esattamente in quali aziende investire, secondo i tuoi criteri. Se hai competenze di analisi fondamentale, puoi selezionare titoli sottovalutati o con forte potenziale di crescita.
  • Rendimento potenzialmente elevato: una singola azione può offrire performance molto superiori al mercato generale. È il caso delle cosiddette azioni growth
  • Dividendi: molte aziende distribuiscono utili periodici. Questo può offrire una fonte di reddito regolare.
  • Accesso a benefici societari: diritto di voto, priorità in operazioni straordinarie (es. aumenti di capitale), partecipazione diretta alla governance aziendale.

Svantaggi principali:

  • Rischi elevati: investendo in poche azioni sei esposto a eventi negativi legati a una singola impresa. Anche aziende solide possono affrontare crisi o fare annate in cui non fanno utili
  • Mancanza di diversificazione: per costruire un portafoglio bilanciato servono molti titoli, questo richiede capitali elevati ma sopratutto competenze. Non è facile scegliere.
  • Maggiore impegno: devi monitorare costantemente i dati aziendali, le trimestrali, le dinamiche settoriali e macroeconomiche. Devi comunque starci dietro
  • Volatilità: i titoli singoli possono registrare oscillazioni giornaliere significative, anche per notizie che non ri sembrano importante..

Come avrai capit, le azioni sono adatte se sei un investitore attivo, con tempo, competenze e propensione al rischio, interessato a costruire un portafoglio in base alle tue competenze.

ETF: vantaggi e svantaggi dell’investimento passivo

Andiamo ora a fare la stessa analisi vista per le azioni con gli ETF.

Vantaggi principali degli ETF:

  • Diversificazione automatica: investendo in un ETF su un indice globale o settoriale, ottieni immediatamente una copertura su decine o centinaia di titoli, riducendo i rischi legati alle singole azioni.
  • Costi contenuti: i costi di gestione (TER) sono generalmente molto bassi rispetto ai fondi attivi o a un portafoglio costruito con tante azioni singole.
  • Liquidità e trasparenza: gli ETF sono quotati in borsa, puoi acquistarli e venderli in tempo reale durante gli orari di mercato. La composizione del fondo è pubblica e aggiornata. E la trovi sia sul broker che sui portali specializzati
  • Efficienza fiscale: gli ETF armonizzati (UCITS) godono di una fiscalità chiara e vantaggiosa. Sfrutta poi l’interesse composto per gli ETF ad accumulazione.
  • Ideale per strategie passive: usa un piano di accumulo (PAC), che ti consente di investire a cadenza regolare riducendo l’impatto della volatilità.

Svantaggi principali:

  • Rendimento limitato al benchmark: un ETF non vuole “battere il mercato”, ma vuole semplicemente replicarlo. Quindi il rendimento, anche se storicamente alto, è limitato a quello dell’indice che replica.
  • Minor controllo sulla composizione: non puoi intervenire sui titoli inclusi nell’ETF. Anche aziende poco etiche o con bilanci deboli possono far parte dell’indice. Quando compri un ETF, l’emittente sceglie quali titoli inserire e quali no
  • Effetti di sovrapposizione: se usi più ETF tematici o settoriali, potresti ritrovarti con esposizioni sovrapposte sugli stessi titoli (es. Apple o i titoli tecnologici sono presento in diversi indici). Anche per aree geografiche puoi avere soprapposizioni.
  • Tracking error e rischio di replica: in alcuni casi, l’ETF può non replicare perfettamente l’indice, per via di costi, volatilità o scelte gestionali (soprattutto negli ETF a replica sintetica).

Ricapitolando, se cerchi una strategia a basso costo e flessibile allora devi considerare gli ETF. Non c’è bisogno di competenze avanzate per comprarli. Sono, infatti, strumenti adatti per investitori con un approccio passivo o per chi vuole creare un portafoglio da far crescere nel lungo termine (10-20 anni).

Riepilogo – Azioni vs ETF

CaratteristicaAzioni SingoleETF
Tipo di investimentoPartecipazione diretta in singole aziendeReplica di un indice/paniere
Rendimento potenzialeElevato, ma concentrato e volatileMediamente stabile, in linea con il mercato
Rischio specificoAlto, legato alla singola aziendaBasso, distribuito tra molti titoli
DiversificazioneLimitata, richiede molti titoliAutomatica e immediata
GestioneAttiva, richiede analisi e monitoraggioPassiva, adatta anche a principianti
CostiCommissioni per ogni operazioneTER annuale + eventuali costi di negoziazione
LiquiditàElevata per titoli principaliElevata, quotati in tempo reale
Accesso a dividendiDiretto, in base alla politica aziendaleVaria (accumulazione o distribuzione)
Fiscalità26% su capital gain, tassazione su dividendiIdem, con vantaggi su ETF armonizzati
Strategia ottimaleStock picking, approccio attivoAccumulo, diversificazione, lungo termine

Dopo questo mega confronto spero di essere riuscito a capire meglio come orientarti e scegliere lo strumento più adatto al tuo stile di investimento.

Azioni vs ETF: le domande più frequenti (FAQ)

Meglio investire in azioni singole o ETF?

Dipende dal tuo profilo: le azioni offrono maggiore controllo e rendimento potenziale, gli ETF garantiscono diversificazione e minori rischi.

Gli ETF sono più sicuri delle azioni?

Gli ETF riducono il rischio specifico grazie alla diversificazione, ma restano esposti alla volatilità del mercato in cui investono.

Posso combinare azioni e ETF nello stesso portafoglio?

Sì, è una strategia comune per bilanciare crescita e stabilità, sfruttando i punti di forza di entrambi gli strumenti.

Considerazioni finali

La scelta tra azioni singole vs ETF spetta come sempre a te. Come avrai capito non esiste una risposta univoca a questa domanda.

Se sei un investitore principiante o hai bisogno di tempo per analizzare e gestire il portafoglio allora puoi puntare sull’efficienza degli ETF. Sono efficienti, hanno costi bassi e consentono di diversificare

Se sei, invece, un investitore più esperto e più “attivo” e vuoi selezionare le azioni personalmente allora puoi puntare sui titoli singoli. Questo a patto di accettare richi maggiori per ottenere per rendimenti maggiori

C’è anche una terza scelta. Puoi puntare su una strategia mista che combina la stabilità e diversificazione degli ETF con le opportunità di rendimento delle azioni singole. In questo modo potrai ottenere i vantaggi di entrambi gli strumenti.

Indipendentemente dalla strategia scelta, è fondamentale mantenere il controllo delle emozioni e opeare con un broker serio e regolamentato. Qui sotto te ne segnaliamo alcuni molto validi:

Per iniziare è fondamentale partire da broker regolamentati. Vi lasciamo con i link ufficiali che sono mediati dal server di WebEconomia in modo da garantire l’accesso sicuro:

Sono le migliori piattaforme con cui potete operare su ETF ed azioni.



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