Carta di credito con fido

Procedura celere

 

Imprese, il Canavese sa resistere «Il sistema tiene nonostante la crisi»


Ivrea

Vuoi bloccare la procedura esecutiva?

richiedi il saldo e stralcio

 

È stato l’anno partito con la crisi conclamata dell’automotive e l’esplosione delle richieste preventive di cassa integrazione, il 2024. L’anno della più buia incertezza finito con la flessione anche della meccanica pesante e della trattoristica per effetto delle scadenze imposte dalla transizione all’elettrico.

Un anno durissimo per l’anima produttiva del Canavese, durante il quale nonostante tutto (i dazi americani erano di là da venire, la crisi della Germania non ancora conclamata) il territorio ha complessivamente tenuto.

Positiva, in via generale, la scelta di investire per il 21% delle aziende, come positivo è stato l’aumento delle società di capitale che infatti registrano un tasso di crescita del +3,31% e rappresentano il 15,5% del totale. E questo conferma il trend di consolidamento dimensionale delle realtà nostrane, con una conseguente maggiore capacità di creare occupazione.

Confortante, inoltre, che sino ad oggi l’automotive canavesano non abbia fatto ricorso a cassa integrazione di tipo straordinario, e che tra le richieste preventive e le ore effettivamente utilizzate lo scarto sia significativo. Sempre dalla parte del bicchiere mezzo pieno e ampliando la visuale, fa ben sperare che il 15% delle aziende abbia attivato rapporti di lavoro di tipo subordinato e parasubordinato, per l’esattezza +1.411 rispetto al 2023. Anche i saldi assunzioni-cessazioni sono stati positivi per tutti i settori economici, tranne per l’industria. Trainano i servizi, che registrano valori positivi anche nel 2024; ma emergono alloggi, ristorazione, costruzioni.

Dalla parte del bicchiere mezzo vuoto, invece, diminuiscono dell’1,1% le sedi di impresa, oggi a quota 32.410, con le nuove iscrizioni alla Camera di commercio scese da 1.723 a 1.664 (- 3,4%), e le cessazioni salite da 1.790 a 1.884 (+5,25%).

Finanziamenti personali e aziendali

Prestiti immediati

 

Stabilità, un valore nell’incertezza

«Una dinamica tutto sommato in linea con gli anni precedenti, basata su un sistema produttivo che mostra segnali di tenuta», pur continuando «a scontare le molteplici criticità dello scenario internazionale e le difficoltà di un contesto politico ed economico nel suo complesso piuttosto fragile»: a una lettura complessiva racconta questo del sistema delle imprese e del mondo del lavoro canavesano l’analisi dei dati socio-economici relativi al 2024 fornita lunedì, in Confindustria Canavese, come risultante del complesso lavoro statistico realizzato con Agenzia Piemonte lavoro e Camera di commercio di Torino.

Un lavoro prezioso giunto alla sua quinta edizione che ha preso in esame i 158 Comuni del territorio.

Presenti per Confindustria Canavese il direttore Daniele Aibino e Gianfranco Franciscono, Guido Bolatto (segretario generale della Camera di commercio di Torino), Mascia Faggian, responsabile del Centro per l’impiego di Ivrea, Laura Monferrato di Agenzia Piemonte lavoro, Alberta Coccimiglio, settore Studi e statistica Camera di commercio di Torino.

Il peso dei vari settori

La distribuzione delle imprese evidenzia la prevalenza delle attività del commercio all’ingrosso e al dettaglio come primo settore (il 22%) e delle costruzioni (il 18,6%, -1,4%). Importante anche il peso percentuale delle imprese agricole (il 12,2%, -1,5%) di poco superiore a quello dell’industria (l’11,1%, -1,7%). I servizi di alloggio e ristorazione rappresentano il 6,6% del totale, ma anch’essi rilevano una diminuzione (-0,6%); in controtendenza crescono i servizi alla persona (il 7,4% del totale).

Imprese giovanili in calo, stranieri su

E ancora, oltre un terzo delle imprese del Canavese sono artigiane (10.740). Lo stock si compone anche di 7.736 imprese femminili (quasi il 24% del totale), 3.048 imprese giovanili (il 9,4%) e 2.772 imprese straniere (il 7,6%). Come avvenuto sul territorio della Città metropolitana nel suo complesso, solo le imprese straniere registrano un tasso di crescita positivo (+3,86%), mentre per le imprese femminili è negativo (-0,37%), e così per le imprese giovanili, che diminuiscono la consistenza del -2,6% (-88 unità). In tal senso, se è vero che le start up si concentrano tendenzialmente nelle zone universitarie, ecco che assume una particolare rilevanza per il territorio il bando “Call for startup 2025” di C.Next, incubatore che intende intercettare progetti imprenditoriali di valore, in ambito sia profit sia sociale, per offrire ai cinque vincitori un programma gratuito di accompagnamento della durata di sei mesi.

Cessione crediti fiscali

procedure celeri

 

Consuntivo e previsioni

L’ultima indagine congiunturale previsionale per il trimestre aprile-giugno 2025 ha fatto emergere una situazione di prudenza, «con aspettative questa volta meno ottimistiche rispetto alla media delle aziende piemontesi», ha tirato le somme Aibino. «Certamente questo clima di attesa e cautela è stato dettato dall’incertezza generata dall’annuncio dell’entrata in vigore dei dazi Usa, successivamente rimandata, e più in generale da una situazione di insicurezza globale dovuta alle perduranti tensioni internazionali connesse soprattutto al conflitto Russia-Ucraina. È evidente che la particolare specializzazione del Canavese nei settori della meccanica, mobilità e veicoli, sistemi di produzione e farmaceutico lo espongono oggi a maggiori rischi, ma non mancano le opportunità da cogliere». In concomitanza con l’indagine, le imprese hanno fornito un’indicazione del consuntivo 2024, in attesa delle approvazioni dei bilanci. «Gli esiti, anche in questo caso, hanno evidenziato una situazione in leggero peggioramento rispetto all’anno 2023 e con dati in linea o di poco inferiori a quelli della media regionale, pur rimanendo in generale sostanzialmente positivi». In particolare, il fatturato è risultato in aumento per il 23,5% delle aziende intervistate, stabile per il 33,3%, in calo per il 42%. «Confortante, però, l’andamento del Risultato economico della gestione ordinaria 2024, indicato in utile per il 67,9%, oltre due terzi delle imprese, pareggio per il 13,6% e in perdita per l’8,6%. L’indebitamento netto è aumentato per il 13,6%, una percentuale tutto sommato modesta, stabile per il 49,4%, mentre è diminuito per il 21 % delle aziende».



Source link

***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****

Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link

Source link

Sconto crediti fiscali

Finanziamenti e contributi

 

Richiedi prestito online

Procedura celere